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da Paulyste il 05 feb 2009 10:36


Non è inelegante scrivere il prezzo nel menu, è inelegante a mio avviso che il cameriere lo dica a voce senza essere interrogato. Due le visite di me e Ste in ristoranti di questo genere (Il Pescatore e Villa Crespi). Nell'attesa nel salottino nel primo caso e appena seduti al tavolo nel secondo caso ci viene proposto un aperitivo. Anzitutto non è chiaro se questo è offerto; in secondo luogo ci viene offerta una scelta tra due o tre vini (uno o due Champagne, un Franciacorta) ma assolutamente non ci viene detto "questo costa tanto al bicchiere, quell'altro tanto, ecc."
Però da buoni signori quali siamo non ci salta in mente di chiedere quanto costassero (ovvio che il Franciacorta costasse di meno); chiaro che se alla fine avessimo scoperto che un bicchiere veniva a costare 100 euro saremmo rimasti basiti; visto che ne costava "solo" 30 all'incirca nessuno se l'è presa a male.

da Eat il 05 feb 2009 10:58


Concordo assolutamente che dire il prezzo a voce non sia elegante, ma sul menù il prezzo ci deve essere, non ci sono storie.

Sul discorso aperitivo io rimango sempre basito. In ristoranti di un certo livello (ma anche no!) non capisco come non si possa avere una carta degli aperitivi oppure (in caso di scelta limitata o in assenza di sale appartate in cui non si legge ancora il menù) perchè non vengano riportati i prezzi stessi nel menù.

Probabilmente a fronte di certe cifre, non si bada certo a 30/40 euro in più, ma in linea di principio è davvero una cosa scorretta.
Il cliente non è tenuto a sapere che un Franciacorta costa più di un Prosecco e meno di uno Champagne, il cliente dovrebbe vedere i prezzi ben riportati, se poi non gli interessano...pazienza.

da silbusin il 05 feb 2009 11:03


Non condivido.
Probabilmente per deformazione professionale per cui ogni cosa deve essere "tracciabile" e ogni atto necessita di "consensi informati", anche i più stupidi, la storia dell'ineleganza che consente di essere spennati in silenzio, visti i tempi che corrono, sarebbe opportuno non esistesse.
Ogni prestazione d'opera, ogni "materiale" fornito deve essere accompagnato dalla definizione del valore economico.
In altra sede ho già detto del mio atteggiamento di fronte al "prosecco" iniziale non segnato in carta : se mi chiedono "gradisce un aperitivo?" dico di no oppure rispondo "mi porta gentilmente la carta degli aperitivi?" e qui nel 100% dei casi casca l'asino.
Se mi chiedono "possiamo offrire un aperitivo?" mi aspetto ovviamente di non trovarlo sul conto.
Paecunia non olet.
La non eleganza la lasciamo ai turisti che entrano in short nella Galleria degli Uffizi.

da primus il 05 feb 2009 11:34


silbusin ha scrittoLa non eleganza la lasciamo a Fante che entra in minigonna e stivali nella Galleria degli Uffizi.


:shock:

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da Fante il 05 feb 2009 11:50


silbusin ha scrittoProbabilmente per deformazione professionale per cui ogni cosa deve essere "tracciabile" e ogni atto necessita di "consensi informati", anche i più stupidi, la storia dell'ineleganza che consente di essere spennati in silenzio, visti i tempi che corrono, sarebbe opportuno non esistesse.


Tu paragoni asini e cavalli
Allora perchè non far firmare un certificato che solleva la cucina da ogni responsabilità in caso di avvelenamento? Ma tu ti rendi conto mediamente quale sarebbe la reazione del commendator cavalier amministrator manager lo stesso che adesso fa il bersani degli stellati michelin al sommelier di Cracco che dice gradisce un aperitivo? La avviso che costa 20 euro

