Ha fatto male anche a me leggere .... una saletta di casa De Andrè, piena di cimeli.

Porca miseria, io lo ho nel cuore il Faber ma proprio non riuscirei a cenare in un luogo dove lui ha cercato la sua serenità e che ora è posto di ristoro e di pernottamento.

Ma sai, in fondo era un genovese e allora, sapendo che si paga il 30% in più per mangiare la stessa roba che mangi altrove, in fondo in fondo sarebbe contento

Scherzi a parte, da quel che ho letto in passato, l'apertura dell'Agnata è sempre stato considerato dal Faber un male necessario. Aveva bisogno di grana per mandarlo avanti. E allora può essere considerato un gesto coerente.
Fosse mio, cercherei di proporre una cucina sarda con influenze genovesi, giusto per uscire dalla banalità di malloreddus e porceddu