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"Prato Gaio" di silbusin

da kinggeorge il 26 dic 2005 19:17


Un ristorante che amo particolarmente per i miei giovincellissimi trascorsi... ma cmq la recensione del gattaccio mi sembra assai condivisibile.

Il crollo di un mito?


:oops:

... Stella Stellina, la notte si avvicina ...
P.S.: "tu sei il solito facinoroso: un po' diplomatico un po' sovversivo" - wineless, 23/05/2005

da wineless il 26 dic 2005 20:53


Può darsi, io trovo invece una piacevola conferma ogni volta che ci torno (stagionalmente), sarà fortuna oppure sudditanza, boh!
Cmq su GR 2006, non scritta da wineless, c'è addirittura un voto (75) superiore alla precedente edizione.

Mi spiace molto che Silvano si sia trovato ancora male visto che ho insistito io perchè ci tornasse, ora mi resta solo di mettere la testa sotto la sabbia! :oops:

Adry =^_^=


alla fine sempre di pastasciutta si tratta

da silbusin il 27 dic 2005 01:36


Voi sapete che io non commento mai le mie recensioni.
L'unica cosa che devo precisare è che la visita è stata condotta con la precisa finalità di recensire il locale e quindi l'attenzione è stata massima, cercando di "mondarla" il più possibile da sovrastrutture emotive; cosa difficilissima.
Alcuni fatti descritti sono "pura cronaca" e sono esenti da giudizi di valore (es. il vino). Giudicherà chi legge.
Vi prego però di porre attenzione alle ultime due righe che concludono il commento.
Lascio sempre al lettore ogni interpretazione.
Chiudo pensando di avere già parlato troppo.
Buona settimana.
silvano

da Ospite il 27 dic 2005 09:53


wineless ha scrittoPuò darsi, io trovo invece una piacevola conferma ogni volta che ci torno (stagionalmente), sarà fortuna oppure sudditanza, boh!
Cmq su GR 2006, non scritta da wineless, c'è addirittura un voto (75) superiore alla precedente edizione.

Mi spiace molto che Silvano si sia trovato ancora male visto che ho insistito io perchè ci tornasse, ora mi resta solo di mettere la testa sotto la sabbia! :oops:


Come vedi, Silvano, non apprezza la cucina del P.G. Certe cose sono sempre personali, troppo personali. Tu dicesti ottimo risotto quello dell'Arianna e io (tra l'altro provai quello con quaglie in una delle prime mie visite ed era ottimo) lo reputo la cosa peggiore della serata.
Sul discorso prezzo-valore intrinseco del piatto proposto vi rimando alla cipolla caramellata di Oldani. O accettiamo che lo chef venga (entro certi limiti) pagato per il suo estro, indipendentemente dal valore (€)degli ingredienti oppure tutto si riduce ad una somma.
Io prediligo l'inventiva e, soprattutto, la capacità di fare cucina con elementi poveri. Preferisco pagare lo chef perchè mi insegni qualcosa oltre il riempirmi bocca e stomaco. E' chiaro che l'approssimazione non regge e, spesso la si camuffa con una semplicità solo apparente.
Ciao
LA MAX 61°

P.S.
Il 2006 sarà all'insegna di un inasprimento dei colori dei cappelli.
Adry, io lascerei perdere il giudizio delle guide (GR).

da silbusin il 27 dic 2005 11:35


MAX61° ha scritto O accettiamo che lo chef venga (entro certi limiti) pagato per il suo estro, indipendentemente dal valore (€)degli ingredienti oppure tutto si riduce ad una somma.
P.S.
Il 2006 sarà all'insegna di un inasprimento dei colori dei cappelli.
Adry, io lascerei perdere il giudizio delle guide (GR).

