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pagare moneta, vedere cammello

da il_verza il 18 mar 2008 22:28


Immagine


:arrow: La recensione

princess ha scrittoIl gentile cameriere si avvicina dicendo: "con la prossima portata c’è la possibilità di aggiungere il caviale sopra".
Naturalmente acconsentiamo...

Crema di ostriche, bliny all’uovo e caviale… sopra, come da proposta del cameriere, caviale Belga e un filo d’olio extravergine.
Il caviale arricchisce, impreziosisce in ogni senso... equilibra il tutto. Un piatto da applauso, ma che sarà in seguito motivo di
riflessione al momento del conto.

Con nostra grande sorpresa, 481 Euro in totale, di cui 280 per i due menu degustazione originariamente proposti a 90 Euro
a persona, ma lievitati di ben 100 euro per l’aggiunta del caviale senz'alcuna preventiva indicazione in carta sul relativo costo.
Non sarebbe stato più corretto scrivere il prezzo della stessa pietanza “con” e “senza” caviale? Una condizione inaccettabile
ovunque, ma soprattutto in un ristorante di questo livello!!


:roll:
Mh, difficile... da che parte stare? Attendersi un'aggiunta di caviale gratuita, oppure lamentare il doveroso obbligo d'avviso in carta? La mia opinione è presto detta: mi è parsa essere la descrizione d'una cena molto piacevole. In ragione della quale, chiedere 140 euro di menu degustazione a testa - caviale compreso - francamente non mi pare 'na follia. Voglio dire: s'è letto ben di peggio... mi paiono invece esosi, quelli sì, i 200 euro richiesti per vini al calice, varie ed eventuali.
Ultima modifica di il_verza il 06 mag 2009 20:50, modificato 2 volte in totale.

2. quando inizi a preferire il cantabile, all'orecchiabile: allora ti accorgi di essere un melofilo

da Fante il 18 mar 2008 23:19


Torniamo a un vecchio amore....

Gratuito non esiste. Si paga un servizo, un'aggiunta, una coccola.

Un discreto e garbato campanello d'allarme sul quanto si paga fa la differenza tra un inchino e uno sgambetto.

da il_verza il 19 mar 2008 00:42


sopra, come da proposta del cameriere, caviale Beluga e un filo d’olio extravergine.


:roll:
Di tutte le lettere che potevo saltare...

2. quando inizi a preferire il cantabile, all'orecchiabile: allora ti accorgi di essere un melofilo

da adem il 19 mar 2008 00:49


Sono d'accordo con il verza, quando viene proposta la classica grattata di tartufo si sa indicativamente a cosa si va incontro, trattandosi di caviale basta fare le debite proporzioni...

Sinceramente, letta la recensione, sia il 5 al servizio sia il 7 alla cucina sembrano un po' punitivi

da Eat il 19 mar 2008 08:45


adem ha scrittoSono d'accordo con il verza, quando viene proposta la classica grattata di tartufo si sa indicativamente a cosa si va incontro, trattandosi di caviale basta fare le debite proporzioni...

Sinceramente, letta la recensione, sia il 5 al servizio sia il 7 alla cucina sembrano un po' punitivi



Non sono daccordo.
I prezzi vanno specificati, eccome se vanno specificati. Purtroppo in certi ristoranti, invece, si parte dal presupposto che chi entra dalla porta sia disposto a spendere qualsiasi cifra.

Non mi aspettavo una simile caduta di stile dal ristorante in questione.

Il voto 5 al servizio è fin troppo generoso, visto "l'inconveniente" di ben 100 euro!!!

Re: pagare moneta, vedere cammello

da rinco il 19 mar 2008 09:36


il_verza ha scrittoImmagine


:arrow: La recensione

princess ha scrittoIl gentile cameriere si avvicina dicendo: "con la prossima portata c’è la possibilità di aggiungere il caviale sopra".
Naturalmente acconsentiamo...

Crema di ostriche, bliny all’uovo e caviale… sopra, come da proposta del cameriere, caviale Belga e un filo d’olio extravergine.
Il caviale arricchisce, impreziosisce in ogni senso... equilibra il tutto. Un piatto da applauso, ma che sarà in seguito motivo di

riflessione al momento del conto.
Con nostra grande sorpresa, 481 Euro in totale, di cui 280 per i due menu degustazione originariamente proposti a 90 Euro
a persona, ma lievitati di ben 100 euro per l’aggiunta del caviale senz'alcuna preventiva indicazione in carta sul relativo costo.
Non sarebbe stato più corretto scrivere il prezzo della stessa pietanza “con” e “senza” caviale? Una condizione inaccettabile
ovunque, ma soprattutto in un ristorante di questo livello!!


