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Osteria La Francescana di l_caco

da Eat il 21 mag 2009 15:10


Recensione dettagliatissima come al solito, ci mancherebbe che avessi qualcosa da dire in merito!!

Periodicamente, però, io ripropongo questa considerazione: in che senso il rapporto qualità/prezzo di una cena di oltre 230 euro è ottimo? Rispetto a locali della stessa fascia? Quali per cortesia?

Immagino che la concezione del rapporto qualità/prezzo di l_caco sia ben diversa dalla mia (beato lui!), per cui non voglio certo fare polemica ma solo capire. Per 233 euro non è normale che io mangi benissimo, venga trattato benissimo e l'ambiente sia più che accogliente?

Complimenti a l_caco per la recensione e (con un pizzico di sana invidia :lol: ) per il portafoglio!!! :wink:

ciao e grazie.

da donAttilio il 22 mag 2009 08:27


I_CACO, il tuo descrivere/narrare, evedenzia una "manifesta" capacità espositiva con una fin troppo dettagliata "trama"... a mio avviso: comunque, "tanto di cappello"!

Cordialmente, con te, vorrei fare alcune considerazioni, circa il "pacchetto" di globale contenuto del Maestro Bottura:

A) Lo trovi di buon gusto applicare "il coperto" , o sarebbe meglio spalmarlo nei costi delle varie portate ?

B) Le aspettative, in rapporto al costo, dovrebbero essere confermate al massimo livello: stiamo parlando di "UN PRIMO DELLA CLASSE", come da tua stessa ammissione. Pertanto il rapporto Q/P, dovrebbe essere NORMALE ?

C) Bottura, come altri "MAESTRI", spesso - purtroppo - non è presente nel suo ristorante (per impegni di autopromozione, catering, televisivi ecc.), ora, tu giustamente dici di aver "trascorso oltre cinque ore di puro divertimento e grandi emozioni, trasmesse anche dalla costante presenza del Maestro, che puntualmente descriveva i piatti e registrava le impressioni dell'ospite". . . pensa per un attimo se - come è capitato in occasione della mia ultima visita -
che il bravo Bottura non fosse stato presente - la tua PIACEVOLEZZA/DIVERTIMENTO sarebbe stata immutata ?


Il tutto senza nessun intento polemico nei tuoi confronti, ma semplicemente segnalare alcuni particolari, a volte irritanti, che sono sempre più frequenti visitando ristoranti di "alto rango" e, a mio avviso, poco evidenziati anche da chi dovrebbe fare informazione per mestiere.

Se decidiamo di andare a un concerto - spettacolo o altro - e manca "il protagonista", il quale ha delegato il suo miglior allievo, per la rappresentazione, perchè aveva altri impegni, è regolare?
proveremo le stesse emozioni?

Gli Chef, "primi della classe", io li considero "i protagonisti".

da adem il 22 mag 2009 09:14


L_caco, non posso credere che tra i tanti blasonati che hai visitato tu non sia ancora stato a Girona, ma deve essere certamente così, perchè dopo essere stati al Celler non si può più assegnare un rapporto q/p ottimo ad alcun altro stellato!

da Eat il 22 mag 2009 09:27


Senza esporlo direttamente, avevo pensato esattamente:

- al coperto
- al confronto col Celler (solo per racconti di chi c'è stato)

come riportato da donAttilio e adem.

Per quanto riguarda la presenza dello chef, è una diatriba vecchia ma sempre attuale. Personalmente credo che a certi livelli (se poi parliamo di Genio o di Arte...) la presenza dello chef sia indispensabile, non certo per l'esecuzione dei piatti ma per quel "plus" che credo chiunque desidera a fronte di certi conti finali.

Io ho aperto il topic per capirne qualcosa in più sull'argomento...

da stefano66m il 22 mag 2009 15:06


Ho sempre pensato che per i grandi nomi per il rapporto q/p la definizione normale fosse la più adeguata, in questo caso 15 piatti assaggiati e beveraggi assortiti a 233 euro mi fanno capire il buono che ha voluto dare il Caco.
Normalmente, per la stessa cifra, in locali di questi livelli si mangia molto meno

Non so se il mio dire è entrato nel suo capire...

da adem il 22 mag 2009 15:48


Eat ha scrittoPer quanto riguarda la presenza dello chef, è una diatriba vecchia ma sempre attuale. Personalmente credo che a certi livelli (se poi parliamo di Genio o di Arte...) la presenza dello chef sia indispensabile, non certo per l'esecuzione dei piatti ma per quel "plus" che credo chiunque desidera a fronte di certi conti finali.