Facendo un riferimento generale (non a questa recensione) sono d'accordo sulla valorizzazione dell'estro e della ricerca: se estro e ricerca esistono.
Se no vale il commento di Macs "dei buoni spaghetti alle vongole sono dei buoni spaghetti alle vongole: valgono un 6".
E questo si ribalta sul servizio: se al D'o avevo tolto almeno due punti per il fatto che non c'era campo del telefonino, si rispondeva al telefono solo in certi orari, non si poteva pagare con Carte o Bancomat, il discorso vale anche per gli altri esercizi.
Il "servizio" di un ristorante è qualcosa di globale: prenotazione, informazioni generali, parcheggio, guardaroba, pagamento del conto, ecc. Dare un 10, quando tutte queste componenti mancano è un errore metodologico.
Siccome non esiste differenziazione di tipologia del locale, personalmente ho dovuto "ritarare" i miei giudizi (a suo tempo anch'io ho dato cappelli blu a gogò) per cui il bel ristorantino di montagna dove si mangia bene, si sta in allegria vale 6, se riportato al 10 delle Calandre o del Pinchiorri.
Così come un ristorante in cui si può anche aver mangiato benissimo, ma è al contempo pizzeria, non potrà mai andare oltre un 8, almeno a mio parere.
Il discorso è sempre quello: è difficile giudicare con un unico metro pizzerie, wine bar, ristoranti, agriturismo. Si può fare ma è difficile.

da ilForchetta il 27 dic 2005 11:48


A proposito: ma la suddivisione in categorie dei locali?

È rimandata o non ancora approvata?

da silbusin il 27 dic 2005 11:54


alberto ha scrittoA proposito: ma la suddivisione in categorie dei locali?
È rimandata o non ancora approvata?

Da quanto ne so io non è in cantiere e non piace. Ergo...

da ilForchetta il 27 dic 2005 11:58


Ah beh, avevo capito che fosse in cantiere...

da alcor il 27 dic 2005 12:12


silbusin ha scritto
MAX61° ha scritto O accettiamo che lo chef venga (entro certi limiti) pagato per il suo estro, indipendentemente dal valore (€)degli ingredienti oppure tutto si riduce ad una somma.
P.S.
Il 2006 sarà all'insegna di un inasprimento dei colori dei cappelli.
Adry, io lascerei perdere il giudizio delle guide (GR).

Facendo un riferimento generale (non a questa recensione) sono d'accordo sulla valorizzazione dell'estro e della ricerca: se estro e ricerca esistono.
Se no vale il commento di Macs "dei buoni spaghetti alle vongole sono dei buoni spaghetti alle vongole: valgono un 6".
E questo si ribalta sul servizio: se al D'o avevo tolto almeno due punti per il fatto che non c'era campo del telefonino, si rispondeva al telefono solo in certi orari, non si poteva pagare con Carte o Bancomat, il discorso vale anche per gli altri esercizi.
Il "servizio" di un ristorante è qualcosa di globale: prenotazione, informazioni generali, parcheggio, guardaroba, pagamento del conto, ecc. Dare un 10, quando tutte queste componenti mancano è un errore metodologico.
Siccome non esiste differenziazione di tipologia del locale, personalmente ho dovuto "ritarare" i miei giudizi (a suo tempo anch'io ho dato cappelli blu a gogò) per cui il bel ristorantino di montagna dove si mangia bene, si sta in allegria vale 6, se riportato al 10 delle Calandre o del Pinchiorri.
Così come un ristorante in cui si può anche aver mangiato benissimo, ma è al contempo pizzeria, non potrà mai andare oltre un 8, almeno a mio parere.
Il discorso è sempre quello: è difficile giudicare con un unico metro pizzerie, wine bar, ristoranti, agriturismo. Si può fare ma è difficile.



