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Ancora Hostaria da Pinin

da rob57 il 19 ott 2005 14:56


Associandomi al Mangione aveveo deciso di non partecipare al forum, memore di discussioni non piacevoli su altri siti, ma adesso non posso starmene zitto. :
Ma scusate, ANCORA UN CAPPELLO BLU all' Hostaria da Pinin ?????
Come è possibile ???
Assieme all Enoteca Pinchiorri ????? shock:
A parte il fatto che il posto non vale, a mio parere, un cappello giallo, la recensione di Alby84 (84 è l' anno di nascita?) è assolutamente indefinita e sembra quasi una pubblicità al locale.
Ammessa senz' altro la buona fede di chi ha scritto la rece, rimane il problema della disomogeneità delle valutazioni.
Che si fa ?

da ilForchetta il 19 ott 2005 14:59


Eh, Rob, che si fa?

per ora si leggono altri 3457 topic sull'argomento e poi ci si adegua.. :wink:

cmq, hai ragione.

ps: io non sono alby84, eh?

Re: Ancora Hostaria da Pinin

da Greedy il 19 ott 2005 16:19


rob57 ha scrittoChe si fa ?


Semplice, se parli così vuol dire che ci sei stato, posta la tua rece e chi leggerà valuterà quale essere la recensione più attendibile e di conseguenza se andare o meno al suddetto ristorante. Questo è lo spirito del mangione.

Dg

Life is too fu@%ing short! You wann' it? Go get it!

da rob57 il 19 ott 2005 16:50


Non hai capito la mia affermazione.
Intendevo dire che, a mio parere, la scala di valutazione del Mangione sta diventando stretta, nel senso che se al cappello blu deve corrispondere il top della ristorazione (Pinchiorri, Vissani, Gambero Rosso, per esempio), allora diventa difficile valutare ristoranti di medio livello (nella fascia 12.5- 14/20 dell' Espresso, per intenderci).
Io stesso mi sono trovato in difficoltà nelle mie recensioni.
Per quanto riguarda invece l' Hostaria da Pinin, certamente la recensione non la farò, in quanto ci sono stato anni fa e ne ho un ricordo non buono, in quanto lo considero un locale da mangioni e non da Mangioni e di sicuro non ci ritorno (non faccio il critico di professione).
Comunque il mio giudizio l' ho dato nel post e se vuoi proprio un giudizio ti dico : cappello arancio (neutra), se non rosso.

da ilForchetta il 19 ott 2005 16:55


Arriveranno le categorie, don't worry. (non usate la salsa worchester, trad. ilmangioneallestero)

E tutto sarà luce.

Amen.

da rikyc il 19 ott 2005 16:57


Vorrei fornire il mio contributo, spero costruttivo, all'argomento in oggetto.
Premetto che sono stato tre volte nel locale in questione di cui l'ultima due anni circa or sono; non sono nelle condizioni di redigere una recensione in quanto non ho memoria precisa di quanto assaggiato.
Posso in ogni caso affermare che trattasi di locale piuttosto dozzinale nell'impronta generale conferita e anche nei piatti : sicuramente ci alza sazi, gli antipasti sono abbondanti e così pure i primi piatti, ma la cucina da 8 o 9 è un'altra cosa; allo stesso modo un 8 o 9 all'ambiente è assolutamente eccessivo e che dire, infine, del servizio ? volenteroso...sufficiente ma non di più ( opterei per una media complessiva di 6,5).
Nella mia cerchia di amici e conoscenti è luogo raccomandato per grandi tavolate senza troppe pretese ( cene aziendali di fine annoi, ecc. )
ciao a tutti

da rob57 il 19 ott 2005 17:17


Assolutamente d' accordo con rikyc.
Pinin ha due rece con due cappelli blu.....pazienza.
E' chiaro che è difficile giudicare rece su locali che non sono conosciuti o non sono riportati sulle canoniche guide, ma questa è veramente grossa.
Io cerco di raccontare esperienze in ristoranti non presenti sul Mangione e che, a mio ultramodesto parere, valgono la pena di un pranzo o di una cena, e leggo quelle degli amici Mangioni per avere conferme o suggerimenti.
Immaginate un povero gourmet che per caso si trova in zona di Varallo, vede due cappelli blu per Pinin e ci va : ci spu***niamo.
Con tutto il rispetto per Pinin, sia chiaro.

