punto di partenza:
Meno Male che Fulvia c'è
andando avanti....
se il Blu del Moncenisio non necessitava di accompagnamento alcuno, quel Castelmagno stagionato 4 anni presente nel carrello una mostarda di pere l'avrebbe accolta a braccia aperte; così come la toma di vacca e capra da me scelta.
mi pongo, subito per iniziare, un quesito: ma allora perché, forte dei tuoi ragionevoli ragionamenti gustativi, non l'hai fatto presente al maitre o allo chef?
Sono reduce da una cena presso il "Miramonti l'altro" di Concesio (locale che di "modaiolo" non ha nulla) ed indovina un po', con la loro vastissima selezione di latticini sono giunti un pane all'uva passa delizioso nonchè un'ottima mostarda fatta in casa; i quali hanno completato perfettamente una degustazione di alto profilo. Ma gli esempi di questo tipo si sprecano: "Dal Pescatore", "Antica Osteria del Ponte", "Aimo e Nadia" e tanti altri propongono questo tipo di scelta.
cavolo, quanti soldi che butti in ristoranti, eh?
tu sì che sei uno che ne capisce
battute a parte, perdonami... ma... non ti sovviene il dubbio che... occavolo, qui casca l'asino... proprio il fatto che si trovi DOVUNQUE, la renda una cosa modaiola? Mica una cosa è modaiola perché si trova in un posto alla moda... Pensa un po', io l'ho persino trovato al pranzo sociale di una sagra di paese... Formaggi e miele... Ovviamente, nulla a che vedere con i blasonati che frequenti tu, son barbone io
Noto poi che ti contraddici da solo:
no, non mi contraddico... forse non hai letto bene
infatti, dicevo:
Mi spingo oltre: formaggio accompagnato dal pane e dalle noci (o da un pane alle noci), in tutta la campania, non sarebbe moda: sarebbe tradizione. E così non dubito che esistano altri accompagnamenti "tradizionali", in ciasciun luogo, per i propri formaggi... Questi accompagnamenti sì che hanno senso.
Ovvero, ben chiaro avrebbe dovuto esserti il senso che, ahimé mi par proprio tu non abbia colto e che invece subito ha inteso
Belle Guanciotte: il problema non è l'abbinamento, ma l'abbinamento fatto a caso, solo per riempire il piatto... Ma, del resto, appunto, ovvio che un ristoratore sia spinto a riempire il piatto di formaggi con miele e mostarde e qualsiasi altra cosa. Perché? Perché altrimenti c'è il cliente che, a priori, lo reputa "incompleto". E' questo, cherie, che trovo pazzesco: trovare incompleto un piatto per la mancanza di un elemento assolutamente non necessario, superfluo, di contorno, che non incide sulla sostanza, sull'idea del piatto, sulla concezione, su ciò che chi è in cucina ti vuole raccontare con quel piatto. E qui, infatti, si torna all'inizio, a quel quesito: perché non hai chiesto numi? Magari, semplicemente, ti avrebbe risposto che a lui fare marmellate non piace... o che nella sua famiglia non c'è mai stata la tradizione di accompagnare il formaggio... o ancora che a lui proprio non va giù l'idea di abbinare qualcosa al formaggio e quindi si rifiuta... Insomma: a un certo livello (ma, in verità, anche dalla sora margherita che ci mette il cuore nella sua coda alla vaccinara), un piatto è più di un gusto; un piatto è un'idea, un messaggio, un discorso.
Dire aprioristicamente che un piatto è incompleto perchè non ha il suo contorno commerciale... significa non saper ascoltare.
Recensire di conseguenza... significa... per dirla alla milanese...
dagh el color ai polpett.
Con amore