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Povero diavolo di adem

da butter_fly il 08 set 2010 17:01


qui la rece

bella esperienza e bel racconto; ci sono stata in maggio, mi sono trovata bene, direi da 8 e non da 9 per via di un paio di piatti secondo me non all'altezza: le linguine ai cannolicchi, limone e non ricordo che altro (poco saporite) e un dolce ai limiti dello sgradevole quanto a consistenza: era una sorta di semisfera meringata con marmellata di rabarbaro, molliccia da morire. il resto era perfetto.
tra i piatti da te citati ho assaggiato solo il sempreverde: per me uno dei migliori dolci mai provati. come dire: de gustibus non disputandum est tutta la vita :lol:

ps: chi frequenta la costa romagnola e non conosce l'entroterra dovrebbe decisamente avventurarvisi: è me-ra-vi-glio-so!


Re: Povero diavolo di adem

da adem il 08 set 2010 17:20


butter_fly ha scritto ci sono stata in maggio, mi sono trovata bene, direi da 8 e non da 9 per via di un paio di piatti secondo me non all'altezza

ps: chi frequenta la costa romagnola e non conosce l'entroterra dovrebbe decisamente avventurarvisi: è me-ra-vi-glio-so!


Sapevo che c'eri andata, aspettavo la recensione :evil:
Peccato che tu non abbia trovato in menu quel risotto, era da 11! (Ho visto che ha colpito anche Luca75, che tra l'altro nella sua recensione ha reso benissimo l'atmosfera quasi da osteria che caratterizza il Povero diavolo)

PS Meraviglioso fare quasi un'ora a passo d'uomo sull'Adriatica fino a Rimini Sud, per poi vedere le macchine dissolversi appena si punta verso l'interno 8)

da butter_fly il 08 set 2010 17:32


eh lo so... non ho avuto tempo di recensire mi dispiace :oops: comunque per me è stata una cena da 8 - 8 - 8 rapporto q/p normale

stessi voti ma rapporto q/p buono per il piastrino a pennabilli, provato il giorno dopo :P


da adem il 08 set 2010 18:01


butter_fly ha scrittostessi voti ma rapporto q/p buono per il piastrino a pennabilli, provato il giorno dopo :P


Ho provato ad andarci l'anno scorso ma mi sono arreso ad un nubifragio + nebbione fittissimo trovato vicino Urbino, ma prima o poi ci torno, magari in concomitanza col festival degli artisti di strada
Tra l'altro lo chef di Pennabilli non è anche lui passato per Torriana?

da butter_fly il 08 set 2010 18:06


uhm... non saprei; mi risulta che sia passato per civitella del lago (vissani)


da Eat il 08 set 2010 18:12


Bella davvero la recensione (come quella de "Il Pagliaccio").

Un solo appunto, assolutamente non polemico. Al Povero Diavolo, locale ancora non stellato se non erro (poco importa forse, però dal momento che con le stelle i prezzi aumentano lo sottolineo) e non locato certo in una metropoli, un menù degustazione con abbinamento vini costa circa 110-120 euro e non ho mai sentito nessuno lamentarsi, quindi significa che è un buon prezzo in relazione a quanto offerto. Azz, siamo davvero arrivati in alto con i prezzi al ristorante!!
L'alta ristorazione ha i suoi costi ed è giusto pagare per avere certi servizi, non lo metto in dubbio, come preferisco una cena in alcuni locali che 4 cene in altri, però penso che sia indubbio il fatto che ormai uscire in certi locali non sia proprio una spesa leggera..e non stiamo parlando di Calandre, Pergola, ecc.. e nemmeno di bistellati.

Sono il solo a pensarla così (sarà il mio periodo di crisi economica..)?

da adem il 08 set 2010 19:09


Sono perfettamente d'accordo, e con me il mio portafogli duramente provato dall'estate.

