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Villa Crespi (di l_caco, anzichennò)

da kinggeorge il 25 ago 2009 09:13


Vero, manco da molto molto molto tempo alla Villa (ma alcuni piatti sono sempre gli stessi)..

Leggendo la recensione, però, così, en passant, mi sono venute alcune provocazioni:
1. Sei sul lago d'Orta, perchè proponi una cucina che comunque, in un modo o nell'altro, vuoi anche solo per la Tua provenienza (dello chef, si intende), viene chiaramente associata a quella campana? Una volta si parlava di valorizzare il territorio... Così non si fa nè l'una cosa (valorizzare quello del lago d'orta) né l'altra (valorizzare quella campana).
2. Ma che grande abuso di materie prime "banali"! Caviale, cappesante, scampi, rombo chiodato, piccione e ancora cappesante, tortino di cioccolato... Bravo quanto vuoi, ma questo è "appiattimento del gusto"!
3. Linguine "gerardo di nola" "..forse la miglior pasta d'Italia!". Senza tanto clamore, posso ormai confermare che la miglior pasta "di gragnano" è quella che si trafila al bronzo nella sua cucina un grande chef, stanco di doversi fare il "fondoschiena" per selezionare ogni partita di pasta "perchè nessun pastificio riesce a garantire una qualità costante per ogni partita, ed io devo cambiare ogni volta" (cit.).

Una noticina anche per l'abbinamento vini: quasi territoriale, a volte banale, e pure € 55 a degustazione? Me cojoni... Mah.

Impressione generale: altro ristorante sul declivio delle "due stelle michelin per turisti svizzeri in trasferta"... ihihih

P.S.: rumors and gossip: Cannavacciuolo in procinto di trasferirsi... ?! Quant'è bella la costiera sorrentina della sua fotocopia (ma MOLTO più talentuosa e VERAMENTE territoriale) Gennarino Esposito...

... Stella Stellina, la notte si avvicina ...
P.S.: "tu sei il solito facinoroso: un po' diplomatico un po' sovversivo" - wineless, 23/05/2005

da Paulyste il 25 ago 2009 09:55


Sì, ma sai che tristezza se facesse cucina veramente territoriale del lago d'Orta :? Accontentati delle briciole di pane di Fobello, che pure già non è autenticamente a km 0.

Per quanto riguarda gli ingredienti: quale cucina "alta" non li usa in abbondanza? D'accordo sono però sul piccione: un poco c'ha smarugato le... a tutti. Se proprio volete usare dei volatili usate fagiani e pernici (ho visto che Tano le ha messe nel menu settembrino). Oppure fate i fighi e servite carne di stambecco o marmotta :shock: (non credete che non ci siano posti in cui servono queste cose)

Re: Villa Crespi (di l_caco, anzichennò)

da balcone il 25 ago 2009 10:07


kinggeorge ha scrittoVero, manco da molto molto molto tempo alla Villa (ma alcuni piatti sono sempre gli stessi)..

Leggendo la recensione, però, così, en passant, mi sono venute alcune provocazioni:
1. Sei sul lago d'Orta, perchè proponi una cucina che comunque, in un modo o nell'altro, vuoi anche solo per la Tua provenienza (dello chef, si intende), viene chiaramente associata a quella campana? Una volta si parlava di valorizzare il territorio... Così non si fa nè l'una cosa (valorizzare quello del lago d'orta) né l'altra (valorizzare quella campana).
2. Ma che grande abuso di materie prime "banali"! Caviale, cappesante, scampi, rombo chiodato, piccione e ancora cappesante, tortino di cioccolato... Bravo quanto vuoi, ma questo è "appiattimento del gusto"!
3. Linguine "gerardo di nola" "..forse la miglior pasta d'Italia!". Senza tanto clamore, posso ormai confermare che la miglior pasta "di gragnano" è quella che si trafila al bronzo nella sua cucina un grande chef, stanco di doversi fare il "fondoschiena" per selezionare ogni partita di pasta "perchè nessun pastificio riesce a garantire una qualità costante per ogni partita, ed io devo cambiare ogni volta" (cit.).

Una noticina anche per l'abbinamento vini: quasi territoriale, a volte banale, e pure € 55 a degustazione? Me cojoni... Mah.

Impressione generale: altro ristorante sul declivio delle "due stelle michelin per turisti svizzeri in trasferta"... ihihih

P.S.: rumors and gossip: Cannavacciuolo in procinto di trasferirsi... ?! Quant'è bella la costiera sorrentina della sua fotocopia (ma MOLTO più talentuosa e VERAMENTE territoriale) Gennarino Esposito...