Il punto fondamentale è: cenare in certi posti è un lusso da sbauscioni gradevole finchè volete ma un lusso più che superfluo.
Non mi sembra il caso di indignarsi per robe del genere. Sarebbe come quella signora che ho sentito dire "la crisi si sente...io ho dovuto rinunciare a due cameriere...da 6 adesso solo 4"

da Paulyste il 05 feb 2009 11:58


Certo che in via Vincenzo Monti, fedele al nome che porta, circola il meglio dell'aristrocrazia e della borghesia arricchita di Milano... devo passare a farci un giro per trovare un uomo che riesca a mantenere i miei eruditissimi studi 8)

da lauciani il 05 feb 2009 13:21


Fante ha scrittoNell'articolo si legge che Cracco sostiene che il tartufo è stato regolarmente pesato al tavolo e che la grattuggiata è stata generosa

Ora domando ai miei concittadini

Ma vi sembra così strano il cumenda che prima sbauscia e poi alza la voce? Non ve lo vedete lì che tuona "Gratti gratti caro basso dipendente che siam mica qui a vedere il grammo noi AHR AHR AHR" e poi s'indigna? No?


" Uè balabiott, fa andà i mann cun la grataröla, cacia giù una bela sfurmagiada de trifulott, semm minga chì a fà i piöcc....AHAHHAHA!!"

da Paulyste il 05 feb 2009 13:38


Non ero a conoscenza della storia sul sommelier... effettivamente ha dell'incredibile. Ciò non toglie che io più vicino all'opinione di Fante in questo caso particolare. Io e Ste pensavamo da tempo ad una cena da Cracco: questa mi sembra una buona occasione per metterlo alla prova e se subodorassimo anche una minima stortura... zac, una bella stroncatura (ma spero di no, visto il prezzo: in ogni caso escludo per principio il tartufo). Ma prima preferisco provare altri posti, in verità.
In aggiunta: il tartufo è stato grattato, parola di Cracco, su tutte le pietanze, non solo su tagliatelle e uova al tegamino, pare.

Mi ha fatto morire dal ridere l'articolo uscito sul Giornale e riportato sul crostaceo cobalto: http://blog.gamberorosso.it/kelablu/

Mi stanno prendendo per i fondelli? Vogliono davvero farmi credere che alcune persone - quelli che di norma si possono permettere di portare in un ristorante simile sei persone e pagare per tutti - risentano effettivamente della crisi?

da Fante il 05 feb 2009 13:40


PaulySte ha scrittoMi stanno prendendo per i fondelli? Vogliono davvero farmi credere che alcune persone - quelli che di norma si possono permettere di portare in un ristorante simile sei persone e pagare per tutti - risentano effettivamente della crisi?


Se risentono della crisi e vanno a mangiare da Cracco sono dei perfetti imbecilli. Su questo almeno spero si sia tutti d'accordo.

da Avvomarco il 05 feb 2009 14:50


Fante ha scritto
silbusin ha scrittoProbabilmente per deformazione professionale per cui ogni cosa deve essere "tracciabile" e ogni atto necessita di "consensi informati", anche i più stupidi, la storia dell'ineleganza che consente di essere spennati in silenzio, visti i tempi che corrono, sarebbe opportuno non esistesse.


Tu paragoni asini e cavalli
Allora perchè non far firmare un certificato che solleva la cucina da ogni responsabilità in caso di avvelenamento? Ma tu ti rendi conto mediamente quale sarebbe la reazione del commendator cavalier amministrator manager lo stesso che adesso fa il bersani degli stellati michelin al sommelier di Cracco che dice gradisce un aperitivo? La avviso che costa 20 euro

Il punto fondamentale è: cenare in certi posti è un lusso da sbauscioni gradevole finchè volete ma un lusso più che superfluo.
Non mi sembra il caso di indignarsi per robe del genere. Sarebbe come quella signora che ho sentito dire "la crisi si sente...io ho dovuto rinunciare a due cameriere...da 6 adesso solo 4"



Io invece penso abbia ragione sillbusin e comunque la tendenza a proteggere sempre più il consumatore, a rischio di sembrare ridicoli, con informazioni banali, è in atto da tempo e arriva da lontano, america in primis.

Se ti chiedi perchè non far firmare un certificato che solleva la cucina da ogni responsabilità in caso di avvelenamento ti posso rispondere che quel pezzo di carta avrebbe un valore pressochè nullo perchè di fronte ad una responsabilità extracontrattuale (che procuri come in questa caso un danno alla persona), non vi è esimente scritta che tenga.

