Scuss , ma vedo solo adesso oggi ero un pò ciapata. Che tò da dì ? parafrasando Fantozzi ... " dicesi cotechino della vendemmia , una grossa salama da cotta di colore vinaccia come tanti altri cotechini ( aggiungo io ) "
Nin zo tale venne definito nel menu , di particolare o di diverso dai cotechini del Natale o di Ognissanti io non ci ho trovato alcunchè , era solo di dimensioni grosse. Non trattavasi di cotechino vaniglia e non abbiamo sentito profumo , aroma o saor de mosto o de vin. Magari l'era un 'numal ( alias purscel alias gugnin ) che , macellato da poco , si fregia di tale appellativo. ... Abbiam provato a chiedere lumi , ma nulla ci venne risposto . Vedrò di informarmi in loco dal mio fornitore di salami crudi e da cotta , dal quale proprio 3 settimane fa ho comprato due ottimi cotechini che lui mi ha riferito essere stati preparati da poco ...

Una temperatura di servizio un po' più elevata avrebbe a mio avviso giovato

I porcini sono però penalizzati dall'eccesso di pane tostato, che li condanna al ruolo di semplici comprimari in una portata in cui anche la micro terrina che affianca il toast recita una parte del tutto secondaria, più scenografica che di complemento. E' infatti pressochè insapore e le due minuscole forchettate che estraggo non entusiasmano, non legano né contrastano con il resto della portata, che ricorderò semplicemente come toast ai funghi.

mediocre il ripieno dal sapore poco definito, scarsa la fonduta di taleggio

Formaggi piuttosto stagionati, selezione non molto varia, non male, ma un po' sotto le aspettative.

una fetta di salame di cioccolato, sufficiente, ma se ne poteva fare a meno. Gli assaggi sono accompagnati da gelato di piccole nocciole, dall'amalgama granulosa, non molto omogeneo e dal sapore poco definito.
La meringata di noci è invece decisamente stucchevole: ricorda vagamente il gusto dei dolci di frutta secca mediorientali e purtroppo è irrimediabilmente rovinata dal sapore oleoso ed acre tipico delle noci vecchie. Dopo due bocconi, desistiamo dalla degustazione, che viene avanzata in dose abbondante

approfitto del topic per chiedere a santippe: con tutti i difetti sopra riportati e praticamente un solo piatto, a tuo giudizio, "perfetto", mi/ti domando: come fa la cucina ad arrivare ad un 8?

grazie

C'è grande lavoro e comunque competenza dietro alla cucina della Locanda. il mio dessert era buono , le noci vecchie capitano anche nelle migliori famiglie, inzomma io ci vedo dell'abilità e della passione, studio e ricerca. Purtroppo non tutte le ciambelle vengono col buco. certe preparazioni articolate non si improvvisano .

sì sì per carità, capisco il tuo ragionamento, ma allora tanto vale non recensire, se non si può essere coerenti fra voto e giudizio scritto. insomma, con un 8, leggendo il testo, mi sarei aspettata tutt'altro. a mio avviso eh

butter_fly ha scrittosì sì per carità, capisco poco il tuo ragionamento del put, ma allora tanto vale non recensire e far perdere tempo a tanta brava gente, se non si può essere coerenti fra voto e giudizio scritto. insomma, con un 8, leggendo il testo, mi sarei aspettata tutt'altro rispetto alle minchiate scritte. cialtrona! . a mio avviso eh

eh la peppa! se loscrivevo io o fante...

A me capita quando faccio all'amore. Prima è tutto un sì sì così e poi se chiedo come sono andato ma insomma, mica tanto bene.

Allora tanto vale non fare neanche all'amore

Non ho capito benissimo il ragionamento di Butterfly, ammetto

Fante ha scrittoAllora tanto vale non fare neanche all'amore

E' quello che bob continua a dirmi in modo ossessivo! E io a rispondergli: pensa per te...insomma!

silbusin, quanto sarai buvlone

Fante ha scrittoA me capita quando faccio all'amore. Prima è tutto un sì sì così e poi se chiedo come sono andato ma insomma, mica tanto bene.

Allora tanto vale non fare neanche all'amore

Non ho capito benissimo il ragionamento di Butterfly, ammetto

mi sa che allora 'un mi so' spiegata
esempio
vado in un ristorante
mangio malino
però apprezzo l'impegno
lo capisco...
ma non do' 8
magari un 6, un 7 proprio a farla lunga...
claro? con questo non è che ce l'ho con qualcuno: voglio solo capire. dato che questo è un sito in cui si scrivono rece e si danno pure voti numerici, si presume che ci sia coerenza tra le due parti
in caso contrario si chiedono spiegazioni...

detto ciò

mi metto nei panni di santippe
vado in un bel ristorante, di cui ho un buon ricordo, che stimo ecc ecc
mangio malino
ma capisco che possa accadere
1) o recensisco dando 6 o giù di lì alla cucina e spiegandone le motivazioni
2) o non recensisco affatto, perché mi dispiace dare 6 alla cucina di un ristorante che invece merita, per una serie di motivi

certamente non scrivo che ho mangiato male & do' voto 8

...o mi sfugge qualcosa? illuminatemi (o datemi fuoco, fa lo stesso)

E' bello notare che grazie a Fante e Silbusin, 2 cialtroni, si è parlato di tutto tranne di cosa cazzo è il cotechino della vendemmia.