Io questa cosa delle 2 stelle per turisti svizzeri mica la capisco. L'hai già scritto anche per il Piccolo Lago, dove sono stato a pranzo una settimana fà, ed ho apprezzato un pasto sontuoso e sfizioso e ti posso assicurare con non ho un palato da svizzar in trasferta, anzi ho trovato qualità e sostanza.
Poi de gustibus....

P.S.

A Villa Crespi non ci sono ancora andato, ma tra breve colmerò la lacuna e verificherò.

da balcone il 25 ago 2009 10:08


PaulySte ha scrittoSì, ma sai che tristezza se facesse cucina veramente territoriale del lago d'Orta :? Accontentati delle briciole di pane di Fobello, che pure già non è autenticamente a km 0.

Per quanto riguarda gli ingredienti: quale cucina "alta" non li usa in abbondanza? D'accordo sono però sul piccione: un poco c'ha smarugato le... a tutti. Se proprio volete usare dei volatili usate fagiani e pernici (ho visto che Tano le ha messe nel menu settembrino). Oppure fate i fighi e servite carne di stambecco o marmotta :shock: (non credete che non ci siano posti in cui servono queste cose)


La pernice è una carne squisita, per non parlare della marmotta.....

da Stroliga il 25 ago 2009 15:47


balcone ha scrittoLa pernice è una carne squisita, per non parlare della marmotta.....

si,
ma attento,
è protetta 8)

Re: Villa Crespi (di l_caco, anzichennò)

da l_caco il 26 ago 2009 01:15


kinggeorge ha scrittoVero, manco da molto molto molto tempo alla Villa (ma alcuni piatti sono sempre gli stessi)..

Leggendo la recensione, però, così, en passant, mi sono venute alcune provocazioni:
1. Sei sul lago d'Orta, perchè proponi una cucina che comunque, in un modo o nell'altro, vuoi anche solo per la Tua provenienza (dello chef, si intende), viene chiaramente associata a quella campana? Una volta si parlava di valorizzare il territorio... Così non si fa nè l'una cosa (valorizzare quello del lago d'orta) né l'altra (valorizzare quella campana).
2. Ma che grande abuso di materie prime "banali"! Caviale, cappesante, scampi, rombo chiodato, piccione e ancora cappesante, tortino di cioccolato... Bravo quanto vuoi, ma questo è "appiattimento del gusto"!
3. Linguine "gerardo di nola" "..forse la miglior pasta d'Italia!". Senza tanto clamore, posso ormai confermare che la miglior pasta "di gragnano" è quella che si trafila al bronzo nella sua cucina un grande chef, stanco di doversi fare il "fondoschiena" per selezionare ogni partita di pasta "perchè nessun pastificio riesce a garantire una qualità costante per ogni partita, ed io devo cambiare ogni volta" (cit.).

Una noticina anche per l'abbinamento vini: quasi territoriale, a volte banale, e pure € 55 a degustazione? Me cojoni... Mah.

Impressione generale: altro ristorante sul declivio delle "due stelle michelin per turisti svizzeri in trasferta"... ihihih

P.S.: rumors and gossip: Cannavacciuolo in procinto di trasferirsi... ?! Quant'è bella la costiera sorrentina della sua fotocopia (ma MOLTO più talentuosa e VERAMENTE territoriale) Gennarino Esposito...



Buona sera Kinggeorge,

Io sarei cauto nell'affermare che la cucina di Cannavacciuolo non valorizzi nè le tradizioni campane, nè quelle del lago D'Orta (e/o piemontese in generale). Secondo me è più corretto (almeno per me eh :P) dire che essa tenta, spesso riuscendoci, di farne un felice connubio, cioè di valorizzarle entrambe! Per esempio, piatto assaggiato l'anno scorso sempre alla Villa, i raviolini del Plin alla Partenopea: a mio parere emblema perfetto di questa simbiotica amalgama di cucine. Per me non ha molto senso paragonare le cucine di Tonino e Gennarino, hanno due basi concettuali completamente diverse: una cerca la fusione di due cucine diversissime, l'altra l'esaltazione massima di quella partenopea.

Bah sul fatto che ormai il piccione venga proposto ovunque, a certi livelli, sono d'accordo. Ma appunto per questo trovo positivo che il piccione di Cannavacciuolo il sottoscritto l'abbia trovato ottimo. :) Poi non nego che trovare più spesso delle quagliette, pernici, fischioni, germani reali e affini, renderebbe i pranzi più stimolanti; certamente però è un appunto che si può rivolgere non solo al Villa Crespi bensì a tutta la schiera di mono/bi e tristellati, da Cracco ad Alajmo, passando per Beck. Per il resto, dai, non mi pare proprio di essere di fronte ad un "appiattimento del gusto": per intenderci il dessert non era affatto costituito da un tortino, bensì da una crocchetta fritta; ne ho pure fatto menzione in recensione, lodando appunto la fantasia di proporre un dessert al cioccolato che non fosse il solito, trito e ritrito, tortino/flan/soufflé e compagnia bella al cioccolato.