Perchè però se vai in palestra, in piscina o a fare attività sportiva organizzata il club/istruttore ti fa sempre sottoscrivere uno scarico di responsabilità del tutto simile e che ha lo stesso valore?

In fondo perchè mettere nei supermercati o nei cinema o nei mc donald's o negli autogrill il segnalatore che il pavimento è bagnato? semplice, per evitare che il cliente distratto - o il cliente sborone, come magari da cracco, che guarda il sedere alla bionda davanti - invciampi e si faccia male e ti ritenga responsabile del danno...

Se tutto è scritto chiaramente nel menù di certo il ristoratore non ci può smenare e mi sembra nenache il cliente, ignorante o sborone che sia. E allora nessuno sconto di 700 Euro offerto tanto facilmente....

Comunque devo dire che gli articoli letti sui siti, tratti dai giornali o meno, non mi sono piaciuti granchè, soprattutto quello de Il Giornale, dove si mette alla berlina tutto e tutti ma praticamente non si offrono informazioni sul caso.... sarà deformazione professionale, la mia ovviamente....

da stefano66m il 05 feb 2009 15:26


Secondo me ha ragione Cracco, l'articolo del giornale è dai toni paternalistici, eddai c'è la crisi come fai a chiedere ste cifre? Io penso che al limite sarà un problema di Cracco se non riuscirà a vendere il tartufo a 10.000 euro al kg, farà come tutti gli imprenditori o calerà il prezzo o non lo terrà. E poi andare da Cracco a mangiare tagliolini e uova è veramente da ebeti, per me il conto è stato fin troppo basso.. :lol: :lol:

Non so se il mio dire è entrato nel suo capire...

da Paulyste il 05 feb 2009 15:43


stefano66m ha scrittoE poi andare da Cracco a mangiare tagliolini e uova è veramente da ebeti, per me il conto è stato fin troppo basso.. :lol: :lol:


Effettivamente :roll:

Mettiamo una sera, Berlusconi... "Mi consenta, signor Cracco, il suo tartufo è troppo caro; in tempi di crisi noi italiani non ce lo possiamo permettere... il governo le concederà 1000 euro per la rottamazione del tartufo" 8)

da Fante il 05 feb 2009 16:21


Avvomarco ha scrittoIn fondo perchè mettere nei supermercati o nei cinema o nei mc donald's o negli autogrill il segnalatore che il pavimento è bagnato? semplice, per evitare che il cliente distratto - o il cliente sborone, come magari da cracco, che guarda il sedere alla bionda davanti - invciampi e si faccia male e ti ritenga responsabile del danno...


In effetti la colpa è degli avvocati che colgono ogni occasione per chiedere risarcimenti esosi a fronte di incidenti assurdi 8)

da scogghi il 05 feb 2009 17:10


Di tutta questa storia due cose principalmente non mi tornano:
Una già sviscerata da The dude sulla quantità, mi chiedo:

300g di tartufo per una cena di sei persone, anche se grattato su tutte le portate è una quantità ragionevole?

E poi: Come mai se si è certi di aver fatto le cose in modo corretto si decide di applicare uno sconto di 700 euro?

Tutto ciò partendo dal presupposto che i fatti siano stati riportati in modo corretto.

Altrimenti mi sarei aspettato una rettifica da parte di una o dell'altra parte.
Ultima modifica di scogghi il 05 feb 2009 17:31, modificato 1 volta in totale.

Il pesce in mare e la padella sul fuoco.....

da Paulyste il 05 feb 2009 17:19


Credo che fosse per risolvere senza clamore la questione... con uno sconto di 700 euro si sarebbe arrivati a raggiungere proporzionalmente il prezzo che il manager sosteneva di aver pagato l'anno prima per una cena "identica". Io, pur credendomi nel giusto, rinuncio spesso e volentieri alla polemica raggiungendo un compromesso... meno rogne

da The Dude il 05 feb 2009 17:33


scogghi ha scrittoUna già sviscerata da The dude sulla quantità, mi chiedo:

300g di tartufo per una cena di sei persone, anche se grattato su tutte le portate è una dose ragionevole?


