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Sorelle Picchi di Gobbolino

da fulvia il 03 ott 2006 14:39


Premesso che già il nickname suggerisce frequentazioni con il suo quasi omonimo Gobbaccio...... :roll:
Una bella penna, senza auliche elucubrazioni, spiritoso quel tanto per renderlo un interlocutore gradevole (mitico il cappello sulla morosa che non mangiava polipi...)
...Taglio giornalistico alla Beppe Severgnini......che è sempre una piacevole lettura...... :D
Bravo Gobbolino!

...gli adulti che fanno solo gli adulti, senza ascoltare il bambino che è dentro di loro, sono di una noia e tristezza mortale....
O. Vanoni

da deloZio il 03 ott 2006 16:04


.... la Cucina delle "Sorelle Picchi" non merita 9.

da deloZio il 05 ott 2006 17:42


In assenza, per ora, delle ragioni dell’Interessato, espongo i miei argomenti:

Al pari di

- “Trattoria del Tribunale”,
- “Trattoria dei Corrieri”,
- “Osteria del Gesso”,
- “Enoteca Fontana”….

…..giù giù fino a “Pepén”, Tempio del panino parmigiano,

Sorelle Picchi” è una meta classica per la pausa pranzo in centro città. Si caratterizza per le preparazioni veloci,
per il servizio “sollecito” [concessi circa 30 minuti a pasto] e per l’attesa, rigorosamente in piedi, di sedute libere.

Vi si mangia bene?
Abbastanza, ma non merita “9” nemmeno considerando la sola categoria Trattorie in zona.


Ritengo infatti si mangi meglio nei seguenti Locali:

- “Osteria delle Vigne” [Varano Melegari - Pr]: a mio parere, i migliori tortelli della Provincia.

- “Le Viole”: in campagna, dieci minuti in direzione “Fiera”; cucina fantasiosa e prezzi buoni.

- “Ivan” [Fontanelle - Pr]: cucina di personalità, gran riserva di champagne, conto ragionevole.

- “Trattoria del Ducato”: cucina parmigiana, cantina discreta, ambiente sobriamente curato.

- “Cavallino Bianco” [Polesine - Pr]: in riva al Po, cucina d’aia e di fiume, prezzi contenuti.

- “Colibrì” [Traversatolo –Pr]: cucina schietta, cantina limitata, ambiente gradevolissimo.

- “La Buca” [Zibello - Pr]: locale di tradizione, validi il culatello e le minestre.

- “Trattoria di Cafragna”: sprazzi di buon gusto in ambiente accogliente.

- “Mariella” [Fragno - Pr]: preparazioni di montagna, cantina imponente.


N.B. – trattasi di semplice parere personale, non del Vangelo…. :lol:

da fulvia il 05 ott 2006 18:42


Colibrì a Traversetolo....torta fritta e salumi e ottimi tortelli alle erbette e di zucca.... :P :P

...Ieri, a Colorno trattoria Al Vedèl ho mangiato del culatello di febbraio 2004!!!!!! Profumato di muschio......bevuto Fortana frizzante e tagliatelle alla rapa rossa con pesce gattuccio.....

...gli adulti che fanno solo gli adulti, senza ascoltare il bambino che è dentro di loro, sono di una noia e tristezza mortale....
O. Vanoni

da wineless il 06 ott 2006 08:29


deloZio ha scrittoIn assenza, per ora, delle ragioni dell’Interessato, espongo i miei argomenti:

Al pari di

- “Trattoria del Tribunale”,
- “Trattoria dei Corrieri”,
- “Osteria del Gesso”,
- “Enoteca Fontana”….

…..giù giù fino a “Pepén”, Tempio del panino parmigiano,

Sorelle Picchi” è una meta classica per la pausa pranzo in centro città. Si caratterizza per le preparazioni veloci,
per il servizio “sollecito” [concessi circa 30 minuti a pasto] e per l’attesa, rigorosamente in piedi, di sedute libere.

Vi si mangia bene?
Abbastanza, ma non merita “9” nemmeno considerando la sola categoria Trattorie in zona.


Ritengo infatti si mangi meglio nei seguenti Locali:

- “Osteria delle Vigne” [Varano Melegari - Pr]: a mio parere, i migliori tortelli della Provincia.

- “Le Viole”: in campagna, dieci minuti in direzione “Fiera”; cucina fantasiosa e prezzi buoni.

- “Ivan” [Fontanelle - Pr]: cucina di personalità, gran riserva di champagne, conto ragionevole.

- “Trattoria del Ducato”: cucina parmigiana, cantina discreta, ambiente sobriamente curato.

- “Cavallino Bianco” [Polesine - Pr]: in riva al Po, cucina d’aia e di fiume, prezzi contenuti.

- “Colibrì” [Traversatolo –Pr]: cucina schietta, cantina limitata, ambiente gradevolissimo.

- “La Buca” [Zibello - Pr]: locale di tradizione, validi il culatello e le minestre.

- “Trattoria di Cafragna”: sprazzi di buon gusto in ambiente accogliente.

