adem ha scrittoMa qual'è st'incidente "increscioso"? Che vuol dire che "alcuni clienti sono più uguali degli altri"? Forse l'ha scritto, ma me lo sono perso nella lettura della lunghissima (e godibile) recensione.
Curiosità a parte, mi sembra sbagliato pubblicarla così, dal mio punto di vista infatti il grave 3 al servizio resta del tutto immotivato.
PS Quasi quasi potremmo giocare al totoincidente....
Salve a tutti,
Innanzitutto complimenti per il bel sito, unico e davvero interessante. Scopro solo ora la presenza del forum (mea culpa) e noto subito un post dedicato alla mia ultima recensione! In effetti devo a voi, Colleghi Mangioni, diverse spiegazioni.
Premetto che sono assolutamente d’accordo sul fatto che una motivazione al voto 3 per il servizio sia cosa dovuta; non l'ho voluta includere nella recensione perché, come scritto, la genesi di tutto (vale a dire l'episodio scatenante) non è imputabile al ristorante Piazza Duomo, il voto 3 si riferisce, infatti, solo ed unicamente alla reazione dello staff di sala; inoltre la sua inclusione nella recensione l'avrebbe esageratamente allungata (sono già assai prolisso).
Ma andiamo con ordine, vi avverto il resoconto integrale sarà, tanto per cambiare, abbastanza lungo
: quella sera ero accompagnato da due amici (gli stessi dell'Osteria Francescana di qualche mese fa), arriviamo dunque in piazza del Risorgimento e non riuscendo ad individuare subito il ristorante pensiamo bene di chiedere informazioni relative all'ubicazione dello stesso a due passanti, una coppia.
Il marito (suppongo), gentilmente devo dire, ci dice di seguirli visto che anche loro si stanno recando nel medesimo luogo. La moglie, stizzita, aggiunge: "Ma VOI, andate lì?".
Ora, scritto cosi probabilmente non renderà molto, ma avreste dovuto sentire il tono con il quale la madama ci ha interpellato: era palesemente indisposta dal fatto che tre giovani ragazzi come noi volessero, ma soprattutto potessero, recarsi in un ristorante del genere (voi già sapete, grazie a un post relativo alla mia recensione del ristorante "Il Luogo di Aimo e Nadia" che il sottoscritto ha 21 anni, n.d.a.). Il marito, visibilmente imbarazzato, fa finta di nulla, noi preferiamo soprassedere, rispondendo con un laconico "No, andiamo proprio al Piazza Duomo". Va beh, mi dico, francamente non mi importa nulla di cosa pensi la signora.
Inutile aggiungere che gli avventori al tavolo attiguo al nostro a cui mi riferisco nel mio scritto saranno proprio loro.
Arriviamo dunque al ristorante e iniziamo la cena, purtroppo con i due non è affatto finita: per tutta la durata della degustazione non solo sentiremo gli occhi della coppia addosso, che, voglio fare l’avvocato del diavolo, potrebbe pure essere una nostra infondata impressione (e vi assicuro che non lo è), bensì udiremo distintamente commenti a nostro riguardo di cui ho decenza di risparmiarvi, peraltro campati in aria, pure cattiverie da pettegola di paese, alle quali la coppia è evidentemente avezza.
Siamo infastiditi da queste persone maleducate, comunque per un po’ decido, decidiamo, di seguire le orme del sommo Poeta “Non ragionar di loro, ma guarda e passa”, ma a tutto c’è un limite. All’ennesima frecciata mi lascio scappare un’esclamazione, sempre inter nos s'intende, del tipo: “Che persone maleducate ed incivili che girano al giorno d’oggi!” (sottolineo il fatto che non vi era riferimento alcuno ai due e il mio tono di voce era assolutamente basso). Sono tentato di rivolgermi direttamente a loro, ma preferisco evitare piazzate.