E poi, le linguine... E che Linguine! Quelle di Gennaro Esposito non le ho ancora assaggiate (rimedierò presto, molto presto), queste, unite alla straordinaria salsa di pane, oltre a rappresentare anch'esse la fusione di cui sopra, sono risultate essere, a mio modesto parere, uno dei migliori piatti dell'anno (direi solo un pelo sotto al croccantino di Foie Gras di Bottura). Inoltre, forse in recensione mi sono espresso poco chiaramente, intendevo dire che il piatto in sè è risultato essere uno dei migliori piatti di pasta d'Italia finora mai assaggiati, vedremo se i paccheri al ragù alla napoletana di Esposito mi faranno declassare le linguine di Cannavacciuolo... :D Ah, leggo ora che pure Esposito utilizza le paste di Gerardo di Nola.

55 € per i vini sono forse non pochi, comunque sia range di prezzo allineato al livello del locale e alla sua posizione geografica. Inoltre segnalo il rabbocco libero.

Sulla storiella dei "due stelle per turisti svizzeri in trasferta" (un po' boccaloni e "da guide/STELLE/coroncine/forchettine&coltellini mandati" 8) ) se ne sono dette di tutti i colori, pure qui sul nostro Forum... :D Bene, non nego che esistano posti del genere, essendo svizzero pure io (ma vivendo a Milano per la maggior parte dell'anno) posso dirti che che ci sono, eccome, gli "Svizzeri di trasferta" (oh beh anche gli Italiani se per questo...) con i relativi ristoranti ad essi dedicati. Il Villa Crespi però (così come il Piccolo Lago :P) non mi pare proprio un esempio lampante di codesti luoghi, molto ma moooolto più adatto alla tua espressione Al Sorriso di Soriso... ;)

Per concludere direi: diamo tempo al giovane Cannavacciuolo, ha solo 34 anni... Egli ha invero ancora un sacco di vie aperte, voglia di fare e opportunità davanti a sè, dispiacerebbe anche a me, vederlo fermo, statico...

Cordialmente,

L_CaCo

P.S. Dove dovrebbe trasferirsi Cannavacciuolo secondo le voci di corridoio??

da kinggeorge il 26 ago 2009 08:39


un paio di precisazioni e risposte volanti, prima di andare in spiaggia 8)

Sì, ma sai che tristezza se facesse cucina veramente territoriale del lago d'Orta


ma il citato Piccolo Lago (di Mergozzo, che dista 22 km da Orta San Giulio) non si propone di valorizzare al massimo la cucina territoriale del luogo? Insomma, in 22 km, o una cucina territoriale c'è, oppure non c'è :D Per entrambi.

Io questa cosa delle 2 stelle per turisti svizzeri mica la capisco. L'hai già scritto anche per il Piccolo Lago, dove sono stato a pranzo una settimana fà, ed ho apprezzato un pasto sontuoso e sfizioso


Allora qualcuno legge ancora i frutti (ormai datati) della mia penna 8) Fichissimo :D Beh... se non capisci "2 stelle da turisti svizzeri in trasferta" dopo aver letto quella recensione, proprio non so che fare... Direi che nel "mood" di quello scritto dovrebbe risiedere tutto il senso dell'espressione (fichissimo comunque :D dopo il "mare in bocca", ecco il "2 stelle da turisti svizzeri in trasferta"... dovrei fare il titolista 8) ).
Poi non c'è dubbio che tu possa aver apprezzato sontuosamente e sfiziosamente il Piccolo Lago: magari è migliorato... o magari ti soddisfi con sontuosamente poco :)

Buona sera Kinggeorge


Buon Giorno 8)

Io sarei cauto nell'affermare che la cucina di Cannavacciuolo non valorizzi nè le tradizioni campane, nè quelle del lago D'Orta (e/o piemontese in generale). Secondo me è più corretto dire che essa tenta, spesso riuscendoci, di farne un felice connubio, cioè di valorizzarle entrambe


