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Recensione su Tano passami l'olio

da ketto il 20 gen 2009 10:59


Ho appena postato una recensione su Tano passami l'olio.. e volevo fare un paio di precisazioni perchè a differenza dell'ultima esperienza.. in questo caso potrebbe sembrare che sia stato generoso.. credo non sia così.. e cerco di spiegare perchè...

Così come quando incontro un grandissimo vino gli dò 100/100, senza pensare che ci può essere un vino migliore (purtroppo mi è capitato rarissime volte in vita mia).. lo stesso vale per i ristoranti.. Dare il massimo non vuol dire mettere per forza quel vino o quel ristorante al primo posto assoluto.. che per definizione non può esistere.. perchè credo che a certi livelli esistano interpretazioni da un lato.. e gusti personali dall'altro..

Nessuno direbbe che è meglio un brano di Mozart rispetto a quello dei Coldplay, che è meglio un buffon di un kakà, o che i quadri di Boccioni colpiscano più di quelli di Leonardo.. e così via.. (non scomodiamo i soliti attori di hollywood o le modelle da copertina :D)
Spero dunque non me voglia chi preferisce un diverso tipo di cucina.. e che una volta sganciati dall'ambito dei gusti personali si discuta di cosa rende un ristorante davvero grande.. ecco.. qui credo che Tano abbia tutte le carte in regola:

ambiente: mi piace il locale.. ed oggettivamente.. due sale per 22 coperti, una saletta apposta per rilassarsi tra un piatto e l'altro.. e magari fumare un sigaro (detesto il fumo, ma devo ammettere che non ho mai visto nulla del genere a milano)
Qualità: materie prime indiscutibilmente eccezionali, tartufi compresi
Tecnica: perfezione nella preparazione e nelle cotture.. non sono un esperto.. ma al di la di un riso al dente, di un pesce ben cotto, devo dire che mi hanno impressionato le uova di quaglia caramellate ed il budino di formaggella con tuorlo d'uovo crudo dentro..
Servizio: Max 22 coperti, 4 persone in sala.
Carta vini: sono sceso in cantina e ci saranno oltre 10.000 bottiglie. con delle chicche entusiasmanti.. e a prezzi contenuti.. (ho bevuto un millesimato di haderburg del 91 che mi ha fatto sognare..). senza contare la scelta di oli.. aceti balsamici di qualsiasi invecchiamento, ecc.

Conosco il ristorante da anni e il livello qualitativo è sempre stato questo.. l'unica differenza l'ho notata col passaggio dal vecchio al nuovo locale (credo 3 anni fa), dove il maggior spazio ha concesso di introdurre i pre-appetizers ed i pre-desset..

Il tutto a cifre che sono notevolmente inferiori a ristoranti che metterei più o meno sullo stesso livello. Da Tano si spende la metà rispetto a Cracco o Aimo e Nadia... E se si mangia tartufo non ci sono paragoni (da cracco un mese fa un risotto al tartufo mi è costato 140 euro!!!)

Infine, sempre per fare un paragone con il mondo del vino.. che tanto mi appassiona.. il grande vino.. quello che raggiunge i 100/100 non solo è armonico, complesso ed emozionante.. ma è anche riconoscibile.. ha delle caratteristiche che lo rendono unico.. Ebbene come ho scritto nella recensione.. Tano è uno dei pochi ad avere un suo stile ben definito.. riconoscere "alla cieca" i suoi piatti non sarebbe difficile.. anche questa è una dote rara..

Sono ben consapevole che quando si danno dei giudizi non bisogna lasciarsi andare a facili entusiasmi.. altrimenti si perde di credibilità.. Nel mio caso credo non sia così.. prima di dare recensioni ci rifletto, provo il ristorante diverse volte.. cerco di ponderare tutti gli aspetti rilevanti.. (per questo ne ho postate così poche). Spero di esser riuscito a trasmettervi quantomeno che dietro il mio punteggio c'è una riflessione vera.. Magari non condivisibile.. ma quantomeno non superficiale..

Saluti a tutti
Ultima modifica di ketto il 20 gen 2009 16:01, modificato 1 volta in totale.

da silbusin il 20 gen 2009 13:03


Due precisazioni.
La prima sarebbe opportuno comporre il testo senza puntini a casaccio :lol: che comporta al validatore un'attenta riformattazione.
E poi, IMHO evidentemente, parlare dell'ambiente e del servizio: entrambi splendidi visto i 10, ma senza alcuna giustificazione concreta nella recensione. Per uno che non conosce Tano c'è quasi l'obbligo di andare a cercare le informazioni in altre recensioni.

Uscendo dalla cose tecniche, personalmente condivido pienamente il tuo giudizio sulla cucina di Tano e sul paragone fatto con altri bistellati. Sempre IMHO ovviamente.
Un cordiale saluto.