Io penso che sia indispensabile più che altro la presenza di personale di sala competente e appassionato, fare due chiacchiere con lo chef è un valore aggiunto che fa indubbiamente piacere ma che, IMHO, il cliente non ha alcun diritto di pretendere. Mi fanno tristezza quelle recensioni (non è il caso di l_caco, ovviamente) in cui ci si lamenta dell'assenza o della scarsa propensione alle coccole dello chef di turno, mi resta l'idea che non si sia andati per mangiare ma per collezionare un'altra "figurina".

Per fare un esempio, al Canto a Siena maitre e sommelier non mi sono piaciuti per niente, distaccati e assenti, mentre Lopriore a fine cena era sinceramente interessato alle nostre impressioni: beh, avrei forse preferito non vedere lo chef ma ricevere un trattamento migliore durante la cena.


OT Il Celler è un mondo a parte, due settimane fa ho speso 170 euro a persona per il menu degustazione completo e l'abbinamento da loro consigliato (11 o 12 vini...), per la seconda cena migliore della mia vita (la prima è quella, sempre al Celler, dell'anno scorso 8) ).
Già solo sulla scelta dei vini ci sarebbe da aprire un topic: non propongono "grandi" vini (se uno li vuole c'è la carta, che per quanto pesa devono portarti con il carrello… i prezzi dei vini italiani che ho visto dovrebbero far vergognare il 90% degli stellati italiani), ma vini discreti, spesso addirittura vistosamente squilibrati, che però si completano alla perfezione con i piatti. In questo modo contengono certamente i costi e danno saggi di bravura che hanno lasciato a bocca aperta la mia ragazza, fresca di esame da sommelier

da Eat il 22 mag 2009 16:06


stefano66m ha scrittoHo sempre pensato che per i grandi nomi per il rapporto q/p la definizione normale fosse la più adeguata, in questo caso 15 piatti assaggiati e beveraggi assortiti a 233 euro mi fanno capire il buono che ha voluto dare il Caco.
Normalmente, per la stessa cifra, in locali di questi livelli si mangia molto meno


Andrebbe forse rivisto il rapporto q/p per questi ultimi locali a questo punto....

da Eat il 22 mag 2009 16:08


adem ha scritto Mi fanno tristezza quelle recensioni (non è il caso di l_caco, ovviamente) in cui ci si lamenta dell'assenza o della scarsa propensione alle coccole dello chef di turno, mi resta l'idea che non si sia andati per mangiare ma per collezionare un'altra "figurina".


Concordo e rilancio: e gli chef che cercano le coccole del presunto critico di turno? :D

da donAttilio il 22 mag 2009 19:47


Per ADEM :
Tu pensi che in assenza del "Maestro" di turno in cucina, tutti i piatti escono realizzati/ curati / interpretati con la stessa passionalità dell'ideatore ? ? ?
La delega, anche al pur bravissimo allievo o secondo, a tuo avviso basterebbe ? ? ? :roll: :roll: :roll:

da adem il 22 mag 2009 20:58


donAttilio ha scrittoPer ADEM :
Tu pensi che in assenza del "Maestro" di turno in cucina, tutti i piatti escono realizzati/ curati / interpretati con la stessa passionalità dell'ideatore ? ? ?
La delega, anche al pur bravissimo allievo o secondo, a tuo avviso basterebbe ? ? ? :roll: :roll: :roll:


Non saprei, ho troppa poca esperienza, anche se propendo per il sì. A certi livelli, secondo me, conta più l'ideazione del piatto della sua realizzazione, che può essere delegata ad allievi spesso di gran livello. Mi ripeto, un gran ristorante è il risultato della perfetta sinergia tra cucina e personale di sala, se quest'ultimo è valido non sento la necessità della presenza dello chef (e viceversa, come scrivevo del Canto).

Io mi ero concentrato non tanto sull'esecuzione dei piatti, ma sull'aspetto pubblico, fuori dalla cucina, dello chef, secondo quanto citavi di l_caco: "trascorso oltre cinque ore di puro divertimento e grandi emozioni, trasmesse anche dalla costante presenza del Maestro, che puntualmente descriveva i piatti e registrava le impressioni dell'ospite".
Ora sembra che questo sia un comportamento dovuto, mentre secondo me è solo un extra legato alla personalità dello chef. Davide Palluda mi ha a mala pena salutato, a Canale, ma conta quello che mi ha fatto trovare nel piatto...

Re: Osteria La Francescana di l_caco

da l_caco il 23 mag 2009 02:11


Eat ha scrittoRecensione dettagliatissima come al solito, ci mancherebbe che avessi qualcosa da dire in merito!!

Periodicamente, però, io ripropongo questa considerazione: in che senso il rapporto qualità/prezzo di una cena di oltre 230 euro è ottimo? Rispetto a locali della stessa fascia? Quali per cortesia?

Immagino che la concezione del rapporto qualità/prezzo di l_caco sia ben diversa dalla mia (beato lui!), per cui non voglio certo fare polemica ma solo capire. Per 233 euro non è normale che io mangi benissimo, venga trattato benissimo e l'ambiente sia più che accogliente?