Allora, perdonami, ma:
- seppia: prodotto campano? Va beh, anche, ci può stare;
- gamberi rossi DI SICILIA, caviale IRANIANO, uomo di Paolo Parisi (PISA)... né campania né piemonte
- cappesante, scampi, sedano rapa, mela verde: piemonte e campania?
- bufala pane e acciughe: ricetta povera appartenente a VARIE tradizioni regionali. Ci può comunque stare
- gnocchetti di baccalà, alghe, tartufo di mare e nero di seppia: campana? piemontese? ligure? veneta? Mah.
- linguine: non c'è bisogno di soffermarsi, qui ci sono solo Campania e Piemonte. Ci sta!!!
- rombo, aglio di VESSALICO (Imperia), pomodorini e capperi di PANTELLERIA.... va beh
- Piccione e Cappesante?? :shock: :shock: :shock:

Insomma... su otto piatti, uno è chiaramente come dici tu... direi che o la cucina del Villa NON è come tu la sintetizzi, oppure che il degustazione NON è rappresentativo della cucina "di sintesi" del Villa.

non ha molto senso paragonare le cucine di Tonino e Gennarino, hanno due basi concettuali completamente diverse: una cerca la fusione di due cucine diversissime, l'altra l'esaltazione massima di quella partenopea.


Direi, per quanto sopra, "concettualmente" non è proprio così :) E "tecnicamente", invece, i due sono molto simili.

Bah sul fatto che ormai il piccione venga proposto ovunque, a certi livelli, sono d'accordo. certamente però è un appunto che si può rivolgere non solo al Villa Crespi bensì a tutta la schiera di mono/bi e tristellati, da Cracco ad Alajmo, passando per Beck


Ma infatti mica faccio una crociata contro il Villa! Semmai contro l'atteggiamento che questo simboleggia, comune però a moltissimi altri ristoranti. Il "Basta!" vale per tutti...

Per il resto, dai, non mi pare proprio di essere di fronte ad un "appiattimento del gusto"


e invece sì!! Tu sai che sapore ha una pezzogna o un sarago? perchè devo trovarmi sempre cappesante e non una pala o un riccio? Perchè non posso trovare un gambero locale invece che quello di sicilia, sempre e ovunque? Che poi, sarà davvero di sicilia? Mazza quanti gamberi... Ma piuttosto fammi un cavolo di pescetto del lago d'orta! E questo vale e vale e vale per mille altri ristoranti "di alto livello". Dove, alla fine, tra un piccione a Villa Crespi ed un piccione da Cracco ed un piccione al Piccolo Lago cambia solo chi mi porta il piatto...

E che Linguine! Quelle di Gennaro Esposito non le ho ancora assaggiate


Meglio lo spaghetto o il pacchero, da Gennaro.. parere personale :)

Ah, leggo ora che pure Esposito utilizza le paste di Gerardo di Nola.


Buon per lui :) Il fatto che io abbia citato Gennarino "in finale", parlando di costiera, non significa che per tutto il resto del post mi riferissi silenziosamente a lui, anzi... ! :P Piuttosto... Io direi che è l'opposto.. ovvero: ma tu guarda, anche Cannavacciuolo utilizza la stessa pasta che (gli fa usare) Gennaro :D Per tornare, appunto, al discorso di prima sulla "simbiosi" tra i due :?


55 € per i vini sono forse non pochi, comunque sia range di prezzo allineato al livello del locale e alla sua posizione geografica. Inoltre segnalo il rabbocco libero.


Santa madre di Dio, per 55 euro mi aspetto di bere bene! non un Gavi di Villa Sparina e un vermentino!!!!!!!! Con rispetto parlando, ovviamente. E a chiudere un Barbaresco che è quasi un infanticidio... a me, personalmente, ma questo è SOLO un parere personale, queste degustazioni danno davvero l'idea di "catena di montaggio": hai bevuto bianco e ti impressiono alla fine con un grande rosso... grande nella denominazione. Punto. Mah.

Il range di prezzo è allineato al livello del locale ed alla sua posizione geografica, appunto. Non al livello della degustazione.

P.S. Dove dovrebbe trasferirsi Cannavacciuolo secondo le voci di corridoio??


Qualcuno alla fine ha beccato, quasi marginalmente, la vera chicca, allora 8) C'è scritto nel mio primo post, dove... se vuoi che sia più preciso, non lo sarò :roll: è ancora un "si dice che..." :roll: semmai, interrogarsi sui motivi, sarebbe cosa saggia... ... ... ...

...
...

In conclusione:

Pago 200 euro a cranio, mangio anche bene ma materie prime che potrei ritrovare in altri 26 (numero a caso) mono-bi-tri stellati, bevo idem, ambiente spettacolarmente avulso dal contesto... e sono pure felice...