:roll:
Mh, difficile... da che parte stare? Attendersi un'aggiunta di caviale gratuita, oppure lamentare il doveroso obbligo d'avviso in carta? La mia opinione è presto detta: mi è parsa essere la descrizione d'una cena molto piacevole. In ragione della quale, chiedere 140 euro di menu degustazione a testa - caviale compreso - francamente non mi pare 'na follia. Voglio dire: s'è letto ben di peggio... mi paiono invece esosi, quelli sì, i 200 euro richiesti per vini al calice, varie ed eventuali.
Senza dubbio dalla parte della cliente che alla fine sgancia la moneta,pero' visto che non regala niente nessuno e specialmente nei locali di fascia alta per esempio l'aperitivo,qui trattasi di caviale,se il ristoratore e' latitante con il prezzo e' giusto domandare. Non so se a Princess con la sua esperienza, una cosa del genere , le era gia' capitata,ma di sicuro non le capitera' piu.

da primus il 19 mar 2008 09:49


Io sono daccordo con Princess.

Tutto deve essere segnalato in carta, anche perchè dirlo a voce sarebbe imbarazzante e qualche splendido potrebbe anche offendersi.

Mi spiego....se la cucchiaiata di caviale costa, giustamente, 50€ devi segnalarlo in carta, anche se è ovvio. 50€ non sono noccioline, per nessuno.

Idem per tartufo e altre diavolerie....addirittura trovo odioso che neanche l'apertivo, e capita spessissimo, a pagamento non sia segnalato in carta.

Quindi, Princess 100%.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da Eat il 19 mar 2008 10:01


primus ha scrittoaddirittura trovo odioso che neanche l'apertivo, e capita spessissimo, a pagamento non sia segnalato in carta.


Sarò noioso, ma la questione dell'aperitivo proprio non la capisco; è così difficile scrivere 2 righe con i vari aperitivi e il relativo prezzo?? Esistono carte dei vini da dessert, dei formaggi, delle acque, ecc.. perchè mai è così raro trovare qualche chiara indicazione sugli aperitivi? Forse perchè il vino "da aperitivo" (licenza poetica) è già presente nella carta dei vini? Mah...

Trovo invece assurdo che in ristoranti pluristellati il cameriere possa dire "Possiamo offrire l'aperitivo?" e poi te lo ritrovi nel conto finale. Questo è assolutamente inaccettabile, ma guai a farlo notare, si passa per "scozzesi" :wink:

Tutto questo premettendo che non c'è nulla di male a farsi pagare l'aperitivo, ci mancherebbe altro!!

da adem il 19 mar 2008 10:06


primus ha scrittoIo sono daccordo con Princess.

Tutto deve essere segnalato in carta, anche perchè dirlo a voce sarebbe imbarazzante e qualche splendido potrebbe anche offendersi.

Mi spiego....se la cucchiaiata di caviale costa, giustamente, 50€ devi segnalarlo in carta, anche se è ovvio. 50€ non sono noccioline, per nessuno.

Idem per tartufo e altre diavolerie....addirittura trovo odioso che neanche l'apertivo, e capita spessissimo, a pagamento non sia segnalato in carta.

Quindi, Princess 100%.


Mi spiego meglio: per me, Princess 70%

Pienamente d'accordo con Primus: quando vedo scritto in carta il costo dell'aperitivo (rarissimo), automaticamente aggiungo un punto al servizio, così come non tornerò più al Matarel dopo una dolorosissima grattata di tartufo.

Però, nella situazione in discussione, alla proposta dell'aggiunta di caviale, ancorchè senza specificazione di prezzo, mi sarei aspettato ALMENO un 25/30 euro in più a persona. La differenza di 20/25 euro secondo me non giustifica 3-4 punti in meno ad un servizio per il resto descritto come inappuntabile. Idem per la cucina.
Avessi letto 8 - 6/7 - ?, avrei quotato princess 100%

da primus il 19 mar 2008 10:10


Eat ha scritto
primus ha scrittoaddirittura trovo odioso che neanche l'apertivo, e capita spessissimo, a pagamento non sia segnalato in carta.