Re: Recensione su Tano passami l'olio

da johnleg il 20 gen 2009 15:25


ketto ha scrittoHo appena postato una recensione su Tano passami l'olio.. e volevo fare un paio di precisazioni perchè a differenza dell'ultima esperienza.. in questo caso potrebbe sembrare che sia stato generoso.. credo non sia così.. e cerco di spiegare perchè...

Sono ben consapevole che quando si danno dei giudizi non bisogna lasciarsi andare a facili entusiasmi.. Nel mio caso credo non sia così.. prima di dare recensioni ci rifletto, provo il ristorante diverse volte.. cerco di ponderare tutti gli aspetti rilevanti.. (per ne ho postate così poche). Spero di esser riuscito a trasmettervi quantomeno che dietro il mio punteggio c'è una riflessione vera.. Magari non condivisibile.. ma quantomeno non superficiale..

Saluti a tutti



Bellissima spiegazione!
Complimenti :)

quattro ruote spostano il corpo,
due muovono l'anima
(Riders Italian Magazine)

da ketto il 20 gen 2009 15:57


silbusin ha scrittoDue precisazioni.
La prima sarebbe opportuno comporre il testo senza puntini a casaccio :lol: che comporta al validatore un'attenta riformattazione.
E poi, IMHO evidentemente, parlare dell'ambiente e del servizio: entrambi splendidi visto i 10, ma senza alcuna giustificazione concreta nella recensione. Per uno che non conosce Tano c'è quasi l'obbligo di andare a cercare le informazioni in altre recensioni.

Uscendo dalla cose tecniche, personalmente condivido pienamente il tuo giudizio sulla cucina di Tano e sul paragone fatto con altri bistellati. Sempre IMHO ovviamente.
Un cordiale saluto.

hai ragione.. uso i puntini per evidenziare le pause che farei se parlassi.. e nel far questo non ho minimamente considerato che potesse creare problemi al validatore.. (pensavo che la formattazione fosse automatica). se sei tu il formattatore.. ti devo un bicchiere! :D

del servizio ho detto che 4 persone per 22 coperti di massimo mi sembra un ottimo rapporto.. e sull'ambiente ho scritto che mi piace il locale e trovo che mettere a disposizione degli "ospiti" un salottino è di una chiccheria unica... vuoi mettere intrattenersi a gustare un cognac su un divano dopo cena..?? o gustarsi un bel passito??

certo.. per giustificare un dieci bisogna aggiungere altro.. ho forse dato per scontato che la cortesia e l'attenzione siano di prim'ordine.. il fatto che il menu sia in due lingue.. e che la bravura nello spiegare i piatti e nell'accostarvi il giusto olio è una caratteristica comune a tutti quelli che lavorano in sala.. non esclusivo appannagio di tano.. sono ancora inesperto per quanto riguarda le recensioni.. ma stai sicuro che terrò a mente i consigli..

mi fa piacere che concordiamo sulla validità del ristorante.. e sul fatto che il paragone con nomi ben più osannati e premiati dalle guide non sia azzardato.

da fulvia il 20 gen 2009 17:51


Solo un appunto Ketto....quando scrivi...: " la carta dei vini è molto ampia, ci sono pochissimi grandi nomi ( e questo volendo essere puntigliosi potrebbe essere l'unico punto debole).....

...Ecco direi che non sono così convinta che sia un punto debole... :? anzi, oserei dire che rappresenta un punto di forza quello di eliminare i grandi nomi a favore di una ricerca di prodotti ugualmente di valore ma senza il blasone di nomi, che onestamente, mi hanno un po' stufato con le loro politiche aziendali...... :twisted:

...gli adulti che fanno solo gli adulti, senza ascoltare il bambino che è dentro di loro, sono di una noia e tristezza mortale....
O. Vanoni

da ketto il 20 gen 2009 18:30


fulvia ha scrittoSolo un appunto Ketto....quando scrivi...: " la carta dei vini è molto ampia, ci sono pochissimi grandi nomi ( e questo volendo essere puntigliosi potrebbe essere l'unico punto debole).....

...Ecco direi che non sono così convinta che sia un punto debole... :? anzi, oserei dire che rappresenta un punto di forza quello di eliminare i grandi nomi a favore di una ricerca di prodotti ugualmente di valore ma senza il blasone di nomi, che onestamente, mi hanno un po' stufato con le loro politiche aziendali...... :twisted:


Fulvia concordo in pieno con le tue idee ed apprezzo la carta di tano per questo motivo.. non a caso ho scritto tra parentesi che "volendo" questo potrebbe essere l'unico appunto..

volendo.. :D
ma io non l'ho voluto fare (e nel voto non ne ho tenuto conto).. ho solo pensato che il grande appassionato di nomi altisonanti.. o il cliente a caccia della grande etichetta.. potrebbe rimanere deluso.. insomma.. proprio per dare maggiore informazioni ho cercato di immedesimarmi per un attimo in chi la dovesse pensare in maniera diversa da noi due..
chi cerca i vari giacosa, conterno, o i vini che finiscono in aia.. (desinenza che a me fa pensare più al dolore per le tasche che si svuotano che non alla piacevolezza del vino).. o chi vuole i nomi altisoanti della borgogna, vordeaux o del rodano.. troverà poco di tutto questo.. troverà invece una perla rara del languedoc che è il grange de peres.. il montepulciano erasmo castelli.. lo spumante pas dosè di haderburg invece del banale champagne commmerciale..
per me tano fa bene.. ma è un mio punto di vista.. (anzi, nostro) :D

da tano il 20 gen 2009 20:32


Beh! ho letto la tua rece e gli appunti dopo....non sono un'insensibile........Grazie!!!!