8) 2 stelle da turisti svizzeri in trasferta 8)

Ragazzi, ma santo Dio, 200 euro a cranio sono tanti... e non ditemi "le due stelle"... le due stelle, dove non ci sono i turisti svizzeri in traferta, fanno ancora: da mangiare Da Dio, cose che NON TROVI altrove, bevendo prodotti PARTICOLARI... e, soprattutto, spendendo MENO!!!!!!!

bof... moralizzazione finita. Baci Baci 8)

... Stella Stellina, la notte si avvicina ...
P.S.: "tu sei il solito facinoroso: un po' diplomatico un po' sovversivo" - wineless, 23/05/2005

da Paulyste il 26 ago 2009 08:57


Perlocaumbriaca, è colorito il tuo linguaggio :lol:

Comunque, senti, non sarai per caso leghista con questa fissazione delle cucine regionali 8)
Cannavaccioulo non ha mai detto o scritto di voler fondere cucina CAMPANA con cucina VERBANENSE-OSSOLANA, ma sapori del mare e del sud, cui è legato per le sue origini, ai sapori della terra e delle montagne del nord, senza specificare ulteriormente (ok, il lago non compare ma chi cucinerebbe mai una carpa a quei livelli? La trota o il persico invece "i due turisti svizzeri" se la mangiano a casa loro).

Comunque devo credere all'ipotesi di trasferimento? Secondo me il fascino di Villa Crespi è largamente dovuto anche all'atmosfera dell'ambiente... quel palazzo è unico in Italia, purtroppo per lui.

da Paulyste il 26 ago 2009 09:02


PaulySte ha scrittook, il lago non compare ma chi cucinerebbe mai una carpa a quei livelli?


Mi quoto da solo, ma per schernire me stesso... effettivamente al Piccolo Lago quelle cose (carpe, trote, lucci perca, ecc.) le fanno eccome :oops:

da Fante il 26 ago 2009 09:16


PaulySte ha scritto
PaulySte ha scrittook, il lago non compare ma chi cucinerebbe mai una carpa a quei livelli?


Mi quoto da solo, ma per schernire me stesso... effettivamente al Piccolo Lago quelle cose (carpe, trote, lucci perca, ecc.) le fanno eccome :oops:


E poi è solo una questione di moda.
Vedrai che tra qualche anno si riscoprirà il pesce d'acqua dolce e allora ti piazzeranno trote e lucci ovunque. Lo dicevano già i romani che mangiavano pesce d'acqua dolce tutti i giorni. Carpe diem.

da balcone il 26 ago 2009 09:27


Stroliga ha scritto
balcone ha scrittoLa pernice è una carne squisita, per non parlare della marmotta.....

si,
ma attento,
è protetta 8)


Sì ma loro, le marmotte , non lo sanno........ :lol:

da vgaber il 26 ago 2009 11:01


Infingardi :evil: se le mangiate, chi incarterà la Milka? :cry: :cry:

Tutte le parole sdrucciole, come tutti i sentimenti sdruccioli, sono naturalmente ridicole.

da l_caco il 26 ago 2009 21:55


Insomma... su otto piatti, uno è chiaramente come dici tu... direi che o la cucina del Villa NON è come tu la sintetizzi, oppure che il degustazione NON è rappresentativo della cucina "di sintesi" del Villa Crespi.


In effetti ha più ragione Paulyste quando afferma che questa è una cucina che fonde prevalentemente tradizioni del sud e del nord...
Certo non tutti i piatti sono creati sotto questa dottrina, ma le linguine, così come i raviolini del Plin alla partenopea, oppure in ragione minore l'insalata liquida con stracciatella, mi sono sembrati simboli così forti del connubio Piemonte/Campania da non poterli tralasciare come emblema ultimo dello stile "cannavacciuolino".
Concordo con te affermando che il menù "fuori pista" rappresenta più la creatività dello Chef nel cimentarsi in nuovi abbinamenti, ricette, preparazioni, piuttosto che un menù adatto a scoprire la cucina "di sintesi" di cui parliamo; io, non l'ho specificato, parlando di questa fusion Campania/Piemonte mi riferivo anche a pietanze assaggiate in precendenti visite alla Villa (come appunto i suddetti raviolini).
Resta comunque il fatto che Cannavacciouolo fonda diversi stili culinari, Esposito si dedica unicamente a quello partenopea, che piaccia o meno è così.
Su questo però siamo tutti d'accordo! :D

Ma infatti mica faccio una crociata contro il Villa! Semmai contro l'atteggiamento che questo simboleggia, comune però a moltissimi altri ristoranti. Il "Basta!" vale per tutti...