Ciao a tutti,
concordo pienamente con il discorso di silbusin e LaMAX61° e anch'io in seguito dovrò "ritarare" tutti i miei giudizi.
Ma qual è il metro di giudizio? Io purtroppo da Pinchiorri non sono mai stato e il 10 a chi lo dò? Non necessariamente "devo" darlo, e in questo forum è anche stato scritto che a livello da 10, in cucina in Italia ce ne sono pochissimi! E allora come si fa? Per me era da 10 la cucina di Aimo di 20 anni fa, ma non posso tenere come parametro un esperienza così antica.
Era da 10 anche il maestro George Cogny, ma esercita ancora?
Questi per me sono gli unici 10 provati e le mie esperienze recenti non contemplano cucine di questo livello.
Però anche gli spaghetti alle vongole sono da valutare e se sono fatti come si deve, magari con qualche "novità" dello chef perchè non valutarli oltre il 6?

da Fante il 27 dic 2005 12:28


silbusin ha scrittoFacendo un riferimento generale...


Ho un dubbio. E' poi "giusto" avere una tabella matematica di valutazione? Non è meglio dare un voto alla globalità della cucina e poi del servizio e dell'ambiente sulla propria percezione soggettiva sebbene variabile , ma chiaramente espressa come una persona che va al ristorante per passare una bella serata prima di tutto ?
Anch'io mi sono posto delle "regole", ma alla fine nel voto c'è anche una forte componente emotiva. Credo che la figura di riferimento del recensore de ilmangione sia sopratutto l'appassionato curioso più che il severo critico.

da silbusin il 27 dic 2005 12:41


alcor ha scrittoPerò anche gli spaghetti alle vongole sono da valutare e se sono fatti come si deve, magari con qualche "novità" dello chef perchè non valutarli oltre il 6?

Appunto: se non c'è qualche "novità", rimane un semplice e gustoso piatto, da 6 appunto.
Faccio un esempio: se io faccio del buon brodo di gallina, ci faccio cuocere la pastina a stelline e un pezzetto di carne, è sicuramente un buon piatto; lo fa mia moglie e lo mangio volentieri. Lo mangio volentieri anche al ristorante e gli dò 6: basta che non lo si spacci per il "recupero e la rivisitazione della cucina territoriale bergamasca". :P
Cerchiamo di non confondere l'utilizzo delle materie semplici con la "semplicità" della preparazione: è un discorso molto differente.
Poi ogni piatto va valutato e non si può generalizzare.

da silbusin il 27 dic 2005 12:45


Fante ha scritto Credo che la figura di riferimento del recensore de ilmangione sia sopratutto l'appassionato curioso più che il severo critico.

Questo è giustissimo: molti però non la pensano come te e come me.
E volendo fare l'avucat del diaul: ma non eri tu messere che diventavi ombroso a veder pubblicate "in primo piano" recensioni di messeri o madonne semplici....

da ilForchetta il 27 dic 2005 12:46


Perché silbu un piatto semplice con preparazione semplice non può ambire a un voto migliore di 6?

Gli spaghetti possono essere fatti con pasta fresca, fatti a mano, magari con farina particolare e pregiata; le vongole possono essere freschissime e magari provenienti da un'area particolare e pregiate, l'olio selezionato ad hoc per il piatto e il prezzemolo particolarmente profumato e ben dosato.

E poi, la tecnica di preparazione, la cottura e altri particolari, ancora non rivoluzionari, cambiano la sostanza del piatto molto facilmente.

Allora, mi sembra che tutti questi sforzi, senza rappresentare innovazioni o modifiche, meritino un premio.

Altrimenti, se mangi spaghetti alle vongole e li giudichi da 6, vuol dire che sono normali, senza infamia e senza lode; non fatti come devono essere fatti.

da ilForchetta il 27 dic 2005 12:47


silbusin ha scritto
Fante ha scritto Credo che la figura di riferimento del recensore de ilmangione sia sopratutto l'appassionato curioso più che il severo critico.

Questo è giustissimo: molti però non la pensano come te e come me.


Ci sono anche io. :D

da Fante il 27 dic 2005 13:02


silbusin ha scrittoE volendo fare l'avucat del diaul: ma non eri tu messere che diventavi ombroso a veder pubblicate "in primo piano" recensioni di messeri o madonne semplici....


