miciagilda ha scrittoLuca, per la tua recensione ho solo un commento: la classe non è acqua.
I miei più sinceri complimenti: un esempio di come si può dire tutto senza mai scadere di stile né dilungarsi inutilmente.
Clap clap.
Grazie, arrossisco
@Primus Bah, il posto è meglio che in fotografia. Un po' pacchiano, ma devi inserirlo nel contesto di via della Spiga, dei potenziali clienti stranieri e ricconi.. E comunque è in linea con lo stile architettonico dei palazzi della zona.
Quello che veramente fa riflettere è il modo becero con il quale Sadler e soci, si arricchiscano sfruttando il nome e svilendo un format (quello del bistrò povero ma buonissimo) che in Italia andrebbe coltivato e salverebbe lo stillicidio del portafogli.
Non che Sadler non faccia bene a sfruttare il suo nome ed il meritato credito, per mietere in successo ciò che ha seminato in tanti anni di onorata carriera. Quello che non va è che non ci sia nessun interesse ad onorare la propria storia professionale ed il cliente cercando di soddisfarlo, provando a fare discretamente ciò che si sa fare bene.
I camerieri da battaglia mi stanno bene, perchè quelli super professionali sono un costo. Lo stesso si dica per tavoli e posate. Invece montare la panna, cuocere una tart tatin al punto giusto, controllare la cottura della pasta mi sembrano cose che non costano nulla e che danno grande soddisfazione al cliente.
O no? E soffri ancora di più quando pensi che professionisti seri che fanno con passione il proprio lavoro chiudono.. Oppure devono cambiare format per non patire gli stenti.
E non mi si venga a dire che è colpa del solito cliente avventato. Perchè nella posizione di Sadler il mercato puoi anche provare ad influenzarlo...