Concordo 8) , anche se per me bisogna valutare altro nel giudizio complessivo di un piatto (vedi sotto)...


E questo vale e vale e vale per mille altri ristoranti "di alto livello". Dove, alla fine, tra un piccione a Villa Crespi ed un piccione da Cracco ed un piccione al Piccolo Lago cambia solo chi mi porta il piatto...

Caviale, cappesante, scampi, rombo chiodato, piccione e ancora cappesante, tortino di cioccolato... Bravo quanto vuoi, ma questo è "appiattimento del gusto"!


Qui no però, scusami, ma allora tu definisci appiattimento del gusto la cucina di buona parte dei grandi ristoranti che abbiamo oggi in Italia (dal piccione :P di Sante di Alajmo al caviale nel risotto grigio e nero (ostriche) di Bottura, passando per l'astice e fragole di Beck).... Su questo non posso concordare, infatti non è solo guardando gli ingredienti intesi compe pura materia prima che si può giudicare "piatta" una cucina, bensì si deve tener conto anche di cotture e abbinamenti ma, soprattutto, di Emozioni suscitate ecc ecc. (sempre secondo me eh :) )

Meglio lo spaghetto o il pacchero, da Gennaro.. parere personale


Finchè non li assaggerò non potrò darti ragione... :D

Il fatto che io abbia citato Gennarino "in finale", parlando di costiera, non significa che per tutto il resto del post mi riferissi silenziosamente a lui, anzi... !


Ah.... Io l'ho capita diversamente......... vabbè :o :wink:

personalmente, ma questo è SOLO un parere personale, queste degustazioni danno davvero l'idea di "catena di montaggio": hai bevuto bianco e ti impressiono alla fine con un grande rosso... grande nella denominazione. Punto. Mah.

Il range di prezzo è allineato al livello del locale ed alla sua posizione geografica, appunto. Non al livello della degustazione.


La scelta di mescita al bicchiere è quasi sempre di questo tipo (certo se si vuole Gaja e Rey, Sassicaia, Vin Santo Avignonesi al bicchiere, si va da Pinchiorri e si fa un mutuo...). Lo so che "si potrebbe dare di più"; il ristoratore però non rischia, o ci fa la cresta, non lo so, sta di fatto che la musica non cambia molto da uno stellato all'altro (almeno al nord, poi per ciò che accade al sud non ho abbastanza elementi per parlare con cognizione di causa). Non nego che ci sia un ricarico elevato per dei vini solo discreti ma, non essendoci una carta di vini al bicchiere ed essendo solo in due, ho preferito far abbinare vini forse non al top, ma che con le pietanze hanno formato matrimoni più che interessanti; o meglio, molto più interessanti rispetto a quelli che avremmo avuto con un singolo vino in bottiglia...

Qualcuno alla fine ha beccato, quasi marginalmente, la vera chicca, allora C'è scritto nel mio primo post, dove... se vuoi che sia più preciso, non lo sarò è ancora un "si dice che..." semmai, interrogarsi sui motivi, sarebbe cosa saggia...


Eh! Certo che è la cosa più importante del tuo intervento! A dir la verità, però, non vedo il perchè Canavacciuolo debba andarsene, proprio dove la concorrenza è più agguerrita poi (come dici tu :D). Che abbia nostalgia di casa? :wink:
Non so come vadano gli affari al Villa Crespi ma, da quel che vedo e sento, davvero non capirei uno spostamento di Cannavacciuolo, lui ha reso grande Villa Crespi e secondo me i due nomi sono
indissolubilmente legati... Boh :?

Pago 200 euro a cranio, mangio anche bene ma materie prime che potrei ritrovare in altri 26 (numero a caso) mono-bi-tri stellati, bevo idem, ambiente spettacolarmente avulso dal contesto...


Innanzitutto mi sembra pressapochista l'affermare che mangiare in 26 bistellati diversi è quasi la stessa cosa; come detto per me le materie prime contano fino a un certo punto (chiaramente è fondamentale la loro qualità, ma d'altra parte, mi pare che nessuno abbia messo in dubbio le materie prime di Villa Crespi in questo ambito), poi però scatta ben altro...! (abbinamenti? creatività? studio? ricerca e sviluppo?? emozioni suscitate?.......) Come detto bisogna guardare un piatto in tutta la sua interezza, non solo con quali ingredienti è stato eseguito.

Beh quindi ammetti che buona parte dei due stelle italici sono da turisti svizzeri di trasferta. Circa 200 € sono la cifra che si spende per menù degustazione con abbinamento vini e ammenicoli vari in quasi tutti i bistellati (in base alla mia esperienza). Quindi, piuttosto che indicare la normalità con la tua espressione, non credi sarebbe meglio "apostrofare" i pochi due stelle che intendi tu con, che ne sò, "due stelle che possono/vogliono offrire (qualitativamente) tanto a poco" ? :lol: Mi pare che siano questi un'eccezione, non il contrario.