da Uto il 20 ott 2005 09:39


rob57 ha scrittoNon hai capito la mia affermazione.
Intendevo dire che, a mio parere, la scala di valutazione del Mangione sta diventando stretta, nel senso che se al cappello blu deve corrispondere il top della ristorazione (Pinchiorri, Vissani, Gambero Rosso, per esempio), allora diventa difficile valutare ristoranti di medio livello (nella fascia 12.5- 14/20 dell' Espresso, per intenderci).
Io stesso mi sono trovato in difficoltà nelle mie recensioni.
Per quanto riguarda invece l' Hostaria da Pinin, certamente la recensione non la farò, in quanto ci sono stato anni fa e ne ho un ricordo non buono, in quanto lo considero un locale da mangioni e non da Mangioni e di sicuro non ci ritorno (non faccio il critico di professione).
Comunque il mio giudizio l' ho dato nel post e se vuoi proprio un giudizio ti dico : cappello arancio (neutra), se non rosso.


Innanzitutto non tutti si possono permettere di andare da Pinchiorri o Vissani e spendere 150-250 euro per degli assagi (anche se parliamo di materia prima e cucina di altissimo livello) e poi è possibile mangiare bene anche in una sconosciuta osteria di pronvincia dimenticata dal mondo....il piatto ideale non esiste solo in questi ristoranti-culto....il piatto ideale esiste anche altrove e sopratutto è una questione soggettiva.....per me gustare una Paniscia (fatta con tutti i crismi) vale un cappello blu....
spendere 30 euro non significa che una mangia cibi scadenti.....il problema è che costano eccessivamente i piatti nei ristoranti culto...nessuna materia prima giustica certi prezzi.....questo è un dato oggettivo.
Con questo non voglio dire che il ristorante in oggetto sia da cappello blu, anzi ....

da pillutta il 21 ott 2005 03:53


Uto ha scrittospendere 30 euro non significa che una mangia cibi scadenti.....il problema è che costano eccessivamente i piatti nei ristoranti culto...nessuna materia prima giustica certi prezzi.....questo è un dato oggettivo.
Con questo non voglio dire che il ristorante in oggetto sia da cappello blu, anzi ....


Finalmente uno che a mio avviso centra in pieno il problema, anche se trovassi 300€ per terra non andrei mai a spenderli per una cena, nessuna materia prima (anche se di qualità eccezzionale) giustifica i prezzi dei ristoranti citati in questo topic, non esiste spendere 500-600 mila delle vecchie (e care) lire per mangiare, chiaramente questa è la mia opinione, ma a quando vedo (per fortuna) condivisa da non poche persone.

Ciao a tutti Pillutta

da Ospite il 21 ott 2005 07:59


pillutta ha scritto
Uto ha scrittospendere 30 euro non significa che una mangia cibi scadenti.....il problema è che costano eccessivamente i piatti nei ristoranti culto...nessuna materia prima giustica certi prezzi.....questo è un dato oggettivo.
Con questo non voglio dire che il ristorante in oggetto sia da cappello blu, anzi ....


Finalmente uno che a mio avviso centra in pieno il problema, anche se trovassi 300€ per terra non andrei mai a spenderli per una cena, nessuna materia prima (anche se di qualità eccezzionale) giustifica i prezzi dei ristoranti citati in questo topic, non esiste spendere 500-600 mila delle vecchie (e care) lire per mangiare, chiaramente questa è la mia opinione, ma a quando vedo (per fortuna) condivisa da non poche persone.
Ciao a tutti Pillutta


