Per quanto riguarda le norme d'igiene, essendo la sagra un'evento temporaneo (anche se quasi sempre ricorrente) per il/i gorno/giorni gode di un'autorizzazione temporanea allo svolgimento di attività di somministrazione di cibi e bevande.
Ovviamente essendo "locali" per definizione, penso onestamente che la ASL, i vigili o altri organi di controllo, davanti all'indotto per il paesino procurato da qualsiasi sagra, si guarderanno bene da fare controlli o da fare troppo i pignoli
Inoltre, proprio per tornare al fritto misto, nellle Marche che frequento da oltre 15 anni, le prime sagre erano effettivamente storiche e radicate nel territorio (i maccheroncini di Campofilone, le cozze di Pedaso) ma visto il business ormai sorgono come funghi sagre completamente nuove e sradicate dalla realtà gastronomica marchigiana (polenta e lumache, scampi e peperoni: 2 fiere, vere, per le quali ho visto la pubblicità proprio pochi giorni fa...)
Mah