Il "Lac", il Lago di Caldonazzo è nel suo periodo migliore.
Ma questo locale mi intristisce.
Il menù recita: "siamo la Bibbia del Pesce" (sic!).
L'antipasto dovrebbe essere un assaggio.
Quattro pezzi di baccalà matecato (?) che assomigliano a gommapiuma di alta densità: coperti da fette di polenta prese dal negozio.
Le sarde in saor: un piatto veneziano sublime che unisce il dolce, l'acido, il salato.
Ma qui non si sente niente di questa sinfonia della Laguna.
Solo l'aglio messo in quantità industriale nel primo piatto.
La "patronne" mi aggredisce ma non ho tempo, non ho voglia: neanche la forza.
Dovrebbe rivolgersi alla Confraternita: semPre che siano disposti ad ascoltarla.
Lascio una banconota sul tavolo.
Nella mente mi risuonano le note dell'avvocato-cantautore.
Lo ascolto: esco nell'aria frizzante del primo autunno.