Per la serie "una recensione al giorno toglie il medico di torno"?!

Mi linki un paio di recensioni dell'utente in questione così me le leggo ed eventualmente attivo l'avviso?

cerca oca ciuca di vigevano o trattoria municipio di busto arsizio...scusa ma sono sul cell e non posso linkare

Averne...
scrive bene e fluente.
Riesce ad essere sintetico ma non perde per strada i dettagli.
Senza sbrodolamenti inutili (a volte corro pure io questo rischio )

Visti i chiari di luna, anzi, e le aurore boreali che girano, mi pare che si tratti di un esordio positivo!

copperhead69 ha scrittoAverne...
scrive bene e fluente.
Riesce ad essere sintetico ma non perde per strada i dettagli.
Senza sbrodolamenti inutili (a volte corro pure io questo rischio )

Tanto per capire, quali sarebbero, a tuo avviso, "gli sbrodolamenti inutili" di una recensione ?

donAttilio ha scritto

copperhead69 ha scrittoAverne...
scrive bene e fluente.
Riesce ad essere sintetico ma non perde per strada i dettagli.
Senza sbrodolamenti inutili (a volte corro pure io questo rischio )

Tanto per capire, quali sarebbero, a tuo avviso, "gli sbrodolamenti inutili" di una recensione ?

Come vedi mi ero chiamato in causa io per primo! Quindi è prima di tutto autocritica.
Diciamo tutte quelle note di contorno che non si capisce mai dov'è il limite fra dettagli preziosi che fanno inquadrare luogo, ambiente, clima e cucina, e invece il racconto che deraglia e arriva ad essere inutilmente prolisso...
Poi dipende sempre dalla qualità della scrittura, ovvio.
Diciamo in sintesi: leggo a volte recensioni di professionisti su guide o giornali. In 15-20 righe riescono a sintetizzare un'esperienza. Come fanno?

copperhead69 ha scritto

donAttilio ha scritto

copperhead69 ha scrittoAverne...
scrive bene e fluente.
Riesce ad essere sintetico ma non perde per strada i dettagli.
Senza sbrodolamenti inutili (a volte corro pure io questo rischio )

Tanto per capire, quali sarebbero, a tuo avviso, "gli sbrodolamenti inutili" di una recensione ?

Come vedi mi ero chiamato in causa io per primo! Quindi è prima di tutto autocritica.
Diciamo tutte quelle note di contorno che non si capisce mai dov'è il limite fra dettagli preziosi che fanno inquadrare luogo, ambiente, clima e cucina, e invece il racconto che deraglia e arriva ad essere inutilmente prolisso...
Poi dipende sempre dalla qualità della scrittura, ovvio.
Diciamo in sintesi: leggo a volte recensioni di professionisti su guide o giornali. In 15-20 righe riescono a sintetizzare un'esperienza. Come fanno?

Come fanno? l'hai affermato pure tu . . . "sono professionisti".

Io penso che se lo scopo per cui si scrive, nel merito eno-gastronomico, è (o deve essere) unicamente quello di dare/riferire/trasferire, notizie sintetiche finalizzate all'informazione dell'oggetto in argomento, allora l'atteggiamento è condivisibile (a mio avviso). Invece, chi come noi lo fa certamente per dare/riferire/trasferire un'esperienza vissuta, ma anche per il piacere di "raccontarsi/narrare" (almeno io mi abbandono anche in questo senso. Pure tu, nel leggere alcune tue rece ho riscontrato che non ti "risparmi".), perchè non farlo? poi sarà chi eventualmente mi/ci leggerà a decidere se continuare a farlo.
Non credi?

Hai ragione Attilio, effettivamente ho esternato una sorta di "desiderata" che prima di tutto chiederei a me stesso.
Riuscire ad essere efficace nella sintesi, come quei pittori che con pochi tratti riescono ad ottenere effetti strabilianti!
Va comunque detto che anche le divagazioni, quando ben scritte, hanno il loro perché.
Però mi darai atto che certe recensioni che si dilungano in particolari di costume, ma quando arrivano al piatto lo liquidano con "buono" o "cattivo", invece, avrebbero solo da guadagnare da una maggior sintesi!

Non assocerei la capacità di sintesi alla professione di critico.
Ci sono scrittori prolissi e "ragionieri" sintetici.
Credo che la sintesi sia più un "dono", una forma mentale, oppure una capacità che si può sviluppare con un insegnamento orientato a quell'obiettivo.

Io ne ho sempre avuta troppa, addirittura il mio problema era sviluppare dei temi più lunghi di una pagina.

Il mio primo tema delle elementari, poi, passò alla storia.

Titolo: cosa avete fatto domenica.
Svolgimento: sono andata allo zoo con la mamma.