Sul fatto poi che le due stelle non pesino sul prezzo , non sono daccordo: allo scoccare delle due stelle (ma non solo) vi è automaticamente un ricarico che scatta. Non è proprio correttissimo, ma tant'è... :roll:

Concludendo, ribadisco che le vere trappole per turisti danarosi sono i vari "Sorriso", nei quali si riscontra una cucina diciamolo soprattutto statica, in assenza di particolari balzi gustativi, senza però varcare la soglia della paradisiaca esperienza come invece accade in quel di Canneto sull'Oglio, dove pure la cucina non è che si evolva granchè, però c'è altro che supporta: prima di tutto la sensazione di essere "Paperino nella cucina di Nonna Papera" in un contesto unico, per tante ragioni (l'incipit della recensione di Paulyste lo esemplifica alla perfezione, chapeau :D). Appunto tutte cose che il Sorriso non ha.

Bye e goditi la spiaggia tu che ancora puoi.... 8)
Ultima modifica di l_caco il 26 ago 2009 23:17, modificato 1 volta in totale.

da Paulyste il 26 ago 2009 23:01


Merci :wink:

da kinggeorge il 27 ago 2009 08:46


Cannavaccioulo non ha mai detto o scritto di voler fondere cucina CAMPANA con cucina VERBANENSE-OSSOLANA


infatti era la sintesi di giudizio che ne dava espressamente l_caco nel suo post... non è colpa mia se chi va più e più volte da uno chef non riesce a sintetizzare la linea di cucina dello stesso :)

ok, il lago non compare ma chi cucinerebbe mai una carpa a quei livelli?


ci hai già pensato tu 8)


il menù "fuori pista" rappresenta più la creatività dello Chef nel cimentarsi in nuovi abbinamenti, ricette, preparazioni, piuttosto che un menù adatto a scoprire la cucina "di sintesi" di cui parliamo


ok, mi sta bene... però permettimi, pare tu sia stato svariate volte al Villa... Nelle conclusioni della tua recensione parli di una cucina che fonde Nord e Sud, nel post di prima parli di una cucina che fonde Campania a Piemonte, ora ritorni al più generale Nord e Sud ma dando maggiore valenza alla parte creativa che a quella territoriale... Mi sento io stesso confuso sulla linea di cucina del Villa :!: :!: :!: Anche perchè... se mi metto a riguardare il menù... non trovo fusione di Campania e Piemonte, come già appurato, ma nemmeno di Nord e Sud!
Fondere materie prime non significa fondere culture gastronomiche.
Resto più dell'idea che, se si dovesse definire la cucina che quel menù rappresenta, si dovrebbe parlare di una linea molto personale, che necessariamente deve strizzare l'occhio ad una clientela "d'albergo" internazionale...

boom, e qui mi massacrano :lol: :lol: :lol: Non per tutti, ma per alcuni piatti è chiaro.

ma allora tu definisci appiattimento del gusto la cucina di buona parte dei grandi ristoranti che abbiamo oggi in Italia


assolutamente sì nel generale ed assolutamente no nel particolare. Citi un bottura che, qualsiasi cosa metta nel piatto, ha una sua cifra culinaria, un suo marchio, una sua impostazione che risulta evidente (a costo di non piacere) in ogni piatto che crea (e in questo caso parliamo davvero di creazione, perchè in molte parti si slega totalmente dalle tradizioni per "inventare", lui sì). Ad esempio. Mica nessuno deve fare un piccione né un astice... Mica nessuno deve fare le cappesante... Ci sono luoghi ove piccioni et similia sono territoriali, altri dove vengono declinati perfettamente nella tipicità e nella personalità dello chef... altri ancora dove servono solo a tappare buchi a la paige... Con questi ultimi, nettamente preponderanti, ce l'ho.

La scelta di mescita al bicchiere è quasi sempre di questo tipo


E questo fa la differenza tra un sufficiente-discreto-buon servizio ed un ottimo servizio. Nessuno pretende grandissimi vini al bicchiere a prezzo stracciato. Vuoi un occhio di pernice, ti prendi la bottiglia!!!
Ma una degustazione in cui emergano, che so, territorialità, oppure ricerca di piccoli produttori, oppure atipicità, oppure biodinamici, oppure vattelapesca... Insomma: un conto è una degustazione standard, un conto è un sommelier in grado di abbinare "con personalità".
Preferisco di gran lunga un dolcetto del 91 in abbinamento ad un luccioperca con la premessa che "azzardiamo, magari fa schifo" che non il solito barbaresco con il solito piccione... che noia! In certi posti si va per imparare e/o divertirsi, oltre che per godere.

