D'accordissimo sull'incoerenza tra giudizio e voto: data la sola sufficienza agli involtini, difficile assegnare più di 8.
D'altra parte, ritengo che per assegnare un 9 ad un ristorante non dedito a cucina creativa basti che i piatti assaggiati siano preparati e presentati in modo impeccabile, in funzione ovviamente della propria esperienza dei piatti medesimi, o quantomeno di altri simili o degli ingredienti impiegati. Insomma, se nella tal trattoria mangio la miglior pìcula ed i migliori anvein che abbia mai assaggiato, il 9 glielo do eccome. Se poi troverò di meglio cammin facendo, replicherò il 9, riservandomi il 10 per inattesi livelli di eccellenza.
In fondo, se uno arriva sul mangione in cerca di un giudizio su un cinese o su una trattoria tipica, si aspetta che la valutazione riguardi il singolo locale in funzione dei piatti proposti e dell'esperienza del recensore su quel tipo di cucina, non certo in relazione con ristoranti che propongono tutt'altra linea gastronomica, di cui al suddetto utente importerà ben poco ai fini della scelta della trattoria o del cinese...insomma, se cerco un posto dove mangiare degli ottimi anvein e dell'ottima pìcula preferisco orientarmi tra recensioni dove l'ottimo merita un 8-9, il discreto un 7 e il mediocre un 5-6, piuttosto che ritrovarmi tutti cappelli gialli (per non disonorare le Vette) e dovermi spulciare tutti i testi per sapere dove i suddetti piatti sono davvero ben preparati.
Anche dal punto di vista di chi recensisce, trovo che richieda una capacità di discernimento ben maggiore il soppesare adeguatamente tutte le componenti di piatti apparentemente semplici o poveri, onde definire un voto coerente in una scala ampia, piuttosto che cavarsela sbrigativamente con un 6 politico "tanto, più che alla sufficienza una cucina tradizionale non può ambire"...