me lo vedo il gattaccio che fa i gargarismi e il cameriere che pensa "ma checccazz sta facendo 'sto qui, adesso lo frego io"

Molti anni fa conoscevo una persona che non sapeva una mazza di vino (e sapeva di non sapere), ma a cui toccava sempre il compito di "assaggiare". Se la cavava sempre allo stesso modo. Stessa scena impegnata, poi...."lo credevo più morbido". E svogliato cenno di assenso.

Bob ha scrittoMolti anni fa conoscevo una persona che non sapeva una mazza di vino (e sapeva di non sapere), ma a cui toccava sempre il compito di "assaggiare". Se la cavava sempre allo stesso modo. Stessa scena impegnata, poi...."lo credevo più morbido". E svogliato cenno di assenso.

eheheh...vero...potrei raccontarne di ogni

a proposito.........quando è lecito e si ha il diritto farsi cambiare una bottiglia?
aldilà che per evidenti difetti del vino, lo si può fare nel caso le caratteristiche del vino non siano quelle attese ( o schiettezza o come dir si voglia) in base a vitigno, ecc.ecc. ?

Oh sì,...
c'è anche... "una punta di asprezza che sicuramente scomparirà ossigenandosi ( inalazioni di tabiano)",
oppure... "si sentono i tannini (olè, ohoh, forza azzurri)",
o anche.."non si è ancora aperto (giorno di riposo il mercoledì) ma sicuramente durante il pasto accadrà".

Ai raduni AIS ho sentito anche definire il Dolcetto di Dogliani "croccante" e L'Albana di Romagna "grasso, robusto come i fianchi delle buone fattrici".

Stroliga ha scrittoa proposito.........quando è lecito e si ha il diritto farsi cambiare una bottiglia?
aldilà che per evidenti difetti del vino, lo si può fare nel caso le caratteristiche del vino non siano quelle attese ( o schiettezza o come dir si voglia) in base a vitigno, ecc.ecc. ?

Li stà al buon senso di entrambi, ristoratore e cliente.
Se una bottiglia e' andata, non ci sono santi, buttare nel lavandino e cambiare. Se una bottiglia non incontra le aspettative di quel tipo di vino..beh...si media....se il cliente proprio non la vuole bere si cambia....(e me la bevo io )

silbusin ha scrittoOh sì,...
c'è anche... "una punta di asprezza che sicuramente scomparirà ossigenandosi ( inalazioni di tabiano)",
oppure... "si sentono i tannini (olè, ohoh, forza azzurri)",
o anche.."non si è ancora aperto (giorno di riposo il mercoledì) ma sicuramente durante il pasto accadrà".

Ai raduni AIS ho sentito anche definire il Dolcetto di Dogliani "croccante" e L'Albana di Romagna "grasso, robusto come i fianchi delle buone fattrici".

.......Ma se le prime volte mi hai sentito il sentore di visciole in un Buttafuoco...!!!! Viene a fare il ganàsa con me che non capisco nà mazza.......

....L'ultima che ho sentito però è "sentore di PELLICCIA"....Dai sù...dimmi che sapore ha la pelliccia????Cosa fai ti ciucci i visoncini della nonna per sentire il sapore di pelliccia????? :twisted

fulvia ha scritto.......Ma se le prime volte mi hai sentito il sentore di visciole in un Buttafuoco...!!!! Viene a fare il ganàsa con me che non capisco nà mazza.......

non erano visciole erano "corniole"...

Stroliga ha scrittoa proposito.........quando è lecito e si ha il diritto farsi cambiare una bottiglia?
aldilà che per evidenti difetti del vino, lo si può fare nel caso le caratteristiche del vino non siano quelle attese ( o schiettezza o come dir si voglia) in base a vitigno, ecc.ecc. ?

A meno che tu non sia una vera intenditrice eviterei.
Credo che sia più che altro una questione di 'buon gusto'. Se per un ristorante offre più bottiglie di un determinato vitigno e ne ordini una a caso, di un produttore che non conosci e questa bottiglia poi non incontra il tuo gusto per un qualche motivo (troppo amara, non bilanciato il sapore, etc etc) come fai a dire che è colpa della bottiglia e non del produttore che produce una fetecchia di vino??

