silbusin ha scrittoDunque, c'è la legge sulla stampa & Co e del copyright.
Se vi ricordate, in ogni luogo legato all'editoria troverete sempre una frasettina che dice: l'utilizzo e la pubblicazione anche parziale di quanto scritto qui quo qua deve essere autorizzato: ogni violazione sarà perseguita a norma di legge.
In effetti tutti lo dimenticano, specie su internet dove sembra, ma non è, che la libertà di utilizzo della parola sia massima e sia in vigore una maxima deregulation. Tutto va bene sin quando va male: una rece con cappello rosso, una ripicca, una gelosia e lo scritto già pubblicato in altro sito diventa motivo di rivalsa giuridica.
Il vezzo di mandare i propri scritti qui lì là fa dimenticare che se lo scritto stesso diventa (come nel caso de ilmangione e altri) di "proprietà", il mittente non può dire: faccio quello che voglio, tanto lo scritto è mio.
Quindi è un mezzo di "prevenzione". Oltre a dire che la bellezza di un sito editoriale è l'originalità dei contributi.
Nell'editoria la legge del copia-incolla può portare dei rischi.
Possibile che la vicenda minkio non abbia insegnato nulla a nessuno?
Buona giornata.
silbusin ha scrittoNon sono un admin e quindi la cosa non la devo trattare io.
Riportavo solamente dei fatti concreti: cioè il cosiddetto copyright.
La storia del cappello rosso era un esempio per dire: quando va tutto bene (cappelli alla puffo) probabilmente nessuno dice niente (anzi il ristoratore è bello contento che un puffo giri di qui di quo di qua), ma quando c'è un giudizio negativo che gira per i siti si può innescare un meccanismo perverso di rivalsa, ecc.
Mi sembrava di essere stato molto chiaro.
Ripeto: non sono un admin e quindi non faccio l'avvocato d'ufficio.
Riporto quello che normalmente avviene nell'editoria dove collaboro da più di trenta anni.
E ripeto ancora una volta: la bellezza di un sito è data dall'originalità del proprio prodotto. Poi, io per primo, il proprio ego narcisistico è come l'universo: in continua espansione.
Non aggiungo altro perchè siamo già diventati noiosi ripetendo le stesse cose.
filo ha scrittosilbusin ha scrittoNon sono un admin e quindi la cosa non la devo trattare io.
Riportavo solamente dei fatti concreti: cioè il cosiddetto copyright.
La storia del cappello rosso era un esempio per dire: quando va tutto bene (cappelli alla puffo) probabilmente nessuno dice niente (anzi il ristoratore è bello contento che un puffo giri di qui di quo di qua), ma quando c'è un giudizio negativo che gira per i siti si può innescare un meccanismo perverso di rivalsa, ecc.
Mi sembrava di essere stato molto chiaro.
Ripeto: non sono un admin e quindi non faccio l'avvocato d'ufficio.
Riporto quello che normalmente avviene nell'editoria dove collaboro da più di trenta anni.
E ripeto ancora una volta: la bellezza di un sito è data dall'originalità del proprio prodotto. Poi, io per primo, il proprio ego narcisistico è come l'universo: in continua espansione.
Non aggiungo altro perchè siamo già diventati noiosi ripetendo le stesse cose.
Grazie per le precisazioni.
A me piu che noiosa la tua spiegazione e' sembrata utile, trovo molto piu' noiosi i km di faccine e kazzeggi vari di cui e' unvaso il forum.
Grazia ancora
filo ha scrittoNon mi e' chiaro invece il caso del cappello rosso..e delle rivalse giuridiche che ne possono conseguire...
Fante ha scrittoDomanda: se io dico che in quel posto si mangia "malissimo", sto esprimendo un parere personale, non sto dicendo una "bugia" o una falsità. Almeno, non necessariamente. Perchè dovrei essere denunciabile? Non posso esprimere la mia valutazione organolettica?
silbusin ha scrittoMax sai che con me sfondi una porta aperta.
Però avrai notato ultimamente i vari cancelletti ######(moderazione di admin di 1° livello), e l'invito assai preciso di vale.
Chi ne va di mezzo non è il nick fasullo ma i rappesentanti legali del sito.
Il cazzeggio di solito, come dice filo, può annoiare: ma se dici e lasci pubblicato che un ristoratore non rilascia ricevute (illecito amministrativo), o ti tocca la barba mentre mangi (illecito da fuori di melone ), beh, è possibile che scatti appunto un problema di natura giuridica.
E qui magari la smettiamo, se no arriva subito rinaldo con la solita tiritera
Penso che l'attenzione a ciò che si scrive debba essere patrimonio di ognuno di noi: da essa ne scaturisce rispetto e anche, che non fa mai male, del buon cazzeggio.