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da Rinaldo il 19 gen 2005 16:53


Raga il 7 va più che bene,non preoccupatevi.

La rece è una "sensazione" soggettiva;si scrive quello che si pensa in quel momento,o quello che si è percepito mentre ci infilavamo la forchetta in bocca.

Non sono d'accordo sull'oggettività:lo sbilancio di quel piatto in termini di prezzo riguardo agli altri è solo ed esclusivamente dovuto alle materie prime utilizzate;non è soggettivo sapere per un recensore sapere che se su di un piatto ci trovo il tartufo,il fegato grasso,e il filetto è di primissima scelta i costi sono quelli....Altrimenti meglio non recensire.

Allora se aveste ordinato le uova al tegame con lamelle di Tartufo bianco d'Alba in lista a €.15,00 che can can ne usciva?
O perchè il prezzo è allineato con la media dei prezzi in lista va bene?

Che dire dei tagliolini freschi al Tartufo bianco d'Alba o il Carnaroli in lista a €.21,00 ?
Fuori prezzo.........?O fuori "media"?

Mah.....Suggerirei di continuare a giudicare la bontà e la qualità di un piatto al ristorante e non addentrarsi in macchinosi calcoli,a meno che non ci si trovi davanti ad una palese presa in giro (leggi patate di contorno de La Max),

A volte leggo su alcune recensioni che qualcuno,sorry non mi ricordo chi lo fa,telefona alla cantina di produzione per farsi dare il prezzo del vino:

sorrido..... per non dire sghignazzo:ma voi pensate che un ristoratore compera con i prezzi applicati al primo che telefona in cantina?
Se si allora mi sa che se guardate dal camino spunta la cuffia rossa di Babbo Natale....

Poi a volte per motivi contingenti(esaurito in cantina,richiesta di pochi pezzi etc...) lo stesso vino si compra "in distribuzione"(Tre archi,Sarzi amadè solo per fare dei nomi) a prezzi leggermente superiori alla cantina,un 15% buono in più;cosa si dovrebbe fare?
Mettere in lista il vino con 2 prezzi diversi:se acquistato in cantina o in distribuzione?

Mettetevi comodi sulla sedia,gustate del buon cibo, del buon vino,con una buona compagnia e non attorcigliatevi davanti a cose che non conoscete.

Con amicizia

Rinaldo

da silbusin il 19 gen 2005 18:09


Sto invecchiando rapidamente 8)
Dopo le parole gnomiche di wineless (meglio di Nietzche), condivido tutto quello che è stato scritto.
Il 7 di vale era per me una semplice curiosità. Dopo aver visto quello che avevi maneggiato con terminator durante la colazione di lavoro (azz...non è ancora intervenuta, questo silenzio mi preoccupa) magari avevi cercato altri chip nel gruppetto di Vale :roll: ....
Però, guarda che poi non è proprio così vero che non capiamo un belin dei prezzi e dei meccanismi di acquisto: leggi ad esempio di la Max61 il saggio "Come non rompersi gli zebedei durante la spesa al supermercato" e specialmente la mirabile introduzione di wineless al trattatello in brossura di princess "Va in mona ti e i to' piati".
Se poi vuoi il massimo c'è la pubblicazione su Nature di nicola74 "Come spendere, al Pinchiorri, per un cappuccino e briosche 140€ e sentirsi felici".
Certo è che una bottiglia di Brunello di Montalcino Cantina Biondi-Santi, 1999, 5 grappoli AIS, 84 euro in enoteca, 180 € in un ristorante di Viareggio.
Comunque sia sono prezzi che mi lasciano esterefatto (sarà perchè bevo poco vino e poi se non sa di corniolo... 8) ).
Un abbraccio a tutti (non proprio a tutti.... 8)
Silvano

L'OCA CIUCA-RINALDO

da Ospite il 19 gen 2005 18:17


Giusto Rinaldo! Valutare le cose nel loro insieme tenendo presente le singole proposte del locale. Io non voglio spendere cifre esagerate per il vino. Chi ci tiene faccia pure. Non ho neanche mai creduto a chi abbuona coperto e stuzzichini o A-P-P-E-T-I-Z-E-R.
Tu, ristoratore, fammi passare una piacevole serata o giornata ad un prezzo equo. Di più non mi dire. Io, cliente, son qui per passare due ore di piacere e non con la calcolatrice in mano. Certo che se le cose diventano "PRESA PER IL FONDO SCHIENA" divento cattivo.
Io non amo i patron troppo ossequiosi e detesto i clienti che dicono di essere loro amici. Io i ristoratori li rispetto ed esigo rispetto come cliente.
Per concludere il discorso voglio portare un esempio.
Anni fa andavamo in un bel ristorante di Canelli, il SAN MARCO. Si mangiava bene, ma poi, pian piano, con la scusa della grattata, il tartufo lo rifilavano ovunque ed il conto........WUAUUUUUU! (è vero che ci sta bene quasi ovunque). Però, se hai una linea di cucina "langarola" il tartufo mettilo dove serve e cerca di restare in certe cifre. Non è possibile avere 50€ di degustazione e 50€ di tartufo in conto. Se sul piatto ci vuole tartufo, mettiamolo punto e basta! E non dirmi questo è il piatto, se vuole ci gratto il tartufo-pesatina (che squallore)-piallatina e ripesatina (doppio squallore). Corsa alla cassa prima di dimenticare il sovraprezzotartufato e vai con altro piatto. Con o senza tartufo? Via che si riparte.
Ho reso l'idea?
Meditate
Ciao
LA MAX 61°

da silbusin il 19 gen 2005 22:39


Hoè, gente!
Ho riletto con attenzione l'ultima parte del topic: dire che vi è una completa dissociazione pensiero-parola è dire poco. Io per primo.
Concetti in pura caduta libera, da vera fuga delle idee...
Ci dobbiamo trovare tutti per una serata conviviale e fare un reset.
Come diceva il nostro.
Parliamone.
:roll:

da terminator il 20 gen 2005 19:05


non è che sono morta. non male la presa per i fondelli.
vediamo però di non farsi cattive idee. specie Rinaldo.
quanto all'amica fritz vediamo di valutare ognuno le proprie intelligenze.
ci sono dei crani con dentro il vuoto pneumatico.
cmq una pietra sopra. un saluto all'anima bella di wineless.
saluti.

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