Per fortuna ci sono sempre nuovi chef giovani che prima di arrivare al successo propongono prezzi umani (per tante ragioni, non ultimo il fatto che non essendo ancora entrati nel gioco perverso delle guide possono permettersi meno personale, o personale meno qualificato, e una cantina più piccola). Un esempio è Marco Bottega dell'Aminta, che ho recensito da poco (mo non guardare quanto ho speso, il menu nudo e crudo veniva 45 €, quello piccolo 27 €).
Internet (ilmangione, i blog) permettono di scovarli subito, e risparmiare parecchio.
Da questo punto di vista ho beccato Parini a metà del guado, costoso ma non ancora inavvicinabile come quando le guide si sveglieranno (anche qui, ho scelto la degustazione più costosa).
Se poi uno sceglie invece un bistellato ed ha un reddito normale come il mio, è consapevole che dovrà passare le vacanze a casa dei genitori della ragazza (in Grecia 8) ) ed evitare per un po' anche le pizze...

butter_fly ha scrittouhm... non saprei; mi risulta che sia passato per civitella del lago (vissani)


Ho controllato, dopo Vissani è stato al Povero Diavolo prima di Parini ma se ne è andato presto, forse non è entrato in sintonia con i proprietari (avendo conosciuto il signor Fratti, lo capisco benissimo)

da donAttilio il 08 set 2010 19:47


adem ha scritto
butter_fly ha scrittostessi voti ma rapporto q/p buono per il piastrino a pennabilli, provato il giorno dopo :P


Ho provato ad andarci l'anno scorso ma mi sono arreso ad un nubifragio + nebbione fittissimo trovato vicino Urbino, ma prima o poi ci torno, magari in concomitanza col festival degli artisti di strada
Tra l'altro lo chef di Pennabilli non è anche lui passato per Torriana?



Lo chef de "Il Piastrino" a Pennabilli, Riccardo Agostini, a mio avviso, ha dato "visibilità di contenuti" a "Il Povero Diavolo", rischiando di rilegare dietro le quinte "il Capo, Fausto Fratti"( :oops: ).
Il pur bravo Giorgio Parini (attuale Chef del Povero diavolo), è meno "igombrante" per l'accentratore di consensi gastronomici, Fausto Fratti.

Avendo visitato entarmbi i Ristoranti, con l'uno o l'altro chef, sempre a mio avviso, Parini, ha ancora margini di crescita professionale, per raggiungere il più quotato Agostini.

da Obesodite il 08 set 2010 21:26


Sono stato quest'estate a Torriana e non posso che parlarne benissimo perchè è stata una grande esperienza. In particolare concordo con Adem sul riso in bianco: un piatto incredibile!
Credo che Parini sia già ad un ottimo livello e spero possa crescere ancora. Tutto sommato penso che il titolo di miglior giovane chef del 2010 (Espresso) sia meritato.
Il ristorante poi è in un posto meraviglioso, di una tranquillità unica e con la fortuna di essere proprio sotto uno spettacolo come la roccia di Torriana.
Sono d'accordo con voi nel dire che il prezzo è alto, non tanto per la qualità ma per il posto dove si trova (bello per carità, ma siamo semper a Torriana) e per la "non ancora affermazione" tra le guide. Quando avrà due stelle metteranno il menù a 200 euro?!
Sui padroni di casa... beh la signora Stefania l'ho trovato stupenda e molto disponibile. Meno il signor Fratti: l'ho visto girare tra i tavoli lasciandosi andare poche volte e non dando molta confidenza, è rimasto molto distaccato diciamo. Però non mi inoltro in commenti "personali" perchè non mi pare il caso dopo una sola visita :D

Marco

da adem il 09 set 2010 09:20


Boh, proporre quel tipo di percorso enologico - bianco locale, rosato che ho imbottigliato io, rosso sempre locale con retrogusto sociale (San Patrignano) - mi è sembrato un modo del sig. Fratti per affermare la propria centralità nella conduzione dell'Osteria, quasi in contrasto con quanto usciva dalla cucina.
La moglie mi è invece sembrata sinceramente contenta per il nostro entusiasmo verso certi piatti di Parini, di cui parlava quasi come di un figlio.

da silbusin il 09 set 2010 11:29


Non so cosa pensate voi, con tutto il rispetto per quello che è S. Patrignano, ma i vini che ho assaggiato erano molto, ma molto modesti. Direi semplicemente: cattivi.

da adem il 09 set 2010 11:47


silbusin ha scrittoNon so cosa pensate voi, con tutto il rispetto per quello che è S. Patrignano, ma i vini che ho assaggiato erano molto, ma molto modesti. Direi semplicemente: cattivi.