Complimenti a l_caco per la recensione e (con un pizzico di sana invidia :lol: ) per il portafoglio!!! :wink:

ciao e grazie.


Salve a tutti e grazie per il vostro apprezzamento :) ,

Ho riflettuto a lungo sul rapporto qualità/prezzo della cena presso l'Osteria Francescana, giungendo alla conclusione che l'ottimo è meritato. Sono arrivato a questo pensiero primariamente analizzando quanto degustato (per semplicità ho fatto riferimento solo alle portate del menù): ben 15 (quindici!) piatti, tutti dotati di valutazione spaziante dall'ottimo allo straordinario, offerti a 180 € (media di 12 € alla singola portata) contro una media di 7-8 degli altri ristoranti di questo livello non sono pochi, anzi! Stefano66m ha centrato il punto.

Secondariamente ho proseguito il confronto degli altri "fuoriclasse" individuando due esempi concreti del medesimo tenore da me visitati, i migliori dopo la Francescana: Calandre e La Pergola; dove il menù degustazione viene conteggiato rispettivamente 225 € per 7 portate e 198 € per 9 portate, con le relative valutazioni cucina-servizio-ambiente pari a 10-9-8 e 10-9-10 (anche se la media esatta per la cucina è stata di 9,5 e 9,55 contro i 9.7 di Bottura). Il rapporto qualità/prezzo del ristorante degli Alajmo lo definirei normale: pago una cifra smodata ma le emozioni lo giustificano, nulla di più, nulla di meno; quello del ristorante di Beck lo definirei buono, cifra più che equa rispetto a quanto degustato. La Francescana offre un migliore rapporto qualità/prezzo dei due succitati, l'ho voluto evidenziare in questo modo, attribuendo l'ottimo. Volendo però essere pignoli sarebbe in realtà un molto buono tendente ottimo, l'ottimo (al limite dell'utopico) avete ragione, può andare solo a ristoranti come il Celler; diciamo che, espresso in decimi, il q/p della Francescana sarebbe pari ad un 9.
Mi rendo conto che a certi livelli, soprattutto pagando certe cifre, dovrebbe essere scontato, nel complesso, ricevere un'Ottima esperienza; purtroppo però non è sempre cosi e, soprattutto, il range dei prezzi tra un'ottima esperienza ed un'altra può essere molto vario (vedasi sopra), da qui il ricorso a differenti valutazioni dei rapporti q/p.

Per completare il discorso desidero rispondere a donAttilio riguardo i diversi spunti di riflessione da lui elencati:

A) Sono pienamente d'accordo con te, anche secondo me il coperto, in locali di questo tenore, non ha senso di esistere. Anche io mi chiedo il perchè della non "spalmatura" sul costo delle varie portate. Sono proprio curioso, la prossima volta chiederò a Bottura stesso :wink:

B) Come detto, Bottura non è il solo "primo della classe"; secondo me è giusto evidenziare il fatto che il rapporto q/p del suo locale è maggiormente favorevole rispetto a quello di altri "super ristoranti", senza sminuire l'oggettivo rapporto q/p di questi ultimi.

C) Per essere precisi la frase da me scritta in recensione è: "Ora purtroppo è finita davvero, dopo cinque ore e passa di puro divertimento e grandi Emozioni, richiediamo il conto"; non faccio riferimento alla presenza dello Chef come elemento fondamentale causa di queste emozioni. Certo è palese il fatto che la presenza di Bottura abbia giocato un ruolo primario (attenzione: non fondamentale!) nella piacevolezza della cena (spiegazioni delle idee che si celano dietro la creazione di un piatto - visto che il personale è già di suo preparatissimo sulla descrizione tecnica - raccolta e scambio delle impressioni, consigli utili ecc.) ma non nella genesi delle suddette emozioni, derivate unicamente dai grandi piatti degustati; insomma se Bottura non ci fosse stato, e i piatti fossero stati preparati in modo analogo, avremmo provato le stesse sensazioni.
Per completare ti dirò che abbiamo avuto modo di interloquire molto di più con Giuseppe Palmieri, il bravo maitre, che con Bottura in persona, recatosi al nostro desco diciamo 5 volte brevemente più il commiato, un poco più lungo.
Ciononostante ammetto che la non presenza di Bottura mi avrebbe deluso, se non altro per quel minimo di contatto umano che ho piacere ad instaurare con chi mi regala (si fa per dire :P) una cosi ottima cena.