- “Mariella” [Fragno - Pr]: preparazioni di montagna, cantina imponente.


N.B. – trattasi di semplice parere personale, non del Vangelo…. :lol:


magari non Vangelo, ma sicuramente da custodire gelosamente, grazie! :D

Adry =^_^=


alla fine sempre di pastasciutta si tratta

da il_verza il 14 nov 2007 14:19


....

Quando ormai sei convinto che gli Dei ti siano ostili,
bari e carogne infami come solo loro sanno essere,
.....perché se non si ha il polistirolo in bocca
si conviene con la recensione di adem e la si smette
di piazzare cappelli blu ad minchiam
....
appare dal nulla caltras,
ch'inizia pian piano a rimettere le cose per il verso giusto,
figurando le cose come stanno.


Commosso, piango di contento. :D

2. quando inizi a preferire il cantabile, all'orecchiabile: allora ti accorgi di essere un melofilo

da stefano66m il 14 nov 2007 15:45


Simpaticissimo Gobbolino, oltretutto nei ristoranti da lui recensiti dove sono stato ho condiviso il giudizio.

da Lazzaroni il 14 nov 2007 20:37


Eh no caro Delozio questa non gliela lascio passare liscia neanche se viene giù Dio!

Uno alla volta i miei pensieri di getto alle sue dichiarazioni:

- “Osteria delle Vigne” [Varano Melegari - Pr]: a mio parere, i migliori tortelli della Provincia.
Peccato che per mangiare dei tortelli come Dio comanda sia la provincia sbagliata!( e qua m'aspetto di sentire tuonare i cannoni di Navarone...)


- “Le Viole”: in campagna, dieci minuti in direzione “Fiera”; cucina fantasiosa e prezzi buoni.
Buoni si, laddove per un pasto completo con bottiglia onesta si mettano in preventivo 70 euri....


- “Ivan” [Fontanelle - Pr]: cucina di personalità, gran riserva di champagne, conto ragionevole.
Concordo perfettamente a metà sul giudizio di cucina che trovo scolastica o poco più, inoltre è quasi impossibile trovare bocce oneste a meno di 50 euri


- “Trattoria del Ducato”: cucina parmigiana, cantina discreta, ambiente sobriamente curato.
Mai stato, mi fido di Lei


- “Cavallino Bianco” [Polesine - Pr]: in riva al Po, cucina d’aia e di fiume, prezzi contenuti.
Prezzi contenuti... si contiene bene prendendo i menu "ad bestiam" , andando alla carta si salta il fosso.
Poi io ho sempre trovato che le preparazioni ultratradizionali risentano di un eccesso di voglia di distacco da concetti veterosteraici.
Esagero?
Si facciamo del paradosso, preparazioni un po' eunuche...


- “Colibrì” [Traversatolo –Pr]: cucina schietta, cantina limitata, ambiente gradevolissimo.
Tutto vero.


- “La Buca” [Zibello - Pr]: locale di tradizione, validi il culatello e le minestre.
Anche qui vengo a vacca con Lei.

- “Trattoria di Cafragna”: sprazzi di buon gusto in ambiente accogliente.
E' molto che non vado, ma in effetti ho un buon ricordo.


- “Mariella” [Fragno - Pr]: preparazioni di montagna, cantina imponente.
Vero, cucina però un po' altalenante, alcune volte ho goduto come un porcello nello stambi altre sono rimasto vagamente interdetto.


Infine una domanda: comè che lei non mi menziona Eletta?

da Fante il 14 nov 2007 23:43


Lazzaroni ha scrittoInfine una domanda: comè che lei non mi menziona Eletta?


Perbacco! Non mi si dimentichi l'Eletta di Sala Baganza o rispolvero il carcano del bronzen e vi vengo a cercare!

da Lazzaroni il 15 nov 2007 19:30


Fante, qui l'Uomo sfugge o forse rifugge, dunque le commissiono l'ambasciata di farmi da secondo e recarsi da Delozio per la scelta delle armi.

Già pregusto l'ora in cui farò dono del Delozico Testone, debitamente impiattato, alla Piccola Mia Bellissima direttamente sul baldacchino della POMPA...

da deloZio il 18 nov 2007 19:02


Lazzaroni ha scrittoOsteria delle Vigne”: a mio parere, i migliori tortelli della Provincia.

Peccato che per mangiare dei tortelli come Dio comanda sia la provincia
sbagliata! (e qua m'aspetto di sentire tuonare i cannoni di Navarone...)

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Bah, invece non le dico di no. La famiglia di mio padre è del mantovano... San Martino dall'Argine,
per l'esattezza: il nulla del nulla, fermi a trent'anni fa; ma quanto a tortelli, ho le spalle corazzate.


Le Viole”: in campagna, dieci minuti in direzione “Fiera”; cucina fantasiosa e prezzi buoni.

