"ROBERTO & LORETTA" - Roma -
Nuovo ristorante nel quartiere Appio Latino di Roma. Ma i gestori, R&L, sono plurisegnalati dalle guide alla ristorazione per una loro precedente attività.
Ambiente
Stupendo. Una grande sala, elegante, sobria e non formale. Appese alle pareti fotografie che ritraggono una Roma che purtroppo non esiste più. Commosso. In questa galleria della Roma de ‘na vorta avrei voluto far alzare e spostare tutti i commensali che mi impedivano di ammirare queste
foto storiche. Un 8 regolare a questo splendido locale.
Cucina
Da R&L dovrebbe funzionare in questo modo. Ci sono dei piatti della casa sempre proposti (controllate il loro sito internet) e in aggiunta il menu è integrato con ricette tradizionali rappresentative di tutto lo stivale. Per esempio, nel giorno della visita del Censore, questo era il menu dei primi: pasta con le sarde, vincisgrassi, paccheri alla cilentana, tagliatelle al ragù bolognese e via così. Stessa cosa per i secondi con trippa alla romana, tacchino ripieno con castagne o pistacchi, abbacchio a scottadito, coniglio tartufato, ecc. Per finire una pasticceria artigiana da standing ovation.
…
Servizio
Cordiale e puntuale nonostante la sala fosse piena. Fastidiosa la collocazione del nostro tavolo vicino alle porte della cucina. Sciocchezze comunque,
il Censore bada ad altro e questo non influirà sulla votazione. La gabella odiosa e anticoncorrenza denominata “coperto” o “pane” costa 1 euro
a persona e il buon caffè è stato omaggiato. Così come ci è stato offerto un liquore o grappa con caramelle assortite alla fine del pasto. Bravi R&L.
Voto 8.
Ordino quattro portate. Salame di polpo, paccheri al sugo di spigola ed olive taggiasche, mazzancolle al sugo e mousse di zabaione.
Il mio antipasto, quattro sottili fette di polpo, è davvero buono e davvero scarso.
Arriva un’abbondante porzione di paccheri, immersi in un mare di sugo. Vado a pescare e scopro che la pasta è praticamente cruda, immangiabile.
Un vero peccato dato che la salsa è ottima; ne consumo quindi un paio di litri, giusto quella servita nel piatto.
Per il secondo stessa scena. Cinque mazzancolle (sigh) immerse in un oceano di sugo, fresche e cotte al punto giusto.
Attendo un po’ scettico, ed ecco che arriva il dolce; onestamente la mousse più buona che io abbia mai mangiato. Allo zabaione,
servita con panna montata e mandorle grattate. Da applausi!
Riconoscendo la qualità e la freschezza delle materie prime che è davvero notevole ma anche quanto detto finora, purtroppo non posso dare più di
5 alla cucina di R&L. Per completezza di cronaca le persone che erano assieme a me sono state tutte soddisfatte di quanto ordinato. La cantina è
ben fornita con bottiglie provenienti da tutto il paese.
Rapporto Q/P
Con una media di tre portate a testa abbiamo speso una media di 32 euro a testa. Dato che nelle nostre ordinazioni c’erano tante portate “leggere” (antipasti, contorni, dolci) e dato quanto scritto finora non posso che valutare “scarso” il rapporto q/p di questo bel ristorante.
I ricarichi sul vino sono alti e i prezzi dei secondi piatti cari anche se dall’aspetto molto succulento.
Io ci torno, chiedendo pasta “ben cotta”, un caro succulento piatto a base di carne…e la mousse allo zabaione!
Il Censore