Nix. Ho espresso male il mio pensiero. Non era una questione di "nuovo arrivato", perchè in qualche modo anch'io lo sono. Era un problema legato all'attendibilità ( se non addirittura disonestà) del nuovo arrivato. Nevy 38 ha dato cappellino blu a una pizzeria ed è sparito. Metterlo in primo piano è stata ( secondo me, eh, secondo me) una provocazione di qualche validatore dispetus....

da Strini il 27 dic 2005 13:08


alberto ha scrittoGli spaghetti possono essere fatti con pasta fresca, fatti a mano, magari con farina particolare e pregiata; le vongole possono essere freschissime.........


Vero: ho mangiato all'Ape Piera degli spaghetti aglio olio e peperoncino che non avevano niente a che fare con quelli che mi preparo a casa io e li ho valutati eccellenti, ma in pratica erano un piatto diverso...

"Cos'è l'amore in confronto a una bistecca con le cipolle?" (W. Somerset Maugham)

da silbusin il 27 dic 2005 13:23


alberto ha scrittoPerché silbu un piatto semplice con preparazione semplice non può ambire a un voto migliore di 6?

Io mi rifaccio sempre al ragionamento di Macs (il quale non è sicuramente il meglio sul mercato come termine di riferimento 8) ), e non cerco sicuramente di imporre una nostra idea, ci mancherebbe. Dico soltanto che, a mio parere, la qualità degli elementi per preparare un piatto "dovrebbe" sempre essere al top. Un 6 è un voto positivo che vuol dire che il piatto semplice era fatto normalmente.
Gli spaghetti sono spaghetti, le vongole, la cipolla, l'aglio e il prezzemolo li ho scelti al mercato. Preparo il sugo, faccio bollire l'acqua, ci butto la pasta, la scolo, ci aggiungo il sugo, faccio saltare pochi secondi in padella e ho un buon piatto della comune cucina italiana. Ripeto: della comune cucina italiana domestica.
Io e Macs, altri faranno diversamente, in un ristorante dò 6, magari anche un 7. Non oltre.
Ma se in menu trovo scritto: rielaborazione e recupero della tradizionale cucina territoriale campana, mi sento preso per il kulo? O no? :?

l'ultima frase denota una irritazione crescente che usualmente Fante teme e placa con sdolcinati complimenti al mio fisico che definisce: "da bronzo di riace".

da silbusin il 27 dic 2005 13:29


Fante ha scrittoNix. Ho espresso malissimo il mio pensiero, come al solito. Non era una questione di "nuovo arrivato", perchè in qualche modo anch'io lo sono e non mi capacito ancora come mai alby e strini sopportino la mia presenza. Era un problema legato all'attendibilità (se non addirittura disonestà) del vecchio alpino. Egli ha dato cappellino blu a un ristorante del novarese ed è sparito. Metterlo in primo piano è stata ( secondo me, eh, secondo me) una provocazione di quello sciocco, ma che dico sciocco, IMBECILLE!, della bella burbetta dispettosa....


beh se è così hai perfettamente ragione.

da ilForchetta il 27 dic 2005 13:31


Gli spaghetti sono spaghetti, le vongole, la cipolla, l'aglio e il prezzemolo li ho scelti al mercato.

La cipolla negli spaghetti alle vongoleeee????? Silbu... 5, anzi 4! Altro che 6!

:wink:

Comuqnue, secondo me un piatto normale può essere fatto malissimo, male, decentemente, bene, molto bene e in modo eccezionale.

E trovo giusto premiare la differenza.

Però sceglierei Spaghetti alle vongole al risotrante solo preso da una voglia irrefrenabile o consigliato da chi inserisce il piatto nella categoria Eccezionali.

da Fante il 27 dic 2005 13:33


Temo di essere d'accordo con Silby....anch'io faccio così.

P.s. il termine Bronzo di Riace si confa all'esimio clinico non per il muscolo guizzante, ma per le proporzioni dell'imperial pannocchia.....

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