Ricordo innanzitutto che dall'articolo sembra che le portate tartufate siano state non tutte, ma 2 a testa.

Io sono un mangiatore di tartufo principiante...
I trifolai esperti che dicono?

"...e già pregustò il tuo sapore sul pànino"

da tpt il 05 feb 2009 19:16


Diciamo che qualcosina ne capisco, per intenderci se mi fai vedere da distante la pezzatura di un tubero bianco sono i grado di darti un'indicazione circa il peso, so sceglierli, so conservarli, ecco ... ho un'idea non proprio vaga circa cosa sia un buon tartufo.

E ti posso dire che su un piatto di tagliolini da 8o gr. se il tartufo è buono, il consiglio è di condirlo con 15/17 gr. di tartufo.

Uova .... discorso a parte: il tuorlo ha un sapore decisamente intenso e quindi senza colpo ferire posso dirti che su due uova al tegamino io ci aggiungerei una mandolinata (chi gratta non capisce niente) di almeno 20 gr.

E siamo a 37?

Ora mettiamoci che il cliente possa aver detto ... gratta, gratta .... oppure che o il tagliolino o l'uovo è stato consumato anche da un quinto commensale (che non ha pasteggiato interamente a trifola) ed il gioco è fatto.

da vgaber il 05 feb 2009 23:12


PaulySte ha scrittoNon è inelegante scrivere il prezzo nel menu, è inelegante a mio avviso che il cameriere lo dica a voce senza essere interrogato. Due le visite di me e Ste in ristoranti di questo genere (Il Pescatore e Villa Crespi). Nell'attesa nel salottino nel primo caso e appena seduti al tavolo nel secondo caso ci viene proposto un aperitivo. Anzitutto non è chiaro se questo è offerto; in secondo luogo ci viene offerta una scelta tra due o tre vini (uno o due Champagne, un Franciacorta) ma assolutamente non ci viene detto "questo costa tanto al bicchiere, quell'altro tanto, ecc."
Però da buoni signori quali siamo non ci salta in mente di chiedere quanto costassero (ovvio che il Franciacorta costasse di meno); chiaro che se alla fine avessimo scoperto che un bicchiere veniva a costare 100 euro saremmo rimasti basiti; visto che ne costava "solo" 30 all'incirca nessuno se l'è presa a male.

Nel bresciano hanno fatto pagare anche il sigaro 'offerto'...... :roll:

Tutte le parole sdrucciole, come tutti i sentimenti sdruccioli, sono naturalmente ridicole.

da casu85 il 06 feb 2009 00:29


balcone ha scrittoMotivo la mia affermazione. Cracco approfitta di un rapporto poco chiaro tra cliente e ristoratore, e invece di mettere le cose in luce, balla nel manico per poi presentare la mazzata finale.
Che poi ci possa essere un concorso di colpa con il "manager" che vuole fare lo sborone e che quindi mostra un certo disinteresse per i prezzi, è un conto, ma il nostro chef pluristellato si comporta in maniera falsa. stop.


non è fare il furbo
il cliente evitava di mangiare 9 portate a base di tartufo stop.
anziche il tartufo andava a mangiare le costina con la e magari evitava di fare la figura della ***** fredda

da johnleg il 06 feb 2009 00:36


Eat ha scrittoConcordo assolutamente che dire il prezzo a voce non sia elegante, ma sul menù il prezzo ci deve essere, non ci sono storie.

Probabilmente a fronte di certe cifre, non si bada certo a 30/40 euro in più, ma in linea di principio è davvero una cosa scorretta.
Il cliente non è tenuto a sapere che un Franciacorta costa più di un Prosecco e meno di uno Champagne, il cliente dovrebbe vedere i prezzi ben riportati, se poi non gli interessano...pazienza.


:) Concordo anch'io sul fatto che i prezzi devono essere sempre segnalati.
Non concordo sul fatto che visto che vado in un locale bi o tristellato (dove vado comunque più per i suoi piatti e meno per i vini,che si possono comprare anche in enoteca)posso "non badare" a un calice di franciacorta a 30/40 euro. Io ci bado;eccome se ci bado.

quattro ruote spostano il corpo,
due muovono l'anima
(Riders Italian Magazine)

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