Mi spiace, ma trovo che siate come minimo fuori strada.
Nessuno, caro Pillutta, e men che meno io, ti vuol dare indicazioni per l'investimento dei tuoi quattrini, indipendentemente dal fatto che tu li possa trovare per terra o meno.
Altra cosa è la presunta oggettività cui fa cenno Uto: è una questione ormai lisa a forza di discussioni. Dietro il prezzo di un grande piatto di un grande ristorante ci sono una serie di fattori oltre alla materia prima, comunque (e ovviamente) fondamentale, che incidono in modo pesante e lo giustificano.
Inoltre finché quei che voi definite, sia pur indirettamente, decerebrati come me continueranno a spendere il loro denaro come pare a loro, godendo come ricci per piatti che non è detto che tutti vogliano (attenzione, non possano) gustare, chi lavora con passione non avrà da temere l'assenza di chi affolla la grande quantità di ristoranti che a 30€ servono ciofeche con margini esorbitanti..
parliamone..
:D

da Uto il 21 ott 2005 09:02


K1 ha scritto
pillutta ha scritto
Uto ha scrittospendere 30 euro non significa che una mangia cibi scadenti.....il problema è che costano eccessivamente i piatti nei ristoranti culto...nessuna materia prima giustica certi prezzi.....questo è un dato oggettivo.
Con questo non voglio dire che il ristorante in oggetto sia da cappello blu, anzi ....


Finalmente uno che a mio avviso centra in pieno il problema, anche se trovassi 300€ per terra non andrei mai a spenderli per una cena, nessuna materia prima (anche se di qualità eccezzionale) giustifica i prezzi dei ristoranti citati in questo topic, non esiste spendere 500-600 mila delle vecchie (e care) lire per mangiare, chiaramente questa è la mia opinione, ma a quando vedo (per fortuna) condivisa da non poche persone.
Ciao a tutti Pillutta


Mi spiace, ma trovo che siate come minimo fuori strada.
Nessuno, caro Pillutta, e men che meno io, ti vuol dare indicazioni per l'investimento dei tuoi quattrini, indipendentemente dal fatto che tu li possa trovare per terra o meno.
Altra cosa è la presunta oggettività cui fa cenno Uto: è una questione ormai lisa a forza di discussioni. Dietro il prezzo di un grande piatto di un grande ristorante ci sono una serie di fattori oltre alla materia prima, comunque (e ovviamente) fondamentale, che incidono in modo pesante e lo giustificano.
Inoltre finché quei che voi definite, sia pur indirettamente, decerebrati come me continueranno a spendere il loro denaro come pare a loro, godendo come ricci per piatti che non è detto che tutti vogliano (attenzione, non possano) gustare, chi lavora con passione non avrà da temere l'assenza di chi affolla la grande quantità di ristoranti che a 30€ servono ciofeche con margini esorbitanti..
parliamone..
:D


attenzione.....nessuno dice che le persone che vanno a pasteggiare nei locali "sacri" della ristorazione italiana siano dei pazzi....ognuno è libero di spendere i propri danari come vuole....ci mancherebbe.....io voglio solo evidenziare la questione oggettiva (a mio avviso) che certi prezzi per certi piatti sono spropositati ...anche se prendo in considerazione la materia prima, l'arte dello chef, l'importanza mediatica del locale etc. etc.
nessuno mette in duscussione ciò.....capisco benissimo che nel conto di un ristorante come Pinchiorri (un esempio a caso) bisogna aggiungere oltre al cibo....tutta una seria di dettagli come la storia e la cultura che il luogo fa nascere e diffonde...ma nonostante ciò mi risulta difficile giustificare certi costi.......e poi non è vero che che un menu da 30 euro deve essere per forza fatto di "ciofeche" cucinate senza passione.
Ci sono migliaia di cuochi nelle varie osterie/trattorie d'italia che riescono a produrre cucina di altissimo livello rimanendo all'interno di costi accessibili a tutti......

da dekkart il 21 ott 2005 09:29


Come ha detto K1 è una questione ormai più che dibattuta, riconducibile ad un topic di qualche tempo fa sul cosa uno cerca da un ristorante. V'informo subito che ognuno resterà sulle proprie posizioni e che entrambi, a vostro modo avete ragione. Ma il gusto (che è soggettivo per forza) influisce troppo. Per quello che posso dedurre dalle recensioni, K1 è un ricercatore di gusti nuovi, o reinterpretati, da molta importanza all'ambiente e alla filosofia della cucina dello chef. Uto (come il sottoscritto :D ) è più per la tradizione, per i classici ben eseguiti e non è disposto (e sono d'accordo con lui) a spendere cifre astronomiche per piatti che saranno sicuramente dei capolavori, ma che non sempre giustificano certi prezzi. Forse Uto spenderebbe quello che spende K1 per la cucina in un altro frangente, è una questione di passioni.....

