Riceviamo e pubblichiamo integralmente.

Recensione di trentino del 22.2.2012

Gentile redazione, leggo una recensione che mi avete inviata scritta da un cliente che è stato a cena da me. Il cliente lamenta che "la pasta con le sarde mangiata non corrisponde a quella mangiata tempo prima in Sicilia e che la panatura del pesce era piena di fritto e sapeva di unto. Il personale di sala era straniero, etc. Vorrei avere l'opportunità di rispondere, come chiamato in causa al signore. Io faccio da sempre una cucina priva di soffritti, aglio e cipolla e quindi qualsiasi paragone con la cucina della mia terra e inutile. Questa è la mia cucina e lo sanno tutti. La seconda cosa è che il pesce non è fritto ma è infornato, quindi non so a quale dentice alle tre panature fritto si riferisca. il sorbetto che ha mangiato e che solamente un lontano ricordo di quelli mangiati nelle gelaterie in sicilia, penso, e realizzato con il pacojet e quindi, volutamente e molto più raffinato e morbido. Per quanto riguarda il personale di sala straniero, sono orgoglioso di assumere "extracomunitari" anche perchè il mestiere del cameriere dagli italiani, per cultura forse snob, non vuole più essere fatto e noi ristoratori abbiamo probelmi ad assumere ragazzi di "casa nostra". Spero che questi miei chiarimenti giungano al cliente e che anche noi cuochi/ristoratori dobbiamo avere la possibilità di rispondere a tutte le critiche, alcune volte, false che ci rivolgono. Se il cliente avesse dimostrato a me stesso le sue discordanze rispetto a quello che si aspettava, avrei provveduto subito a modificare il piatto e a chiarire, anche ospitandolo. Ma oramai è troppo facile scrivere senza avere qualcuno che dibatta su l'argomento. Grazie. Filippo La Mantia