Provati l'AVI e, in quella cena, il Noi, che abbiamo lasciato nel bicchiere. Sgradevoli entrambi.

da donAttilio il 09 set 2010 15:38


adem ha scritto
silbusin ha scrittoNon so cosa pensate voi, con tutto il rispetto per quello che è S. Patrignano, ma i vini che ho assaggiato erano molto, ma molto modesti. Direi semplicemente: cattivi.


Provati l'AVI e, in quella cena, il Noi, che abbiamo lasciato nel bicchiere. Sgradevoli entrambi.


Carissimi, tanto per cercare di capire meglio :
a quali annate vi riferite ?
e quali motivazioni vi spingono ad avere un giudizio cosi severo, nei confronti di questi vini ?

:roll:

da adem il 09 set 2010 16:05


Avi '05, premiatissimo dalle guide. Poi penso l'ultima annata del Noi. Quest'ultimo l'ho trovato rozzo, spigoloso, con una nota alcolica veramente sgradevole.

La mia è solamente l'opinione di un appassionato oltremodo ignorante. Però la mia ragazza, che ne sa molto più di me, concorda (nonostante l'Ais Roma spinga 'sti vini come tutti quelli in cui c'è lo zampino di Cotarella, indipendentemente dalla qualità).

da silbusin il 09 set 2010 16:17


Montepirolo 2004 (Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot) piuttosto aggressivo, chiuso, tannico con note amare.
Paratino (anno ?) anche lui molto sui legni, pizzicante, nessuna morbidezza.
Bevuti in un locale della costa di basso livello (ristorante-pizzeria) per cui potrebbe anche essere una non buona conservazione.
L'impressione (come in altre comunità) è che il grandissimo e meraviglioso lavoro svolto dalle stesse per i più deboli condizioni un buonismo enologico da parte degli addetti ai lavori. Di fatto da anni non compro più da queste fonti in generale.
Stesso sistema del commercio equo-solidale: ciofeche pagate care. Non è meglio versare i soldi direttamente?
Ma si sta andando OT.

da Luca75 il 09 set 2010 18:22


Quel riso all'acqua di poomodoro... Ancora lo sogno. Oscar. Libidine.
Sul gelato al dragoncello, concordo con la ragazza di Adem: DENTIFRICIO
Sul rapporto q/p non posso lamentarmi perchè per 120 euro ho ricevuto 15 portate.. Piuttosto è impressionante come Parini riesca a variare preparazioni e struttura del menù nel giro di pochi giorni.
Forse è troppo eclettico per arrivare alla perfezione assoluta del piatto collaudato?
Sui vini imbottigliati da loro (a me ne sono toccati 2 su 3, no comment). Sulla simpatia del sig. Franco.... Credevo di essergli riuscito antipatico io... Per fortuna è così con tutti!! Però capirai che gioia...
Sui vini di San Patrignano, assaggiati nel loro ristorante: non ho trovato eccezionale il VIE 08 (sauvignon igt). Mi è piaciuto moltissimo l'AVI 05. Mi ha impressionato ancor di più il MontePirolo 04.. Va detto che non ho dimestichezza con vini dal valore commerciale superiore ai 20/25 euro in enoteca, quindi non ho grandi termini di paragone. E che più in generale le mie conoscenze enologiche sono limitate. Piuttosto non ho capito come la pensa il Don dell'AVI. Nella recensione del Vite è sembrato diplomatico... :wink:

da gobbaccio il 09 set 2010 18:26


... torniamo IT allora.

Al Povero Diavolo ci sono stato giusto un anno fa, o quasi. Era il 15 ottobre, ci ho anche passato la notte alla locanda. Noto, con piacere, che le sensazioni sono abbastanza simili a chi è qui intervenuto. Parini, con cui ho avuto il piacere di chiacchierare a fine cena, è una gran bella persona e un ottimo chef, al quale peraltro ho avuto modo di spiegare le mie perplessità sul dessert, molliccio e stomachevole, che lui tuttavia sosteneva fosse piaciuto a tutti, quasi fossi stato io il primo a lamentarsi. Era una fantasia sul tema del latte e al terzo cucchiaio non ne potevo più (inserito peraltro in menu degustazione).