Sarò noioso, ma la questione dell'aperitivo proprio non la capisco; è così difficile scrivere 2 righe con i vari aperitivi e il relativo prezzo?? Esistono carte dei vini da dessert, dei formaggi, delle acque, ecc.. perchè mai è così raro trovare qualche chiara indicazione sugli aperitivi? Forse perchè il vino "da aperitivo" (licenza poetica) è già presente nella carta dei vini? Mah...

Trovo invece assurdo che in ristoranti pluristellati il cameriere possa dire "Possiamo offrire l'aperitivo?" e poi te lo ritrovi nel conto finale. Questo è assolutamente inaccettabile, ma guai a farlo notare, si passa per "scozzesi" :wink:

Tutto questo premettendo che non c'è nulla di male a farsi pagare l'aperitivo, ci mancherebbe altro!!






"Possiamo offrire l'aperitivo?"

Di solito nei locali pluristellati sono più sottili e dicono:

"I Signori gradiscono un aperitivo?"
:wink:

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da Fante il 19 mar 2008 10:11


Anch'io ho questa sensazione.

Il puristellato parte dal presupposto se vieni qua è perchè sei uno sborone che gioca al raffinatino e quindi non ti segnalo il prezzo perchè è roba da Bassissimo Peto.

Balle

la correttezza sta nell'offrire un servizo a un prezzo chiaro. Piantiamol lì di dire che segnalare certe cifre è poco elegante!

da primus il 19 mar 2008 10:20


Fante ha scrittoAnch'io ho questa sensazione.

Il puristellato parte dal presupposto se vieni qua è perchè sei uno sborone che gioca al raffinatino e quindi non ti segnalo il prezzo perchè è roda da bassisimo peto.

Balle

la correttezza sta nell'offrire un servizo a un prezzo chiaro. Piantiamol lì di dire che segnalare certe cifre è poco elegante!




poco elegante

Poco elegante è inchiappettare la gente!

Al Gold, a d esempio, la seconda bottiglia d'acqua ci è stata servita senza che fosse richiesto...infatti è rimasta lì intera....5 € buttati nel water.

Questo è poco elegante..... :roll:

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da rinco il 19 mar 2008 10:23


Fante ha scrittoAnch'io ho questa sensazione.

Il puristellato parte dal presupposto se vieni qua è perchè sei uno sborone che gioca al raffinatino e quindi non ti segnalo il prezzo perchè è roda da bassisimo peto.

Balle

la correttezza sta nell'offrire un servizo a un prezzo chiaro. Piantiamol lì di dire che segnalare certe cifre è poco elegante!
Infatti,come detto sopra,visto che non regalano niente e per il motivo che mi trova della stessa opinione di Fante quando uno entra in certi locali,se non c'e' scritto domandare per poi dopo non recriminare, altro che scozzesi, visto che non si tratta di 5/10 euro in piu' o meno.

da Yoda il 19 mar 2008 10:30


Il gioco dell'equivoco purtroppo , e' spesso presente...
Pero' , come il ristoratore sarebbe tenuto a precisare che il cucchiaio di caviale costa 50 euri, a mio giudizio , al cliente navigato e avvezzo a pranzare a questi livelli, un dubbio sul fatto che il cucchiao possa essere a pagamento, dovrebbe quantomeno venire...
Se vai in gioielleria e ad una collana e bracciale ti dicono che ci si potrebbero abbinare degli splendidi orecchini...cosa fai??
Pensi che te li diano agggratisss?? :roll: :roll:

"Provare?...Fare!! O non fare. Non c'è provare!" Yoda...il Maestro

"guida poco...che devi bere..."
My flickr: http://www.flickr.com/photos/46442172@N02/

da Avvomarco il 19 mar 2008 10:33


Fante ha ragione, e anche wineless.

Con la chiarezza non si ha nulla da perdere: niente sorprese per il cliente, niente contestazioni al momento del conto, un cliente soddisfatto che ritorna. Al limite si perde qualcosa nell'immediato perchè qualcuno rinuncerà alla grattata di tartufo o alla cucchiaiata di caviale, ma penso che il ritorno sarà sulla lunga distanza.

