capohog ha scrittoSono incuriosito dallocale e quindi cerco recensioni.
Ci sono stato ieri. Te lo consiglio subito prima che diventi davvero troppo affollato e ora che c'è la bella stagione. Non faccio rece per ora, aspetto seconda visita perchè non voglio entusiasmarmi troppo per nulla. Intanto ti faccio una cosa privata, al volo.
Direi uno dei migliori rapporti qualità prezzo di Milano. Cucina tradizionale ben eseguita, con ottime materie prime. Pochi sapori tradizionali, decisi e ben definiti, accostati ad altrettanto decisi abbinamenti "inusuali" di profumi, senza strafare con accostamenti assurdi o preparazioni da wannabe a chef. Per darti un'idea: crostino di polenta con acciughe del cantabrico (filetti ottimi lunghi e cicciosi) e stracciatella. Vellutata di porri e patate bella spessa, con in mezzo un crostino ed un uovo in camicia. Sull'uovo, una battuta di capperi freschi. Riso allo zola di capra e fichi: chicco super (nonostante la cottura un filo eccessiva); capra stemperata il giusto, mantecatura perfetta e dei fichi rossi e dolcissimi adagiati sopra ad armonizzare. Dolci sotto la media del resto, ma solo perchè è una media piuttosto alta. Sono freschi, gradevoli e fatti in casa. Tipo torta all'olio con i semi di papavero, mirtilli e fichi. Barbera biologico, due bicchieri di barolo chinato e caffè. 50 euro.
Servizio cordiale ma che si deve ancora esercitare sui fondamentali.
Il posto è davvero piacevole. Ti ritrovi appena fuori Milano, con il profumo dei campi ed il rumore della roggia. Una veranda curata e colorata che da su un'orto dove ti puoi sedere in disparte a fumare una cicca. Un salottino nel verde. Non sembra Milano.
E, quest'anno non l'avevo ancora detto, non vedo l'ora di tornarci.