Silvano questi puntini non li devi validare....barlafus.... :wink:
:lol: :lol: :lol:

da corona il 20 gen 2009 23:17


Ketto sarebbe questa
http://www.tanopassamilolio.it/cartavini6.html

la carta vini che ti ha fatto sognare?
Grazie.

da ketto il 21 gen 2009 12:58


corona ha scrittoKetto sarebbe questa
http://www.tanopassamilolio.it/cartavini6.html

la carta vini che ti ha fatto sognare?
Grazie.

mi ha fatto sognare un millesimato 1991 di Haderburg.. non so se conosci questo produttore.. ma credo sia uno di quelli che non ci fa invidiare i cugini d'oltralpe per la qualità dei loro vini.. e a prezzi decisamente più contenuti..
l'ho scoperto in questo ristorante.. e, da grandissimo appassionato di vini quale sono, ringrazio io Tano per questo..

altro vino che ho bevuto ed apprezzato è stato il montepulciano erasmo castelli.. un rosso grandissimo ancora una volta ad un prezzo contenuto.. sono una persona sensibile :D.. e non mi emoziono solo davanti alla finezza che raggiunge un tannino di langa dopo 20/30 anni di invecchiamento.. (per i quali occorre spendere ben altre cifre)

visitando la cantina di tano ho trovato moltissime proposte di questo tipo.. e, al pari di Fulvia, apprezzo moltissimo questa impostazione.. anche nel mio piccolo, quando gli amici che mi chiedono consigli sul vino da acquistare, cerco di dimostrare la mia competenza e la mia passione indirizzandoli su vini che costano poco.. (o quantomeno un giusto prezzo)..
ad imparare a memoria le annate giuste dei grandi vini di borgogna o delle langhe son capaci tutti.. sia i clienti che vogliono darsi aria da intenditori.. sia i ristoratori e sommelier che amano bastonare i clienti..

con questo non voglio assolutamente negare che per chi ha grandi disponibilità economiche non vedere nessun vino della Madame (per i non avvezzi Leroy) o della Romaneè contì può essere un motivo di disappunto.. (l'ho anche scritto nella spiegazione).. del resto è del tutto naturale immaginare che una tale clientela frequenti un ristorante di questo livello..
da mangione novizio ho solo pensato che non era questo il caso del tipico frequentatore di questo forum..non credo (o almeno spero) di aver sbagliato.. :wink:

da silbusin il 21 gen 2009 17:16


Il nostro comune amico Dante diceva: "Non ragioniam di lor, ma guarda e passa".
Come il nostro comune amico Roy dice "defendemos l'alegria!" così pure tu difendi le tue emozioni, non scusandoti di alcunchè, perchè il tuo "sentire" è quello che lascia ricordi piacevoli.
Pensa che anch'io quando ho visto mio figlio diventare avvocato a Milano mi sono emozionato, eppure qualche giovane presente "bastonato" che diceva "che fortuna..." l'ho sentito. CSNF? :D

da ketto il 22 gen 2009 16:56


silbusin ha scrittoIl nostro comune amico Dante diceva: "Non ragioniam di lor, ma guarda e passa".
Come il nostro comune amico Roy dice "defendemos l'alegria!" così pure tu difendi le tue emozioni, non scusandoti di alcunchè, perchè il tuo "sentire" è quello che lascia ricordi piacevoli.
Pensa che anch'io quando ho visto mio figlio diventare avvocato a Milano mi sono emozionato, eppure qualche giovane presente "bastonato" che diceva "che fortuna..." l'ho sentito. CSNF? :D

troppi riferimentia cose e persone che non conosco.. quindi mi son perso un pò.. :?
CNSF?

penso che la componente emozionale influisca necessariamente su un giudizio.. ma io la tiro in ballo senza problemi perchè comunque cerco sempre di tenerla separata dalla parte descrittiva.. che deve influire maggiormente su un punteggio che voglia essere condiviso..

in questo modo spero di poter essere d'aiuto anche a chi abbia gusti differenti dai miei..

da silbusin il 22 gen 2009 18:01


va bene, va bene...le mie erano solo considerazioni di supporto alla tua bella recensione.
CSNF è l'acronimo: di chi se ne frega :D

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