Ci son voluti mesi a insegnarmi che, anche se ci avevo ovviamente visto degli animali in gabbia, l'obiettivo del tema era che lo raccontassi dettagliatamente...

miciagilda ha scrittoNon assocerei la capacità di sintesi alla professione di critico.
Ci sono scrittori prolissi e "ragionieri" sintetici.
Credo che la sintesi sia più un "dono", una forma mentale, oppure una capacità che si può sviluppare con un insegnamento orientato a quell'obiettivo.

:

Sicuro! Però probabile che l'economia di una guida o di un taglio basso della pagina di costume, costringa alla sintesi anche se non si vuole, tutto qui!
Per quanto riguarda il tuo tema, beh direi che eri sintetica quasi asciutta... cartesiana, direi!

donAttilio ha scritto

copperhead69 ha scrittoAverne...
scrive bene e fluente.
Riesce ad essere sintetico ma non perde per strada i dettagli.
Senza sbrodolamenti inutili (a volte corro pure io questo rischio )

Tanto per capire, quali sarebbero, a tuo avviso, "gli sbrodolamenti inutili" di una recensione ?

Don con la coda di paglia Io e te siamo tra i maggiori sbrodolatori E ci piaciamo così, logorroici e sbrodolanti I validatori invece ci vorrebbero più sintetici

Che poi Luca, il discorso sottinteso mio, e forse mal esposto, è che mi riferivo a chi è prolisso nei dettagli e poi stranamente lacunoso nella sostanza (= descrizione e critica dei piatti).
E non è certo il caso di chi qui sta partecipando al thread!

Luca75 ha scritto

donAttilio ha scritto

copperhead69 ha scrittoAverne...
scrive bene e fluente.
Riesce ad essere sintetico ma non perde per strada i dettagli.
Senza sbrodolamenti inutili (a volte corro pure io questo rischio )

Tanto per capire, quali sarebbero, a tuo avviso, "gli sbrodolamenti inutili" di una recensione ?

Don con la coda di paglia Io e te siamo tra i maggiori sbrodolatori E ci piaciamo così, logorroici e sbrodolanti I validatori invece ci vorrebbero più sintetici

Attento Luca. . . con eccessi di "sbrodolamenti" potresti poi aver bisogno di una "badante" ... quella, te la scelgo io e puoi starne certo che non ti "designerò" una ventenne prosperosa ... anzi

copperhead69 ha scrittoChe poi Luca, il discorso sottinteso mio, e forse mal esposto, è che mi riferivo a chi è prolisso nei dettagli e poi stranamente lacunoso nella sostanza (= descrizione e critica dei piatti).
E non è certo il caso di chi qui sta partecipando al thread!

Copperhead69 (e dammi un nick meno "sinuoso" ), se concordi, proponiamo ai moderatori di inserire una sezione nel Forum con il titolo di :

" A NOI PIACE LA RECENSIONE SBRODOLOSA"

Caro donAttilio, il nick è come uno stigma che uno si porta dietro per sempre come una condanna biblica, a seguito della bischerata fatta la notte in cui si è iscritto!
Ma io ci sto e appoggio la tua proposta! Sezione recensioni sbrodolose (accidenti a me quando ho scritto questo aggettivo, che vedo ha un certo successo! )

donAttilio ha scritto

Luca75 ha scritto

donAttilio ha scritto

copperhead69 ha scritto)

Tanto per capire, quali sarebbero, a tuo avviso, "gli sbrodolamenti inutili" di una recensione ?

:

Attento Luca. . . con eccessi di "sbrodolamenti" potresti poi aver bisogno di una "badante" ... quella, te la scelgo io e puoi starne certo che non ti "designerò" una ventenne prosperosa ... anzi

Badante ? Don ti stai proponendo anche con Luca ? , guarda che ti eri già preso un impegno con me , io esigo l'esclusiva neh !!

santippe28 ha scritto

donAttilio ha scritto

Luca75 ha scritto

donAttilio ha scritto

copperhead69 ha scritto)

Tanto per capire, quali sarebbero, a tuo avviso, "gli sbrodolamenti inutili" di una recensione ?

:

Attento Luca. . . con eccessi di "sbrodolamenti" potresti poi aver bisogno di una "badante" ... quella, te la scelgo io e puoi starne certo che non ti "designerò" una ventenne prosperosa ... anzi

Badante ? Don ti stai proponendo anche con Luca ? , guarda che ti eri già preso un impegno con me , io esigo l'esclusiva neh !! :P

Santa, l'esclusiva e TUA , però, datti una mossa perchè gli anni passano

Per il "galletto"Luca, ho selezionato questa :

La vegliarda
(purtroppo non sono riuscito a trasferire la foto, ma credimi, E' ORRENDA

L'ultima figura della trinità che compone la sacra entità femminile è probabilmente la più difficile da integrare, eppure è la più importante nel momento della disgregazione e della rinascita. La vegliarda, o la dea nera, è presente in tutte le culture ed è spesso rappresentata come una strega o un'orribile vecchia decrepita, con un enorme calderone ribollente e attorniata da animali notturni.