Ritengo che Parini sia uno dei giovani più interessanti del panorama della ristorazione italiana: appassionato, gran tecnica, ricerca delle materie prime. Se continua così, nonostante quel dolce ;-) farà una carriera brillante.

Non l'ho recensito. Perchè? Mi aspettavo molto di più sotto l'aspetto dell'accoglienza, che se stai a credere alle guide sembra essere il punto di forza del locale. Ovvio, non puoi chiedere a un ristoratore di essere necessariamente simpatico, se uno non lo è non lo è e nemmeno deve fingere di esserlo. Però, perdio, almeno un minimo....
Poichè la recensione avrebbe inevitabilmente risentito di questo aspetto, ho preferito sorvolare.

da adem il 09 set 2010 19:27


gobbaccio ha scrittoMi aspettavo molto di più sotto l'aspetto dell'accoglienza, che se stai a credere alle guide sembra essere il punto di forza del locale. Ovvio, non puoi chiedere a un ristoratore di essere necessariamente simpatico, se uno non lo è non lo è e nemmeno deve fingere di esserlo. Però, perdio, almeno un minimo....


Sono d'accordo, però la moglie è squisita, riesce quasi a compensare la scortesia (eufemismo) del marito... alla fine lui l'abbiamo dovuto sopportare solo quando ci ha servito i vini. Per il resto della cena per fortuna ci ha seguito lei.

Imbarazzante piuttosto la mattina dopo a colazione (e quando ho saldato il conto): un buongiorno bofonchiato, nessuna risposta (proprio silenzio!) ai miei timidi tentativi di conversazione, abbiamo finito per chiacchierare con la figlia, che avrà forse 15 anni.

da Luca75 il 09 set 2010 20:33


Sì. la signora è l'anima del locale. E ci tiene. Siccome eravamo gli ultimi, e siccome era abbastanza strano che quel tipastro non ci cagasse nemmeno quando gli chiedevamo "che vino ci sta servendo?"
le ho fatto una battuta del genere "non sarà mica che lei ha fatto arrabbiare suo marito, vero?" Lei si è messa a ridere dicendo che sono come cane e gatto e lui borbotta sempre.. Lui, quando ha capito che lei lo stava prendendo in giro ha capito e, per la prima volta con un mezzo sorriso ha bofonchiato: "beh non vi lamentate perchè Pierangelini è molto peggio!!" Lì siamo scoppiati a ridere tutti e poi, zaac la Petulante è entrata in teckel scivolato "A proposito, che fine ha fatto Pierangelini?"...

da donAttilio il 09 set 2010 23:44


Luca75 ha scrittoSui vini di San Patrignano, assaggiati nel loro ristorante(Povero Diavolo): non ho trovato eccezionale il VIE 08 (sauvignon igt). Mi è piaciuto moltissimo l'AVI 05. Mi ha impressionato ancor di più il MontePirolo 04.. Va detto che non ho dimestichezza con vini dal valore commerciale superiore ai 20/25 euro in enoteca, quindi non ho grandi termini di paragone. E che più in generale le mie conoscenze enologiche sono limitate. Piuttosto non ho capito come la pensa il Don dell'AVI. Nella recensione del Vite è sembrato diplomatico... :wink:


Sui vini "concepiti" dall'enologo Riccardo Cotarella ( "fa" il vino anche a San Patrignano), si possono dire tante cose: ovunque ci mette il "becco", immediatamente gli stessi salgono ai primi posti nelle varie guide - vedi anche AIS - ; sono quasi tutti "omologati", a prescindere dai territori ; impone metodi di produzione, che diventano quasi "dipendenze di schiavitù" per le aziende che lo ingaggiano. Possono piacere o meno, per quanto mi riguarda, ho avuto varie occasioni di degustarli, ma quello che mi ha maggiormente "preso" è stato l' AVI Superiore Riserva 2000, 13,5% Vol. , bevuto in occasione di una visita al loro ristorante "VITE" , come riportato nella mia recensione del 1 Febbraio 2009.

http://ilmangione.it/recensione.php?id_ ... ione=31958

Prosit :wink:

PS Siamo usciti un tantino dalla discussione iniziale del topic : chiedo scusa al Povero Diavolo.

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