Ciò detto, con riferimento al caso concreto penso che se l'extra pesa per oltre la metà del menù scelto (e parliamo di un menù supercompleto, da sette portato più dessert e piccola pasticceria...) sia doveroso segnalarlo in carta: dirlo al momento mi sembra di "cattivo" gusto, sapendolo prima perchè segnalato sul menù, invece, ognuno ha il tempo di pensarci e di regolarsi come meglio crede.

Diverso il discorso se l'incidenza dell'extra è trascurabile o pesa molto meno, che ne so, se in un menù da 90 euro mi propongono di sostituire un'insalata verde con un'insalata di porcini che magari sono appena arrivati e non c'è nenache stata la possibilità di inserirli nel menù e mi vengono fatti pagare pochi euro in più, allora si può anche soprassedere. Dirlo prima comunque mi sembra sempre la cosa preferibile.

da Avvomarco il 19 mar 2008 10:35


princess, non wineless..... mi sa che non sono ancora del tutto sveglio stamattina!!!

da tpt il 19 mar 2008 10:39


Il problema non è "stellato si o stellato no" a mio avviso.

I prezzi devono essere indicati chiaramente.

Mi ricordo di aver difeso a spada tratta il Gardini, sommelier di Cracco, che aveva proposto una bottiglia di vino ad un prezzo per molti proibitivo.

La cosa aveva suscitato una bagarre non da poco: un articolo apparso su un blog titolava "l'articolo che nessuno vuole pubblicare", quasi ci fosse un'omertà di fondo nel non voler criticare un ristorante di un certo livello.

In quel caso lo sprovveduto era stato il cliente perchè il vino era in carta, con il suo bravo prezzo indicato.

Nella situazione in cui invece si è trovata Princess, a mio avviso una mancanza da parte del maitre c'è stata eccome.

Vero, alla proposta di aggiunta di caviale lei avrebbe potuto ribattere ... "Ahoooo, quanto ffffa?"

Non è questione sia carino o meno ma ogni piatto proposto deve avere un prezzo indicato in carta perchè se è vero che ci si può informare prima di acconsentire, è anche vero che magari, in presenza di un ospite a tavola, si cerca di evitarlo per non metterlo in imbarazzo.

Sai la scena se una volta detto "fanno cento euriiiii" tu rispondi davanti ad un ospite "allora no, grazie!" .....

Questo vale tanto per i ristoranti di un certo livello che per quelli più semplici.

Qui troverete tanti ristoratori che penso, potranno confermare un mio dubbio: quando sul loro menù si propongono piatti secondo quantità, all'etto, secondo il prezzo del mercato ittico in giornata (giuro, letta anche questa ...), ebbene, quanti di questi piatti vengono venduti?

Non si ha la sensazione che pur di non chiederne il costo si eviti di ordinare certi piatti?

Il motivo è quello esposto sopra: se esco con un tizio in cucca, che vuole magari portarmi a casa sua dopo cena per farmi vedere la sua collezione di farfalle, si imbarazza a chiedere il prezzo di una portata, di un vino, non trovate?

da Fante il 19 mar 2008 10:44


Yoda ha scrittoun dubbio sul fatto che il cucchiao possa essere a pagamento, dovrebbe quantomeno venire...


Yo, presumo anzi sono certo che Pri non s'aspettasse il regalo.
Ma insisto, finiamola lì di difendere il ristoratore che raddoppia la cifra con un escamotage. Segnalalo e punto. Se poi uno si offende perchè si parla di soldi, fatti suoi.

da ilForchetta il 19 mar 2008 10:55


Al di là delle questioni di etica e correttezza, mi sorge un dubbio che magari qualche luminare può risolvere.

A me pare di ricordare che sia OBBLIGATORIO per legge indicare sulla carta il prezzo di qualsiasi 'articolo' disponibile. E, di conseguenza, specificare il prezzo di qualsiasi cosa offerta e non presente in carta.

Esattamente come è OBBLIGATORIO per legge indicare, in esercizi commerciali di altro genere, il prezzo di tutti gli articoli in vetrina. Anche se pochi lo fanno e nessuno lo fa rispettare.

da Eat il 19 mar 2008 10:59


tpt ha scrittoIn quel caso lo sprovveduto era stato il cliente perchè il vino era in carta, con il suo bravo prezzo indicato.


Senza tornare su discussioni a cui non ho mai partecipato da nessuna parte e senza dare le colpe a nessuno, per onor di cronaca i commenti in quel caso non erano sul fatto che il vino fosse o meno in carta con prezzo chiaramente indicato...

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