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onestà intellettuale

da silbusin il 07 dic 2004 14:17


Se affronto un dibattito mi devo aspettare di essere messo in difficoltà, di avere consensi, di suscitare indifferenza: ma se sono disonesto intellettualmente mi devo aspettare di essere messo ko. Il che dovrebbe darmi fastidio se non fossi appunto disonesto intellettualmente.
Quindi se mangio un antipasto, un primo, un sorbetto, un caffè, un po' di vino e acqua e spendo 90.000 delle vecchie lirette in una locanda, e dico che visti i prezzi in giro non c'è male, mi merito che tutto l'aglio che ho mangiato non mi protegga da un vampiro che mi deve azzannare al collo in via Archimede.
E dato che son homo, se dopo un piattone complessivo di antipasto sono allo stremo delle forze consiglio: a) evitare di andare a mangiare al ristorante (dato che dopo un appetizer e un antipasto la quantità dei nutrienti è simile in quasi tutti i ristoranti seri e quindi per chi soffre di ripienezza gastrica è controindicato, anzi può creare fastidiose flatulenze); b) la digestione è un processo che avviene in circa tre ore, se si sono ingeriti grassi e quindi non coincide con il sentirsi pieno dopo una tempesta di antipasti (anzi le definizioni del cameriere sono anche "tormenta, tifone, uragano"); c) prendere 15 minuti prima del pasto una bustina di procinetico (ad esempio metaclopramide o domperidone); d) leggere le ricette di Laura Rangoni: "...questo crostaceo (l'aragosta, ndr) non ama gli accostamenti forti e quindi evitate cumino, aglio, curry, tabasco e tutte le spezie che coprirebbero la delicatezza della carne e l'iconfondibile profumo..."; e) chi fa la pasta all'aragosta con l'aglio così pesante da rendere difficile la digestione dovrebbe andare a lezioni di cucina da laMax61, anche se rischierebbe di essere preso a calci nel sedere (gli alpini adopererebbero un termine più appropriato); f) la lista dei vini della locanda, proprio perchè è una locanda, è molto ampia sia per i rossi che per i bianchi, con ricarichi notevoli, con aziende di qualità, insomma più che soddisfacente; g) chiedere quindi la vera lista dei vini che viene fornita solo a chi non soffre di dispepsia.
Poi mettiamo anche il cappellino; d'inverno conviene coprirsi.
:twisted: Sono a casa per il ponte, questa mattina mi sono sentito telefonicamente con Massimo (simpatia a pelle), questa sera esco per ulteriore cena prenatalizia, ieri sono andato al Motor Show, venerdì incontrerò delle persone simpatiche.
Oh com mi sono divertitoo, ho com mi son divertitoo (Alberto Sordi nel conte Max).

da silbusin il 07 dic 2004 15:29


Seconda puntata. La fornasetta
Oggi, come vedete cazzeggio.
Se dico: "personalmente non ci sono mai stata, ma i miei amci ci vanno spesso e dicono che si mangia molto bene....posso dirti che quando passo li davanti ( molto spesso) è sempre pieno ....( c'è la coda fuori)"
mi aspetto che: a) non si mangi solo a prezzo fisso (la ricevuta fiscale prevede solo quella voce) per poterci andare spesso, se no sai che noia; b) i miei amici non hanno il verme solitario, ma il pitone solitario, capace di inglobare la quantità industriale di alimenti; c) specifico che passo davanti molto spesso la sera, dopo le 21.00, dato che durante la settimana (tranne il sabato e la domenica) di giorno il locale è chiuso.
Inoltre a) l'ultima volta che c'era la coda fuori, un autista di autobus ha conseguito 4250 punti avendo stincato: il babbo (1000), la mamma (500), il bambino di 8 anni (1000), la nonna (500 + 250 di bonus perchè nota rompiballe) più il bonus di 1000 punti per distruzione di intero nucleo familiare; b) 20 metri prima e dopo, la larghezza del marciapiede davanti all'entrata del locale, che è una semplice e stretta porta a vetri, è quella del codolo del marciapiede per cui si è obbligati a camminare tutti in fila indiana, facciamo carovana.
MENDACEM MEMOREM ESSE OPORTERE (chi dice bugie abbia buona memoria).
Ciao.
Se poi mi guzza, contunuo neh.... 8)

da kinggeorge il 07 dic 2004 17:08


ovviamente impossibile non plaudire ala simpatia di sil.. ed alla sua onesta verità :wink:

Brevemente accenno qui a quanto richiestomi altrove, ovvero circa i parametri di valutazione di un ristorante.