A quanto pare però qualcun altro ha pensato diversamente, avendo origliato la mia esclamazione ed essendosi sentito chiamato in causa, così si avvicina un giovane cameriere e con nostra grande sorpresa ci dice, discretamente: “Se potete per favore tenere le distanze dagli altri ospiti del locale, grazie…”. Al che, visibilmente accigliato, ma sempre in tono educato tengo a precisarlo, replico testualmente: “D’accordo, la stessa cosa andrebbe detta a lor signori, visto che è tutta la sera che LORO non tengono le distanze da noi, siamo entrambi clienti del Piazza Duomo e il trattamento deve essere equo, la prego di provvedere, grazie”. Lui, testuali parole: “Si, ma ci sono CATEGORIE di clienti, ETA’ ed ETA’…..”. E cosi dicendo si allontana.
Ammutoliti, personalmente sconvolto tanto che per un po’ ho creduto di aver capito male, non volevamo credere alle nostre orecchie. Intanto i due se ne vanno, e solo allora (pura casualità?), dopo 15 minuti buoni (e non 5
), il maître torna in sala e finalmente possiamo chiedergli di venire al nostro tavolo per chiarire. Sapeva già dell’accaduto e discutendo, con la massima calma, ci dice che il cameriere ha dato solamente atto alla richiesta della coppia, e che se noi li avessimo anticipati, avrebbe fatto la stessa identica cosa. Purtroppo il punto non è qui, e nemmeno il 3 al servizio trova il suo fondamento in questo; il fatto grave è la risposta che ci è stata data, non solo il cameriere non ha detto nulla ai due, bensì ci ha discriminati: categorie di clienti in base all’età? Ma stiamo scherzando?! Se fossero stati habitués (e non lo sono ci conferma il caposala) sarebbe stato meno grave! Lo stesso maître ammette che il suo sottoposto ha commesso un errore (“I clienti sono tutti uguali” ci dice) e, al nostro rimprovero relativo al fatto che avrebbe dovuto occuparsene lui (certamente più esperto) risponde con un: “Sì, effettivamente avrei dovuto occuparmene io”.
Io ho la grandissima fortuna di avere questa Passione, sono infatti circa tre anni che mi diverto ad esplorare lidi gastronomici con i pochissimi miei coetanei apprezzanti il buon Cibo e il buon Vino (prima c’erano solo Mamma e Papà) e mai, sottolineo mai, si è venuta a creare una situazione del genere. Ci sono dei giovani che preferiscono spendere una determinata somma di denaro in discoteca, ecco, io la preferisco spendere cosi, non vedo perché a qualcuno questo debba arrecare fastidio.
Mi rendo conto di essere un caso raro infatti, finora, sia io che i miei “compagni di avventura” abbiamo visto sorpresa e giustificato stupore alla vista di giovani cosi appassionati e, credo, competenti (mi viene in mente quando Davide Ostorero, il bravo Maitre di Cracco, ci chiese se fossimo del mestiere, oppure la somma felicità della Signora Nadia Santini al vederci ospiti “non accompagnati” al suo desco); inoltre abbiamo osservato sempre rispetto (ci mancherebbe altro), sia da parte dei ristoratori, sia da parte di altri clienti, lo stesso rispetto che sono stato educato, anzi siamo stati educati a portare noi agli altri, e che ci aspettiamo di ricevere.
Vi lascio immaginare come ci siamo sentiti. Dovrebbe essere chiaro, discriminati per la nostra età, non all’altezza insomma. Stavo intimamente male per quanto accaduto, adesso vi sembrerà una sciocchezza ed un’esagerazione, però lì per lì ho sofferto, e vi chiedo: voi cosa avreste fatto se vi fosse capitato una cosa del genere? Se lo gradite, rispondete, sono assai curioso
Per completezza tengo ad aggiungere che quanto successo non ha condizionato nel modo più assoluto il giudizio obiettivo sulla cucina e sull’ambiente del ristorante Piazza Duomo e, a mente fredda, mi accorgo che un errore, se così si può definire, è stato commesso anche da noi: avremmo dovuto chiamare già al secondo antipasto il caposala per porre fine a tutto o, al limite, andarcene alla risposta del cameriere, mi dispiace sinceramente di non averlo fatto.
P.S. Se il Moderatore lo desidera può collegare la mia recensione a questo intervento, in modo tale che tutti i Lettori abbiano la possibilità di sapere cosa è concretamente accaduto.
In attesa della prossima recensione (a breve
) vi saluto!!
L_caco