A me è capitato un paio di volte di assaggiare un vino che non conosco e non trovarlo piacevole. E chi me l'ha servito se ne è accorto (devo avere fatto un'espressione schifata) e mi ha proposto di scegliere un'altra bottiglia. In un caso ho accettato. E non ci sono stati problemi.

Una piccola considerazione sul vino:
silbusin scrive

Abbiamo scelto un vino siciliano, un blend Nero d’Avola e Cabernet-Sauvignon Tancredi, Contessa Entellina DOC 2003, Donnafugata, 14%vol., quattordici mesi di barrique: grande corpo, unghia granata, profumo di fiori rossi, al palato sentori di prugna e spezie, lunga persistenza con sentori di amarena. Ricarico economico onestissimo

Alla fine della rece il prezzo indicato è di 26,00 euro.

A parte i giudizi sul vino ( ognuno ha i suoi gusti ) il Tancredi 2003 si trova in enoteca a 13 /15 euro e quindi un ricarico del 100% non mi pare ONESTISSIMO....
In Sicilia,dove sono stato di recente, si trova in lista a 18 euro
A Milano in più di un ristorante si trova a 20/22 euro che per il tipo di vino già mi paiono troppi .....

Stroliga ha scrittoa proposito.........quando è lecito e si ha il diritto farsi cambiare una bottiglia?
aldilà che per evidenti difetti del vino, lo si può fare nel caso le caratteristiche del vino non siano quelle attese ( o schiettezza o come dir si voglia) in base a vitigno, ecc.ecc. ?

Alla domanda di Stroliga mi viene in mente una scena a cui ho assistito anni fa e (da italiano) mi ha lasciato interdetto.
Di fianco al mio tavolo c'erano due signori francesi e avevano ordinato un vino rosso. Adesso io non so se avessero problemi con la lingua italiana, ma il fatto è che quando il cameriere gli ha versato nel bicchiere il vino e questo ha fatto la schiuma (barbera/lambrusco/bonarda) si sono inorriditi e hanno iniziato a discutere con il cameriere. Fatto sta che lui a malincuore gli ha cambiato la bottiglia. Immagino ci sia stato un fraintendimento, ma la cosa sconvolgente è che ai francesi il nostro vino rosso frizzante con la "schiumetta" non va troppo a genio.

aac

alcor ha scrittoDi fianco al mio tavolo c'erano due signori francesi e avevano ordinato un vino rosso. Adesso io non so se avessero problemi con la lingua italiana, ma il fatto è che quando il cameriere gli ha versato nel bicchiere il vino e questo ha fatto la schiuma (barbera/lambrusco/bonarda) si sono inorriditi e hanno iniziato a discutere con il cameriere. Fatto sta che lui a malincuore gli ha cambiato la bottiglia. Immagino ci sia stato un fraintendimento, ma la cosa sconvolgente è che ai francesi il nostro vino rosso frizzante con la "schiumetta" non va troppo a genio.

aac

Non hanno colpito il cameriere con una testata?

primus ha scritto

Bob ha scrittoMolti anni fa conoscevo una persona che non sapeva una mazza di vino (e sapeva di non sapere), ma a cui toccava sempre il compito di "assaggiare". Se la cavava sempre allo stesso modo. Stessa scena impegnata, poi...."lo credevo più morbido". E svogliato cenno di assenso.

eheheh...vero...potrei raccontarne di ogni

No, così non vale. Adesso ce ne racconti almeno tre!

A parte i giudizi sul vino ( ognuno ha i suoi gusti ) il Tancredi 2003 si trova in enoteca a 13 /15 euro e quindi un ricarico del 100% non mi pare ONESTISSIMO....

in effetti anche a me era parso tutto fuorche a buon mercato !!!! evidentemente ci siamo abituati un po' tutti ai ricarichi..abnormi sui vini.

http://www.pedrelli.com/it/prodotti/id/1873
17,56 €

http://www.sicil-store.com/commerce/cat ... ucts_id=64
18,40 € iva esclusa

arrivare a 26, il ricarico è circa il 50%...si vede che le vostre enoteche fanno i saldi

e' probabile....in alternativa pero' qualcuno che lo vende a meno lo trovi


http://www.wine-searcher.com/find/Tancredi/2003/Italy/XEU/A/-/0

a Milano il Vinaio ( indirizzo che do con estrema attenzione) lo vende a 11 euro.
E' però molto attento alla tipologia di cliente.. e come tutti se scopre che non capisci una fava capace che te lo faccia pagare di più.....