Stroliga ha scrittofacciamo un gioco?
domani postiamo ognuno il profilo psicologico di Sanguenero desunto dall'unica recensione
IL VERBO capitolo II Riprendo la narrazione delle mirabolanti imprese del cavOliere nero, templare gourmet dei secoli bui.
Al solito, non mi .assumerò responsabilità alcuna per quanto semplicemente riporterò dalle venerabili
sue pergamene: allorché infastiditi da una mosca al naso, sic et simpliciter gl'antichi se ne cibavano.Sanguenero, il Moro valoroso(ovvero come procurarsi un nemico mortale con poche salaci battute)
8 gennaio, accampamento templare fuori PiacenzaSono parecchi giorni,
ormai, che cingiamo stabilmente d’assedio la città; i piacentini resistono strenuamente
capitanati dal prode e nobilissimo Sanguenero, un eroe tra quelle genti. Per essere d’ausilio nella conoscenza
dell’inimico posso ahimè
solo tracciarne un sommario profilo psicologico:
commenterò pertanto una recensione vergata di suo pugno, trovata nella bisaccia di un portaordini piacentino caduto prigioniero...
musica!1. EGOCENTRISMO
SPICCATOsanguenero ha scrittoMattinata impegnativa; arriviamo in corsa, lasciandoci dietro contrattempi e fastidi vari. Piacenza è imbronciata, colpa forse della pioggerella fine che inumidisce tetti e strade, le sue, da diverse ore. Il centro è silenzioso, fermo. Qua e là accenni di pozzanghere, vetrine spente e tendoni zuppi. Colori bigi, e odor d'acqua. Fredda. A rompere i se e i ma di una mattinata spesa inseguendo coincidenze…
notare
l’acribia impiegata nel figurare un contesto che poco o nulla interessa al lettore, specchio involontario
dell’esigenza di presentarsi quale Soggetto della recensione, oltre che autore della stessa (
...ciò non bastava)
Ci ricado: troppo preso dalla Terrina di fegato grasso d'anatra scaloppato con cannolo di fichi e pistacchi di Bronte per rispettarne appieno disegno e concetto. Seguo strade mie, voluttuose, irriverenti, e finisco col polverizzarla. In un amen. Ora è là, fra i ricordi belli, a far compagnia alla Pancetta...
notate i continui svolazzi rivolti a sé stesso per interposta Terrina,
il messaggio sembra essere "ma che bel personaggino goloso sono!"
giunge Lei: una sontuosa pancetta di Maialarte, l'appetizer di Filippo
due e soltanto due, le possibili interpretazioni a un tal sfoggio di familiarità:
1. mettere subito in chiaro la sua abituale frequentazione del circuito ristorativo d'elite
2. impressionare i lettori meno scafati, buttando lì dei nomi stampati su qualsiasi guida
il dubbio permarrà in attesa di ulteriori recensioni, nel frattempo la pancetta di
Maialarte... sontuosa, dice: questo sì che è un gourmet che giudica col palato e non colle orecchie...
2. AUTOSTIMA
VARIABILEappare debitamente padrone della tavola
Ci accomodiamo nell'ultima saletta, ad un tavolo tondo sufficientemente spazioso.
Le sedie, belle e dall'imponente schienale, risultano a sorpresa assai comode.
Cerchiamo di prendere confidenza con l'Osteria
sa cosa è realmente lecito aspettarsi in un locale da 100 € a testa
Filetto di manzo in salsa al gutturnio. Carne favolosa: non è poco
parimenti risoluto nella comanda
se preferisce facciamo una mezza porzione
no no, io la voglio TUTTA, ci sta!
si riferisce a una Scaloppa di fegato d'oca, con crumble di rabarbaro aggiunta fuori menu;
una tal propensione alla gola ultronea sarà sintomo di fame atavica, voluttà insoddisfatta
o desiderio di accrescere al massimo le probabilità di essere preso per autentico gourmet?
proseguendo...