Io vi butterei fuori dal mangione a vita. Alpini d'un vuggì che non siete altro

Apina,come fai a metterti nei miei panni ? ti andrebbero troppo larghi ! Non ho mangiato malino, ma solo un po' sotto le aspettative , nel senso che , tanto per andar giù piatto, dal ricordo che serbavamo ero quasi certa di poter attribuire un bel cappello blu , invece ci sono stati dei piatti che non ci hanno convinti. Il voto è sempre uno strumento un po' limitato, ho effettivamente evidenziato certe critiche proprio per cercare di far capire le mie discutibilissime percezioni gustative che magari , proprio perchè soggettive , non sono riuscita ad illustrare al meglio. Tuttavia nel dare il voto alla cucina mi son fatta anche un altro ragionamento , cercando di confrontare la cucina della Locanda con quella di altri locali da me recensiti. Ebbene , obiettivamente un 8 ci stava tutto, perchè il primo era eccellente , il mio dessert molto buono , va bene , proprio perchè sono scassacchiona ho sottolineato che del salame di cioccolato si poteva fare a meno , nel senso ke abbassava un po' il livello di una preparazione che è comunque degna di nota e che si fa ricordare in positivo e poi il toast era un po' troppo “panoso “ a mio giudizio , però il contenuto era buono. Il dolce del mè marì è stato effettivamente fortemente pregiudicato dal sapore oleoso delle noci, però anche a me è capitato di preparare un buon dolce , rovinato da una schifosa noce porcona , ma son cose che purtroppo capitano. Non ho però potuto ignorare il lavoro , lo sforzo e comunque il lodevole tentativo di proporre dei piatti non banali.
Non ci tornerò , probabilmente , ma non sicuramente , nel senso che , se venissi invitata a tornarci in compagnia , nicchierei un po' , ma non punterei i piedi e poi ..., mobbasta me so scucciata , adesso me rompete los cocones anche coi cappelli verdi ?!!


Al Micio una ronata col mal di gola !

primus ha scrittoE' bello notare che grazie a Fante e Silbusin, 2 cialtroni, si è parlato di tutto tranne di cosa cazzo è il cotechino della vendemmia.


Io vi butterei fuori dal mangione a vita. Alpini d'un vuggì che non siete altro

Ma sei tu lo sieff che ci deve illuminare , io mi sono limitata a riferire epperdincibacco, possibile ke alla scuola di sieff non dedichino almeno 10 lezioni a spiegare tutto sul cotechino della vendemmia ?

se vi interessa, ho trovato questo. Ma anche qui glissano....
http://quotidianiespresso.repubblica.it ... 990225.htm

Bob, bravissimo, uno a zero e palla al centro per i "non ssieffs "! Secondo me se vù in del mè cervelè de Stradella el me dis tuscos !!!

Io cmq comprendo il discorso dell'aperugina... e manco a dirlo, ma lo dico, concordo...

le indagini finora svolte in quel dell'Oltrepò pavese sul cotechino della vendemmia hanno sortito quanto segue :
il cotechino della vendemmia è un normale coterchino di grosse dimensioni perchè , un tempo , si era soliti dividerlo con i vendemmiatori che partecipavano alla vendemmia. In alternativa a questo cotechino , i più erano soliti offrire una grossa pentola piena di trippa.
Il cotechino oggetto di verifica è comunque un cotechino insaccato con budello più spesso rispetto ai normali cotechini che , solitamente , vengono consumati molto prima della vendemmia , tuttavia anche il cotechino della vendemmia è ricavato da un maiale ucciso nel periodo invernale. Il maggiore spessore del cotechino della vendemmia , rispetto ai soliti , unitamente alle sue dimensioni , ne consente la conservazione sino all'autunno senza alterazione del gusto e senza ricorrere a surgelazione ( un tempo non si surgelava ) . Il mio fornitore di salami crudi e da cotta , mi ha delucidato sulle differenze di spessore del budello con cui vengono insaccati salami e cotechini. Infatti il budello ha spessore , consistenza e caratteristiche differenti a seconda del tratto di intestino che viene utilizzato . Il budello più sottile viene impiegato per il salame c.detto "gentile" che è il primo ad essere consumato ( solitamente verso aprile o per Pasqua ) dopo una stagionatura di 50 60 giorni , e proprio perchè sottile ( o gentile ) tale budello consentirebbe una stagionatura più veloce.Il mio prezioso informatore ( che il Signore lo conservi in salute perchè i suoi preziosi segreti sono destinati a finire con lui ) mi ha comunque precisato che se è vero che in occasione della vendemmia era usanza offrire ai vendemmiatori il cotecone , a memoria sua , nessuno si è mai degnato di chiamarlo "cotechino della vendemmia " appellativo che nell'Oltrepò pavese non sarebbe di uso comune .
Per ora è tutto , la mia recherche comunque continua ....
Per ora ,
baciatemi

santippe28 ha scrittoPer ora ,
baciatemi

ehm...quando?

silbusin ha scritto

santippe28 ha scrittoPer ora ,
baciatemi

ehm...quando?

pronti....ci sono anche io

silbusin ha scritto

santippe28 ha scrittoPer ora ,
baciatemi

ehm...dove?

Audace il micione...