da Ospite il 21 ott 2005 09:36


dekkart ha scrittoCome ha detto K1 è una questione ormai più che dibattuta, riconducibile ad un topic di qualche tempo fa sul cosa uno cerca da un ristorante. V'informo subito che ognuno resterà sulle proprie posizioni e che entrambi, a vostro modo avete ragione. Ma il gusto (che è soggettivo per forza) influisce troppo. Per quello che posso dedurre dalle recensioni, K1 è un ricercatore di gusti nuovi, o reinterpretati, da molta importanza all'ambiente e alla filosofia della cucina dello chef. Uto (come il sottoscritto :D ) è più per la tradizione, per i classici ben eseguiti e non è disposto (e sono d'accordo con lui) a spendere cifre astronomiche per piatti che saranno sicuramente dei capolavori, ma che non sempre giustificano certi prezzi. Forse Uto spenderebbe quello che spende K1 per la cucina in un altro frangente, è una questione di passioni.....


ecco, questa mi sembra una sintesi condivisibile..soggettività a tutto tondo, mi sta bene.. :D

da pillutta il 21 ott 2005 14:02


dekkart ha scrittoCome ha detto K1 è una questione ormai più che dibattuta, riconducibile ad un topic di qualche tempo fa sul cosa uno cerca da un ristorante. V'informo subito che ognuno resterà sulle proprie posizioni e che entrambi, a vostro modo avete ragione. Ma il gusto (che è soggettivo per forza) influisce troppo. Per quello che posso dedurre dalle recensioni, K1 è un ricercatore di gusti nuovi, o reinterpretati, da molta importanza all'ambiente e alla filosofia della cucina dello chef. Uto (come il sottoscritto :D ) è più per la tradizione, per i classici ben eseguiti e non è disposto (e sono d'accordo con lui) a spendere cifre astronomiche per piatti che saranno sicuramente dei capolavori, ma che non sempre giustificano certi prezzi. Forse Uto spenderebbe quello che spende K1 per la cucina in un altro frangente, è una questione di passioni.....


Mi hai rubato le parole di bocca.
Voglio comunque precisare che non penso che chi spende 150€ per cenare sia un cretino (passatemi il termine), se se lo può permettere non vedo dov'è il problema.
Critico il giudizio a priori su locali "normali" (con prezzi dai 25 ai 40 €) e aggiungo che come non è vero che un locale "normale" sia per forza di basso livello è altrettanto certo che un locale "VIP" sia per forza di livello sopra la media (vedi rece di silbusin de "I castagni" di Vigevano).

da dekkart il 21 ott 2005 15:01


Vedi, il problema è proprio nel metro di giudizio che si utilizza. Sicuramente, come già detto e stradetto, delle categorie aiuterebbero molto ad evitare il solito carosello delle polemiche sui cappelli blu alle pizzerie, che molti trovano assurdi. Tali non sarebbero, se esistese appunto una specifica classe per ogni tipologia di ristorazione. Per utenti che amano l'alta cucina, con piatti raffinati e ricercati, che spendono per menù al cucchiaio, per i quali l'ambiente ed il servizio incidono quasi quanto la cucina, non sarà mai da cappello blu una semplice osteria che ti sforna un risotto ai funghi, seppur fantastico. Ma al contrario, chi ama la trattoria, dove si mangia bene (questo è imprescindibile), non si spende metà dello stipendio e si è trattati con decoro, sicuramente metterà in testa alle sue preferenze locali di tale genere. Esiste infine chi sa apprezzare entrambe le situazioni, modellando il giusizio su cosa sia giusto attendersi dal livello di un ristorante, ma occorre in questo caso, una grande esperienza e apertura mentale.