è prerogativa
della mente
scaltra osservare la battaglia interiore occorsagli per assegnare
voto 6 al servizio
tempo complessivo del pranzo: un’ora, nove minuti, tredici secondi e qualche spicciolo. D'accordo, lo ammetto, causa noiosi imprevisti, siamo arrivati un po’ tardi (ore 13.26). Non c’era comunque mai capitata una maratona gastronomica tanto "ritmata", quasi sfiancante. Via un piatto, sotto l'altro, col ticchettìo scandito dalla successione di portate e dai "Tutto bene?" del personale di sala. Lette le altre recensioni pensavo esagerassero un po’ le problematiche relative alle tempistiche e ai rigidi orari di cucina. Evidentemente no. La cosa è ancor più grave in quanto non permette di percepire appieno la magia che l'ambiente e l'abilità di Filippo Chiappini Dattilo sanno esprimere. …(è arrivato a prenderci - per condurci nel rituale tour della sua cantina-gioiello - che ancora avevo in bocca i pasticcini… cosa che ha indispettito non poco l'altra persona. Ancor più nei giorni a seguire). Per di più, un pescatore sportivo come Filippo dovrebbe avere nella pazienza e nei tempi lunghi dei caratteri distintivi. O almeno non trascurarli. Forse converrebbe tenere aperto solo la sera, e indirizzare tutte le energie ad agevolare un "contorno" più ampio e appagante.
giudizio da gran signore, questo: io arrivo sul tardi
> tu trattieni dieci persone sul posto di lavoro,
ché voglio godere appieno di ogni singolo minuto secondo per cui ti pago; e a cagione di siffatta,
disdicevole impazienza, pure un bel 5 poteva appioppare.
nondimeno appalesa la tipica, scarsa propensione all’infierire
(suppur indispettito) sugli chef blasonati;
terminator mancato, ma si consoli: volendo si può trovar la Rustichella, senza dover fare le corse
e bella tiepidina, tanto alle 16:26,57 quanto alle 17:43,38; l’erbazzone invece, forse è più indicato
per le 19:06.
3. CAPACITÀ DI RELAZIONARSI
MULTIFORMEparrebbe compiaciuto del proprio componimento: predisposto a ricevere elogi & godere nel fingere
il conseguente imbarazzo, smanioso di pubblicare altri scritti per replicare il tutto. Non disdegna di
apparire capriccioso; non sembra interessato a essere catalogato come uomo dalle idee semplici o
pratiche, bensì
.ampiamente
.sfaccettato, finanche curvo. Lo scritto in nostro possesso
può inoltre
svelarne gli eroici sforzi compiuti per non agevolare la semplicità di comprensione nei lettori nemici
Tradizione è cultura: ed eccoci qui, a lezione di piacentino. Nel piatto -cattedra virtuale- Pisarei e fasö, in quantità: peccato per quel accento mancato di sapidità, quel velo di parmigiano che avrebbe "completato il boccone" (evitandomi la continua rincorsa all'oro, di fagiolo in fagiolo!)
riassumendo pasta insipida, usa
i fagioli per bilanciarne il gusto: certo converrebbe chiedersi
semmai non fosse proprio quella la funzione, insaporire in modo differente…
misteri nel piatto
Vien però da chiedersi: perché mai il coltello? Bon ton, equilibrio, completezza
di mise en place, forse. Non certo per reale bisogno, tanto è morbido e umoroso il Filetto di manzo
pur preda di profondi turbamenti
non indulge al superfluo, trentun parole per non guastarci la sorpresa: il manzo è tenero
Carotine, broccoletti e asparagini colorano il piatto, ma sono cornice, sono "altro".
Quel "manzo di tonno", invece, resta.
'na sciatteria come poche, limitarsi a "piacevole guarnizione vegetale..."
"spacchettato" il tutto, si libera l'anima di un redivivo protagonista (di menù variamente stellati),
tadàaaaaaaaaaaan… et voilà, il baccalà. Per di più, incellophanà
no, m’arrendo
devo mestamente concludere che l’assalto alla psiche del nemico s’è rivelato arduo siccome
abbattere le difese da lui presidiate: in conclusione, per conquistare Piacenza non possiamo
che augurarci il prode Sanguenero voglia trascorrere più tempo a tavola e meno tra
...i se e i ma di una mattinata spesa inseguendo coincidenze...
o in alternativa
confidare che i potenti admin non ne consentano
l’eventuale status di sararlica
clonazione.
Il cavOliere nero
A.D. XXX . XI . MMVI d.C.