A presto! :D

L_caco

Re: Osteria La Francescana di l_caco

da Eat il 23 mag 2009 20:55


Grazie l_caco per l'esauriente spiegazione.

da donAttilio il 24 mag 2009 07:38


Per aver dato una più che esaustiva risposta alla mie considerazioni/riflessioni, ti ringrazio, augurandoti sempre tante soste enogastronomiche GAUDULE :wink: :lol:
Ciao, I_caco.

attilio

da l_caco il 24 mag 2009 20:41


Grazie mille a voi per aver proposto spunti di riflessione così interessanti, è sempre bello confrontarsi con voi :)

Alla prossima! :D

da adem il 25 mag 2009 09:49


l_caco ha scrittoGrazie mille a voi per aver proposto spunti di riflessione così interessanti, è sempre bello confrontarsi con voi :)

Alla prossima! :D


Grazie a te: dopo aver letto la tua recensione ho deciso di trascorrere a Modena il weekend gourmet di luglio (anche se il fatto che Senigallia sia sul mare potrebbe farmi cambiare idea un'altra volta!)

da l_caco il 25 mag 2009 17:06


adem ha scritto
l_caco ha scrittoGrazie mille a voi per aver proposto spunti di riflessione così interessanti, è sempre bello confrontarsi con voi :)

Alla prossima! :D


Grazie a te: dopo aver letto la tua recensione ho deciso di trascorrere a Modena il weekend gourmet di luglio (anche se il fatto che Senigallia sia sul mare potrebbe farmi cambiare idea un'altra volta!)


Senza contare che a Senigallia hai ben due "templi" da visitare :D, cmq io li farei tutti e tre (Bottura, Cedroni e Uliassi), insomma Modena non è poi così lontana da Senigallia (200 km)... ;)

No, a parte gli scherzi, Bottura merita davvero... Come detto, la migliore cucina mai assaggiata in Italia.

da Eat il 25 mag 2009 17:26


l_caco ha scrittocmq io li farei tutti e tre (Bottura, Cedroni e Uliassi),


Pure io se vincessi al Superenalotto :D

Senza voler fare i conti in tasca a nessuno, bisogna precisare che non sempre il non visitare alcuni locali è questione di "poca voglia" :D :D

da l_caco il 25 mag 2009 17:41


Eat ha scritto
l_caco ha scrittocmq io li farei tutti e tre (Bottura, Cedroni e Uliassi),


Pure io se vincessi al Superenalotto :D

Senza voler fare i conti in tasca a nessuno, bisogna precisare che non sempre il non visitare alcuni locali è questione di "poca voglia" :D :D


Chiaramente il mio era un piacevolissimo sogno gourmet... :D Anche perchè, indipendetemente dal lato economico (pur sempre fondamentale), provando tre locali di questa tipologia in tre giorni uno dietro l'altro, secondo me, ci si perde, si naufraga, in un mare di sensazioni... Meglio concentrarsi su uno, documentandosi con ogni mezzo su cucina e piatti simbolo e poi, semplicemente, GODERE! :D

da adem il 25 mag 2009 19:01


l_caco ha scritto
Senza contare che a Senigallia hai ben due "templi" da visitare :D, cmq io li farei tutti e tre (Bottura, Cedroni e Uliassi), insomma Modena non è poi così lontana da Senigallia (200 km)... ;)

No, a parte gli scherzi, Bottura merita davvero... Come detto, la migliore cucina mai assaggiata in Italia.


Pensare che io stavo per partire con la classica domanda idiota, provare per primo Uliassi o Cedroni?

Insieme no, sia per il rischio di saturazione, sia per più prosaiche cautele pecuniarie...

da l_caco il 25 mag 2009 19:50


adem ha scritto
l_caco ha scritto
Senza contare che a Senigallia hai ben due "templi" da visitare :D, cmq io li farei tutti e tre (Bottura, Cedroni e Uliassi), insomma Modena non è poi così lontana da Senigallia (200 km)... ;)

No, a parte gli scherzi, Bottura merita davvero... Come detto, la migliore cucina mai assaggiata in Italia.


Pensare che io stavo per partire con la classica domanda idiota, provare per primo Uliassi o Cedroni?

Insieme no, sia per il rischio di saturazione, sia per più prosaiche cautele pecuniarie...


Come detto sopra, con una visita in sequenza non si apprezzerebbero le due cucine come esse meritano.
Ti consiglio senz'altro di visitare anche l'alternativa che accantonerai, possibilmente però con un gap temporale non troppo ampio rispetto alla prima esperienza, Cedroni e Uliassi è bello poterli mettere a confronto. ;)

Per quanto riguarda il dilemma "da chi incomincio?" (mica è una domanda idiota :P): non saprei... Tutti e due sono davvero bravi. Personalmente tra Uliassi e Cedroni preferisco il primo, intendo come stile di cucina, senza nulla togliere a Cedroni, sia chiaro! Pura preferenza personale, mi ispira maggiormente...

A mio parere però, ribadisco, Bottura è un gradino sopra. :D

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