Secondo me è necessario utilizzare una scala di valori numerici che sia comune ed il più oggettiva possibile: i tre 10 vanno alla perfezione, se ci si trova a valutare un ristorante dove i pollici dei camerieri finiscono nel piatto è corretto mettere 1 al servizio, se non 0.
Esistono poi delle eccezioni, sempre ammissibili: ad esempio nel caso in cui si voglia sottolineare che in relazione al prezzo pagato non si può certo avere più di quanto avuto.. ed allora però penso debba essere ben evincibile dalla recensione scritta che si sta derogando da una scala di valori il più oggettiva possibile.
E qui veniamo all'altro punto, ovvero alla parte emotiva che compone ogni sosta mangereccia: è indubbio che le proprie impressioni circa un piatto, un ambiente, un servizio, siano anche la sommatoria di unici e particolari casi di esperienza personale, quindi è corretto riscriverli nella recensione e non cercare di epurarli: ad ogni modo hanno influenzato il proprio pare. Tale è l'esempio del mio pranzo al D'O: la mia esperienza in prima persona con Davide ha certamente favorito il mio giudizio in quanto la mia esperienza di pranzo è stata consistentemente differente da quella di max, ad esempio. Giusto quindi, a mio parere, avere giudizi differenti derivanti da esperienze differenti, ma che siano ben chiare nello scritto le motivazioni che ci han portato a trarre le determinate conclusioni.

da silbusin il 07 dic 2004 17:48


Le cantine Firriato sono di Trapani. Sono conosciute in tutta la Sicilia specie per i rossi di gradazione da 13 a 14,5°.
Fanno 4 bianchi: Alaamo, Grecanio, Chardonnay, Santagostino, di gradazione da 13 a 13,5°.
Sono citati in molte guide enologiche. Hanno un loro sito www.firriato.it
Come cacchio può essere un "vinello".
Dice la leggenda che "...in quella sera, spentisi i lumi e apparso lo oste scuro, dalle tenebre eruppe uno rutto terribile simile a fantozziana memoria. Accesi rapidamente i lumi non si scoprì mai lo colpevole. Si sentiva però olezzare per l'aere sapore di aglio...."
Ohè, cazzeggio bene, veh 8)

da competitivo il 07 dic 2004 20:56


:P Hoè, si vede che sei a casa oggi.
Alla fornasetta ci andava anche mio papà che era vigile urbano a S.San Giovanni, ma era altra cosa.
Comunque appena posso, faccio anch'io la recensione, dato che quel sabato c'ero.
ci vediamo all'oca ciuca.
saluti a tutti :P

Lode a Silbusin

da Rinaldo il 09 dic 2004 21:47


Ho letto pochi minuti fa alcune tue rece che avevo trascurato nei giorni scorsi,tra le quali la Baracca di Moreno.

Ho lavorato per circa 9 anni in S.Gottardo e, Porta Romana,Ticinese,Cicca e Navigli sono state la mia casa "culinaria" per anni.

Dalla Bellingeretta al Penny le varie Premiata e Preferita,Al Porto,il rosticciaio Giulio,la Madonnina,il Merluzzo Felice e chissà quanti non me li ricordo.....

Quando leggo le tue rece sui locali di Milano un po' mi fai scattare la lacrimuccia per gli anni che son passati,a volte mi viene anche un po' l'incazzatura quando all'inizio di settimana ho il locale mezzo vuoto e penso a quel muratore Armeno che sta cucinando per una cinquantina di persone in un qualsiasi ristorante sotto la madonnina.

Che dire;domani ci conosceremo di persona;
Senza nulla togliere agli altri "futuri" amici,tu e Max siete le persone che più mi incuriosiscono;


A domani.

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