a farne un discorso di mancanza di esperienze papillo/gustative degne di un sedicente mangione, suppongo ne manchi parecchio.
Certamente, può benissimo dipendere pure da altro... ma la spiegazione più semplice è anche la più logica.
E comunque sia, sempre di chiacchiere si tratta: dipenderà unicamente da blufranz78, qualora interessato
a migliorare il proprio contributo, apportare gli accorgimenti adatti al suo caso specifico. Io mi limito
a svegliarlo bruscamente dal sonno dell'incoscienza, se mi passi il paragone... poi saranno fatti suoi: sapessi quanta gente ho spronato eppure
nulla,
han girato il gallone per continuare a ronfare! Loro diritto... rispettando il quale, smetto qualsiasi ulteriore contatto-ingerenza.
io in campo culinario mi ritengo abbastanza esigente, come tutti mi piace il mangiar bene (e a sufficenza) e
ho un mio gusto personale ben preciso, ora sfortunatamente non ho mai frequentato locali del livello di Sadler
Quanto a me, apporto i commenti che mi sono propri; basandomi, esattamente come fai tu, sul mio vissuto: l'attrazione
pei Grandi ristoranti l'ho sempre avvertita, iniziando proprio da quelli
(e pagandomeli risparmiando lemme lemme le paghette, se
m'è permesso aggiungerlo) andando poi a scalare. Il più della gente fa/ha fatto il percorso inverso, dalla trattoria su su fino
a Canneto; pur presumendo
(consentimelo) che la mia scelta sia stata migliore, tieni sempre conto del fatto che, dovendo
ancora entrare nella piena età della ragione, i miei pareri si taglian sì con l'accetta, ma non sono
mai prettamente malevoli.
cosa dovrei fare ?Invitare te e pregarti di espormi le impressioni che le tue papille iperallenate sono in grado di esprimere ?!
In questo, suppongo tu possa avermi
scambiato per corona...
Battute a parte, dimostri carattere: non vedo perché mai dovresti invitare qualcuno ad assaggiare quel che hai nel piatto...
o sentirti toccato da un commento che non ti era rivolto...
o, peggio ancora, conformarti a ciò che sostengo io, che sono
in gioco e non conto nulla esattamente al pari tuo. A ben vedere -
anzi - proprio nel non contare nulla risiede il vantaggio
di noialtri recensori dilettanti: potendo partire da una base di perfetta onestà, avendo nulla da guadagnare, non possiamo
ché migliorare... ma questa è un'altra storia; tornando a noi, ho letto
le tue recensioni... vanno più che bene, mi piacciono.
Avessi trovato qualcosa da eccepire, l'avrei
senz'altro sbandierato.