Buoni si, laddove per un pasto completo con bottiglia onesta si mettano in preventivo 70 euri....
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Dissento: frequento l'indirizzo (scheda, recensione voti sballati, troppo generosi per la mia scala di valori)
con buona regolarità, e mai n'ho scuciti più di 50 per un pasto completo... pur vero che mai l'ho
visitato in solitaria, ma lette le sue recensioni azzarderei che tal non sia il suo modus operandi,
quindi i conti non mi tornano. Avrete sbracato per via dei vini...?


Ivan”: cucina di personalità, gran riserva di champagne, conto ragionevole.

Concordo perfettamente a metà sul giudizio di cucina, che trovo scolastica o
poco più; inoltre è quasi impossibile trovare bocce oneste a meno di 50 euri
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Ricevuta alla mano, l'anno scorso abbiam speso 180 € a testa in sei: pasto completo e una
quarantina o più di bottiglie - Bollicine - sciabolate (il numero esatto non lo ricordo, ma v'è
una trave in cantina firmata a ricordo di tal visita, iniziata a pranzo conclusasi in nottata);
prezzo da amico, d'accordo, ma la recensione di Yoda dipinge la realtà sì come l'avverto io.
Con ciò, naturalmente, è liberissimo di pensarla sì come le pare circa la cucina e la cantina:
con la brigata d'amici vi ritorno sotto Natale, e contiamo di ri-battere il record...


Cavallino Bianco”: in riva al Po, cucina d’aia e di fiume, prezzi contenuti.

Prezzi contenuti... si contiene bene prendendo i menu "ad bestiam", andando alla carta si salta il fosso.
Poi ho sempre trovato che le preparazioni ultratradizionali risentano di un eccesso di voglia di distacco
da concetti veterosteraici. Esagero? Sì, facciamo del paradosso: preparazioni un po' eunuche...
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Pure qui, liberissimo di sottostimare un esercizio onesto condotto da genti a modo, sempre composte,
pur se convengo sian sottoposte a pressione "turistica" da parte dei tanti (troppi) Lombardi & affini
che calano in orda scalmanata, esigenti i sapori nostrani che a casa loro giusto si sognano; certo
comprendo che voi di Reggio Emilia abbiate lo sguardo fisso, costantemente rivolto al futuro della
ristorazione Emiliana e non solo, intendo dire: avran tirato i remi in barca... tanti ormai sentenziano
così, io son rimasto solo in trincea. Smetterei pure di consigliarlo, ma per me rimane indirizzo piacevole...


Mariella”: preparazioni di montagna, cantina imponente.

Vero, cucina però un po' altalenante: alcune volte ho goduto come
un porcello nello stambi, altre sono rimasto vagamente interdetto.
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La mia succinta recensione rende l'impressione personale: non attendersi spropositi
dalle pietanze, libero sfogo d'ingordigia repressa - dai ricarichi - sui vini e i distillati;
tartufo di Fragno in stagione e golfino sulle spalle pure in Agosto, ma non più di ciò.



domanda: comè che lei non mi menziona Eletta?
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Piace tanto ai forestieri e agli 'strajé pr'al mond' alla Fante (strajé, i Parmigiani dispersi),
ma personalmente non mi è mai parso indirizzo degno di vanto; ci tornerò/emo in futuro,
ma se lei vi scorge il futuro della ristorazione Emiliana e non solo, la visita è imminente.

Commenti alle recensioni è la sezione ove deloZio cerca inspiegabilmente di rendersi più antipatico possibile (op.cit.)

da Lazzaroni il 20 nov 2007 21:11


Ah dunque lei non è Bagolone del sasso... è incrocio magico (come il celebrato crisscross ottantesco)... avrei dovuto capirlo, è troppo bravo...

Admodum:

Viole: spendendo sempre un centello a coppia, nel quale per media esperienza so d'influire come minimo per un 70%, ho tosto tratto conclusioni.
Spero in una visita entro fine anno, starò attento e ne riparleremo.

Ivan: qui parla non l'incrocio magico, ma il Sandokan sciabolatore.
Temo che, pur grassa, la sua rondine natalizia non possa far primavera.
Guardi carta dei vini e prezzi, analizzi i piatti proposti, cerchi di pensare al tortello ed ai pisarei che qui propongono e li confronti con gli ideali ReggianPiacentini e forse non mi riterrà più tanto pazzo.

Cavallino bianco: esercizio che io consiglio e cui mi affido per fare belle figure coi foresti, da tempo, ma mi dica una cosa: non trova che negli ultimi anni vi sia stato un alleggerimento, una deconcentrazione, quasi una edulcorazione di certi sapori?
E' discorso in filigrana per talebani Emiliani, se vuole, ma è una sensazione che non riesco a scrollare...

Mariella: cantina per realizzare sogni mostruosamente proibiti, certo.
Ma la cucina?
Leggermente ondivaga, non di ruvida roccia come la vorrei da eroici cambattenti di montagna.

Eletta: qua c'è un errore.
Tutto ci vedo meno che mai il futuro della ristorazione Parmigiana.
Semmai ci vedo il Passato.

Pel futuro tutti dicono sì bene del rebirth di Marco Parizzi...
A breve anch'io dovrei poter dire la mia...

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