A dir la verità, però, non vedo il perchè Canavacciuolo debba andarsene, proprio dove la concorrenza è più agguerrita poi.
Non so come vadano gli affari al Villa Crespi ma, da quel che vedo e sento, davvero non capirei uno spostamento di Cannavacciuolo, lui ha reso grande Villa Crespi e secondo me i due nomi sono
indissolubilmente legati


appunto, perchè? dato che l'unica cosa certa, a questo mondo, è il gossip... forse non è tutto oro quel che luccica 8)

Come detto bisogna guardare un piatto in tutta la sua interezza, non solo con quali ingredienti è stato eseguito.


se dalle mie parole hai capito che una cucina si valuta solo in base alla materia prima, o mi sono espresso male o non hai compreso :) ho parlato di personalità, ho parlato di creatività, ho parlato di territorialità, ho parlato di cultura gastronomica, ho parlato di percezione complessiva...

piuttosto che indicare la normalità con la tua espressione, non credi sarebbe meglio "apostrofare" i pochi due stelle che intendi tu con, che ne sò, "due stelle che possono/vogliono offrire (qualitativamente) tanto a poco" ?


se per te la normalità la fa la statistica... sono della vecchia scuola, sai? la normalità è ciò che "dovrebbe essere" preponderante per un certo senso comune condiviso. Altrimenti si prende un declivio assai brutto da sostenere...

Sul fatto poi che le due stelle non pesino sul prezzo , non sono daccordo


e chi ha detto che le due stelle non pesano sul prezzo!? Le due stelle pesano eccome! Quel che ho detto è che le due stelle non giustificano QUEL prezzo!

...

in conclusione: permettimi, ma non ci siamo proprio :)

... Stella Stellina, la notte si avvicina ...
P.S.: "tu sei il solito facinoroso: un po' diplomatico un po' sovversivo" - wineless, 23/05/2005



da Paulyste il 27 ago 2009 10:02


butter_fly ha scrittoImmagine


:lol: :lol: io nel frattempo cerco i cerotti

a parte gli scherzi, mi spiegate tanto accanimento? soprattutto mi sembra che ci sia un'acrimonia nei confronti di l_caco (azzardo) che non vi è nei confronti di altri, ad esempio di me e Stefano, che pure il Villa Crespi lo abbiamo premiato... che vi ha fatto quesp pover'(certo non vive sotto i ponti) uomo :?:

da Paulyste il 27 ago 2009 12:01


certo, col senno di poi anch'io (e Ste, mi permetto di parlare anche per lui) rivedrei i voti dati a Villa Crespi, forse. Ci vuolo un po' di esperienza per tarare i propri metri di giudizio. La nostra "gavetta" è ben visibile: dall'osteria (che è sempre ancora buona, per carità), salendo sempre più su, con evidenti sbalzi nell'attribuzione dei voti (su cui peraltro c'è sempre una certa difficoltà).
Ora, sarei curioso di mettere alla prova - se ha voglia - il nostro l_caco: tu sei partito dai vertici della ristorazione, ora ti chiedo una discesa non dico all'osteria ma a un livello di ristorazione medio-alta (chessò Alice - vedo che ci sei già stato -, ma anche Sempione42, Cavallaro, Oca Ciuca,..., Chierico) per vedere quali possono essere i tuoi giudizi dopo un'educazione enogastronomica tanto eccelsa. Ti piace questo gioco (oh, peraltro ti faccio anche risparmiare :wink: )?

da Strini il 27 ago 2009 13:11


PaulySte ha scritto a parte gli scherzi, mi spiegate tanto accanimento? soprattutto mi sembra che ci sia un'acrimonia nei confronti di l_caco (azzardo)


No... è kinggeorge che ogni tanto non resiste e deve dire che da Gennarino Esposito si mangia meglio. Non c'entrano né l_caco né Cannavacciuolo.
Se tu, putacaso, lo incontri e gli chiedi l'ora, lui ti risponde che sono le tre, ma che forse la prossima volta che chiedi l'ora dovresti farlo da Gennarino Esposito e che lui alle tre da Gennarino Esposito si è trovato meglio di ogni posto in cui si sia mai trovato alle tre nella sua vita.
E' fatto così... :roll: :roll: :roll: :lol: :lol: :lol:

Scherzo, né Danilo... :wink:

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