Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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menu a mano libera

da luc83 il 21 mag 2009 14:05


baudich e iannone.

prendo spunto da una "discussione" tra i due durante la trasmissione "indovina chi viene a cena" di grchannel.

tema, appunto, il menu a mano libera che entrambi propongono nel loro ristorante.
lo chef francese non possiede assolutamente una carta ma, a quanto pare, costruisce un menu in base al vino scelto dal cliente.
iannone possiede qualche piatto in carta che però modifica di giorno in giorno in base alla disponibilità del mercato. per il resto fa di testa sua.

la mia domanda è: cosa ne pensate di una scelta del genere?

io credo che sceglierei un locale come il loro solo in alcune occasioni....a mente sgombra, in quei giorni nei quali non vorresti pensare a nulla. ma non andrebbe bene nel caso avessi bisogno di "sicurezze", per intenderci quando si va al ristorante per mangiare quel tal piatto.

da adem il 21 mag 2009 15:09


Sono stato di recente al Perbacco, ad Aprilia, dove la formula è più o meno quella: breve consulto con lo chef e serie di piatti "a sorpresa".
Ho mangiato molto bene, ci tornerò, ma mi è rimasta la fastidiosa sensazione di aver pagato un po' troppo per un pranzo in cui non ho avuto possibilità di scelta.

In generale vedo 2 ragioni alternative per andare in un locale che propone solo "menu a mano libera":
- un prezzo più basso
- una qualità della cucina eccelsa, capace di stupire ecc.

Ovviamente è diverso il discorso per gli chef che propongono il menu libero accanto ad una carta strutturata

da butter_fly il 21 mag 2009 15:34


per me è indispensabile che ci sia chiarezza dall'inizio alla fine di una cena. se il menu è a mano libera mi deve essere comunque specificato il relativo costo, in base al numero delle portate ad esempio; le poche fregature che ho preso al ristorante sono state causate almeno per metà da menu inesistenti...


da stefanbo il 21 mag 2009 18:30


Beh, sarà che sono anarchico e non sopporto le imposizioni, almeno quelle evitabili :wink: , ma a me non farebbe affatto piacere...

Quoto Adem, potrei accettare il discorso alle condizioni da lui espresse.

Ci sono due ristroranti, da me frequentati in un lontano passato, dove la formula era più o meno così, ma con dei distinguo notevoli.

Uno era l'Altra Bottiglia, a Civita Castellana, dove il patron Ermanno intanto sin dalla prima visita si sincerava di cosa non mangiasse il cliente ed i suoi commensali 8e se lo ricordava anche anni dopo!), e poi aveva comunque sempre una o due alternative al percorso gastronomico.

L'altro era (ed è ancora) il Bistrot du Sommelier a Parigi, gestito dal campione del mondo dei sommeliers 1992, Philippe Faure-Brac.
Intanto ha una normalissima lista, a pranzo e a cena, quindi chi vuole pranza o cena abbinando, sempre volendo, i vini da lui scelti, poi, per chi vuole, costruisce un menu, come l'Altra Bottiglia prendendo nota di antipatie gastronomiche del singolo, su 3 o 5 vini diversi al bicchiere, o ancora su un produttore ed i suoi vini.

Ecco, queste due eccezioni mi piacewvano/mi sarebbero piaciute ancora :lol:

da luc83 il 21 mag 2009 19:22


durante la cena lo chef francese diceva che alcuni manager, suoi clienti, apprezzavano questa scelta perchè almeno al ristorante non avrebbero preso delle decisioni..

da stefanbo il 21 mag 2009 19:28


Non faccio fatica a crederci caro Luc83: superpagati, superstressati e super a rischio licenziamento/ristrutturazioni...

E poi, onestamente, e lo dico con cognizione di causa conoscendo piuttosto bene le realtà di paesi a noi limitrofi, gli Italiani sono tra i pochi, anche quando sono topmanagers, a sapersi godere la vita, staccando la spina.

