Riceviamo e pubblichiamo integralmente.
la redazione
Recensione
Locanda S. Lorenzo di
silbusin del 25.8.2009.
Gentile signori
vi ringraziamo per la vostra visita, per le critiche che sono sempre utili per miglioraci e ci dispiace di non essere stati all'altezza delle vostre aspettative. Il gran numero di persone nostre ospiti quella sera, dovuto a vari eventi concomitanti, tra cui la sagra del paese, non è stato di sicuro aiuto per un servizio perfetto! Ma facciamo cucina per passione e per lavoro (impieghiamo 15 persone, senza fare banchettistica o catering) e purtroppo serate affollate come quella a fine mese aiutano eccome.
Nella recensione ci si chiede come si diano le stelle. Una Stella: "un ottima cucina nella sua categoria" recita la guida Michelin: ed è quello che noi cerchiamo di raggiungere ogni giorno, con la stessa forza e determinazione che ci ha permesso di ottenere questa Stella, ben consci del fatto che mantenerla è cosa ben più difficile che ottenerla. Lavoriamo per migliorarci, come testimoniano gli ultimi due aggiornamenti fatti presso i pluristellati Martin Berasategui e Heinz Winkler.
Non voglio entrare in merito ai giudizi personali sui piatti e tanto meno discutere di filosofia ed evoluzione culinaria "personale", ma volevo porre una domanda: per il recensore semplicità, senza deroghe alla qualità della materia prima, significa banalità? Per noi no, abbiamo sempre messo al primo posto la cucina, i prodotti locali, senza alcuna concessione all'artificiosità del piatto o alle mode. Qualità dei prodotti, grazie anche all'utilizzo dei prodotti dei Presidi, considerati inutili dal recensore. La nostra personale esperienza ci ha resi partecipi della nascita e della crescita del presidio dell'agnello d'Alpago: possiamo assicurare che il presidio ha permesso a piccoli produttori di continuare a lavorare sul proprio territorio, valorizzandolo, tenendolo vivo e dando un valore aggiunto al proprio lavoro.
Senza dubbio è stata una nostra grande mancanza averle consegnato un sunto della nostra carta dei vini e non quella completa che ci ha fatto vincere il premio come migliore carta fra circa 150 ristoranti veneti all'ultimo Vinitaly. La sera in cui lei è stato nostro ospite il servizio era, come già detto, effettivamente in affanno. Non vogliamo nasconderci dietro a facili alibi e non possiamo fare altro che scusarci di questo.
L'ambiente è volutamente informale: questo è il nostro carattere e abbiamo conseguito la stella grazie e nonostante esso. Vogliamo mantenere il più possibile questa atmosfera di informale convivialità, che non dispiace affatto nè a noi, nè alla maggior parte dei nostri clienti che in molte occasioni percorrono anche più di 150 km per trascorrere una serata gustando la nostra cucina. Detto questo sicuramente la sala interna è pù formale del terrazzo estivo in cui il recensore ha cenato.
Cogliendo l'occasione per porre i nostri pù cordiali saluti, ringrazio ancora,
Renzo Dal Farra
P.s. ci conceda una nota polemica: anche nelle serate più storte, in cui tutto sembra non funzionare al meglio, è più di aiuto una certa complicità del cliente che vuole passare una piacevole serata, piuttosto che un atteggiamento da giudice-(re)censore.