Ciao Ragazzi
mi permetto di tornare a scrivere sul forum dopo diversi anni di assenza.. ormai vivo in terra straniera e - ahime'- sentire parlare di ristoranti italiani e non poter commentare mi fa un po' male al cuore - e alla gola - ... devo dire che pero', puntualmente, cerco sempre di aggiornarmi sulle vicende del forum..
Scrivo in questo caso perche' mi sento chiamata in causa dalla recensione, dato che i miei genitori abitano a San Benedetto ed io ci ho passato diciotto anni della mia vita.
Punto primo. Convengo con Celo sul livello del ristorante recensito. Come direbbe qualcuno "e' un posto da battaglia", in cui alcuni dei piatti sono di livello mediocre e il filo conduttore punta sulla quantita' delle portate piuttosto che sulla quantita'. E' un posto dove normalmente si festeggiano banchetti e ricevimenti.. occasioni nelle quali le persone difficilmente fanno attenzione alla qualita' del cibo proposto, - lo dico perche' io stessa saro' capitata li' una decina di volte nell'ultimo quindicennio per matrimoni, comunioni e cresime..
Il cappello blu della seconda recensione, mi sembra, di conseguenza, decisamente esagerato, benche' a dirla cosi', tornando a casa, anche io ho voglia di "gesuiti"... non che siano pero' un piatto per palati fini..
Secondo punto. Cio' che mi ha profondamente amareggiato nella recensione di Celo, e per la quale mi sono sentita tirata in causa, e' l'atteggiamento un po' "sprezzante" - correggimi se sbaglio - con cui parla dei prodotti locali. Convengo che il vino dei Colli Piceni non sia un Brunello. Al tempo stesso dire che olive e "cremini" (il cosiddetto fritto all'ascolana, quando accompagnato dalle costolette di agnello fritte) ed i maccheroncini di Campofilone abbiano lo stesso sapore un po' ovunque mi sembra un'esagerazione. Io stessa, anche se non sono un'amante sfegatata della cucina della mia zona, noto che le olive comprate "nel posto di fiducia" nella mia citta' sono assolutamente diverse da quelle comprare nella migliore gastronomia milanese. Venendo da una tradizione di anni ed anni (sigh), ti posso dire per certo che quando proverai delle olive ben fatte (ed il discorso non e' semplice, perche' dipende dalla qualita' delle olive, dal tempo lungo il quale si lasciano a bagno, dagli ingredienti dell'impasto) non potrai pensare che sono identiche a quelle mangiate alle sagre di paese (li' si... fatte con la catena di montaggio).
In piu, a parte la qualita' delle materie prime, molto sta anche nella bravura del cuoco stesso: per le olive, la scelta del momento in cui buttarle nell'olio, la qualita' e la quantita' di olio nella pentola. Per i maccheroncini, sicuramente in presenza di un sugo mediocre non avrai potuto valutarli a dovere.. sinceramente ogni volta che torno a casa per le vacanze, faccio una scorta di maccheroncini - comprati in pasta all'uovo e fatti a mano - e li propongo preferibilmente in bianco con i frutti di mare. E' un po' umiliante per una ragazza che si diletta ad ogni ritorno delle vacanze nel proporre una cena marchigiana ai suoi colleghi stranieri, sentire dire che i maccheroncini di campofilone sono semplicemente degli spaghetti sottili all'uovo. E' come se dicessi che il pesto e' solo un battuto di olio e basilico, o la focaccia di Recco una pizza bianca con il formaggio, o la piadina del pane sottile. Dipende da dove e come si mangia.
Detto questo, dato che le mie vacanze ahime' sono finite, ti invito l'anno prossimo a San Benedetto.. e spero che cambierai idea su olive e maccheroncini
Un saluto dal Lussemburgo
Cristina