da pillutta il 21 ott 2005 15:07


dekkart ha scrittoVedi, il problema è proprio nel metro di giudizio che si utilizza. Sicuramente, come già detto e stradetto, delle categorie aiuterebbero molto ad evitare il solito carosello delle polemiche sui cappelli blu alle pizzerie, che molti trovano assurdi. Tali non sarebbero, se esistese appunto una specifica classe per ogni tipologia di ristorazione. Per utenti che amano l'alta cucina, con piatti raffinati e ricercati, che spendono per menù al cucchiaio, per i quali l'ambiente ed il servizio incidono quasi quanto la cucina, non sarà mai da cappello blu una semplice osteria che ti sforna un risotto ai funghi, seppur fantastico. Ma al contrario, chi ama la trattoria, dove si mangia bene (questo è imprescindibile), non si spende metà dello stipendio e si è trattati con decoro, sicuramente metterà in testa alle sue preferenze locali di tale genere. Esiste infine chi sa apprezzare entrambe le situazioni, modellando il giusizio su cosa sia giusto attendersi dal livello di un ristorante, ma occorre in questo caso, una grande esperienza e apertura mentale.


Se fossi una donna ti sposerei :lol: :shock: :oops:

da dekkart il 21 ott 2005 15:23


Grazie :!: :oops: ma si tratta solo di considerazioni razionali, nulla di speciale.

da rob57 il 22 ott 2005 16:23


il topic è andato ben oltre i miei intendimenti iniziali.
aprendolo, non volevo innescare una polemica sui prezzi nei ristoranti piuttosto che sulla "moralità" di spendere per mangiare somme che molti rappresentano un considerevole frazione del proprio reddito mensile.
volevo parlare della attendibiltà di alcune recensioni : checchè se ne dica il ristorante in oggetto, Pinin, non sarà mai un cappello blu, nè in assoluto, nè in "relativo" e sfido chiunque a provare il contrario.
associandomi al Mangione, ho creduto di interpretare lo spirito del sito come uno spirito di "servizio" in cui persone normali, più o meno esperte, raccontano le proprie esperienze, le condividono e le diffondono.
ci deve essere perciò un metro di giudizio il più articolato possibile e la possibilità di validare determinate affermazioni.
quindi, se l' amica Princess visita i migliori ristoranti d' Italia spendendo l' intero reddito di un operaio, buon per lei, proviamo un pò di invidia ed ammiriamo le sue rece, altri, come me, visiteranno ristoranti "medi" e se validi li premieranno, se cattivi, li stroncheranno.
ma, per favore, non incensiamo la mediocrità : si può benissimo mangiar bene spendendo "poco", ma il metro di giudizio deve, deve, essere comune per tutti.

da silbusin il 22 ott 2005 18:57


rob57 ha scritto altri, come me, visiteranno ristoranti "medi" e se validi li premieranno, se cattivi, li stroncheranno.
ma, per favore, non incensiamo la mediocrità : si può benissimo mangiar bene spendendo "poco", ma il metro di giudizio deve, deve, essere comune per tutti.


il ragionamento finale non fa una grinza e personalmente lo condivido appieno. bravo rob57!
anche se forse irrealizzabile, il poter disporre di criteri che omogeneizzino il più possibile la qualità della valutazione è uno degli obiettivi de ilmangione.
personalmente (l'ho già detto 245.679 volte) ritengo che già suddividere i locali per tipologia (solo il primo passo per poi affinare il target) consentirebbe di evitare commistioni inaccettabili.

da pillutta il 22 ott 2005 20:40


silbusin ha scritto
rob57 ha scritto altri, come me, visiteranno ristoranti "medi" e se validi li premieranno, se cattivi, li stroncheranno.
ma, per favore, non incensiamo la mediocrità : si può benissimo mangiar bene spendendo "poco", ma il metro di giudizio deve, deve, essere comune per tutti.


il ragionamento finale non fa una grinza e personalmente lo condivido appieno. bravo rob57!
anche se forse irrealizzabile, il poter disporre di criteri che omogeneizzino il più possibile la qualità della valutazione è uno degli obiettivi de ilmangione.
personalmente (l'ho già detto 245.679 volte) ritengo che già suddividere i locali per tipologia (solo il primo passo per poi affinare il target) consentirebbe di evitare commistioni inaccettabili.


Tutto vero, nel mio piccolo (pur non essendo mai stato di manica larghissima) anche io nella mia ultima recensione ho annunciato (e messo in atto) una personale inversione di tendenza nelle valutazioni, andando ancora più incontro alla necessità di omogeneità di giudizio che esce da quasi ogni discussione sul forum.
Ciao a tutti Pillutta

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