I Francesi stanno facendo una bruttissima fine, assomigliando, nei comportamenti lavorativi (che poi si riflettono ovviamente anche nel privato, uscite al ristorante comprese) sempre più a Giapponesi ed Americani: il dovere prima di tutto, ovunque ed a qualsiasi ora :cry:

da Parakarro il 23 mag 2009 11:17


scelta molto romantica ma poco commerciale...

ovvio che chi non ha problemi economici non te ne frega nulla ma se sei una persona normale rischi magari di vivere male la cena fino al momento del conto...e invece magari ne resti piacevolmente sorpreso perchè ti aspettavi di piu'...

basterebbe un menu' indicativo alla porta (tra l'altro OBBLIGATORIO)...

da Bob il 23 mag 2009 11:24


Io proprio non vi capisco :shock: :?:
Ma insomma, state dicendo che potrebbe andarvi bene andare in un posto dove non sapete cosa mangiate e quanto lo pagate?
Mah...per me è impensabile.
Accetto di andare in un posto così solo se è offerto, e anche lì non vado a "mangiare":assolvo ad un obbligo di società.
Altrimenti, voglio sapere PRIMA ( e pure PRIMA DI ENTRARE) cosa ci trovo e cosa mi costa. Accetto i "menù degustazione" in cui lo chef mi dà quello che crede meglio, ma devo sapre a quanto.
Ma che vaden a dar via i ciapp......

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da johnleg il 28 mag 2009 09:42


adem ha scrittoIn generale vedo 2 ragioni alternative per andare in un locale che propone solo "menu a mano libera":
- un prezzo più basso
- una qualità della cucina eccelsa, capace di stupire ecc.

Ovviamente è diverso il discorso per gli chef che propongono il menu libero accanto ad una carta strutturata


:) Mi associo;preferendo comunque di gran lunga il momento "onirico" della consultazione del menu!

quattro ruote spostano il corpo,
due muovono l'anima
(Riders Italian Magazine)

da Avvomarco il 28 mag 2009 11:23


Io ho una reazione contrastante: da un lato mi vien da dire che gli estremismi sarebbero da evitare e, dall'altro, che in fondo c'è spazio per tutto e che questa è una libera scelta del ristoratore (di proporla) e del cliente (di sottoporvisi).

Comunque mi sembra che rimangano formule un pò provocatorie, destinate quindi a rimanere un'eccezione, anche se in fondo ci sono casi in cui ci si sottopone a menù al buio, come nei matrimoni e nei pranzi/cene di lavoro o di comitive con le portate già definite da altri.

Un aspetto positivo comunque ci può essere, se si va a mangiare in posti del genere e si è ben disposti verso le novità, magari si scoprono dei cibi insospettabilmente buoni che, da soli, non avremmo mai scelto di ordinare...

da Ospite il 07 lug 2009 09:48


credo che debbano comunque dire quante e quali portate offrono,tipo 3 antipasti,2 primi,3 secondi.....e il prezzo.
dopodichè a me,sarà che sono fiduciosa per natura,al limite del vivere nelle arbanelle,come dice la mia migliore amica (arbanella = vasetto di vetro usato per marmellate e conserve varie) :D ,la cosa non dispiace assolutamente....anzi.....affidarmi nelle mani di un professionista dovrebbe essere garanzia di sorprese positive....nel senso soprattutto di abbinamenti che magari,x le mie limitate conoscenze,non oserei mai fare ed invece sono magari molto piacevoli.
certo, almeno la prima volta, è un pò un salto nel buio.....però,dando per scontato che il locale sia serio,denota uno chef preparato e disposto a mettersi in gioco.....anche perchè comunque devi offrire cose un pò diverse,un pò particolari.
ho provato un'esperienza simile in un locale nell'entroterra di dolceacqua....serata a tema di stoccafisso per 80 euro.....ne sono rimasta entusiasta perchè hanno fatto cose diverse,particolari,buonissime.

da capohog il 07 lug 2009 09:54


Sono poco entusiasta dei menù a mano libera anche io, a meno di non conoscere benissimo il posto, preferisco avere una sorta di controllo in termini di prezzi e piatti sul menu.
Sono un po' rompno qualche volta, lo ammetto..... 8)

96 cubic inch of good vibs

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