Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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Re: Livello

da princess il 17 gen 2005 13:39


Capitan Uncino ha scrittoCiao a tutti e buon lunedì :shock: .
Rileggendo i vari interventi (anche i miei) mi è parso di scorgere, tra considerazioni su vini, pietanze, salumi vari, uno sfondo politico/ideologico.
Personalmente ritengo che la cosa, in se stessa, non sia negativa. Anzi, serve a ricordarci che la politica, che è diventato un luogo comune disprezzare, parta da lontano e dovrebbe servire, grazie al confronto di idee diverse e magari contrapposte, a migliorare la vita di tutti.
Purtroppo, quando si comincia a pensare alle idee diverse dalle nostre non come un arricchimento, ma come un fastidio, e quando si comincia ad avere più certezze che dubbi, il confronto non esiste più e si finisce con il disprezzare chi la pensa diversamente da noi.
Mi è piaciuto "ilmangione.it" perchè vi ho trovato una piccola comunità virtuale di persone che, seppur in modo diverso una dall'altra, condividevano la mia stessa passione, quella della tavola.
La tavola rappresenta uno dei simboli di confronto più forti. Ancora oggi si dice: "si è aperto un tavolo di confronto", "il tavolo delle trattative" etc...
Vorrei quindi proporre a tutti, sulla base di questo spirito conviviale che accomuna tutti, di abbassare un po' i toni della discussione, come se fossimo veramente a fare una chiacchiera seduti allo stesso tavolo, con, davanti a noi, il nostro piatto preferito. Cerchiamo almeno noi "comuni mortali" di dare il buon esempio, per lo meno a noi stessi, visto che i nostri politici (di tutti gli schieramenti) sembrano aver dimenticato un principio base della nostra cultura, cioè il rispetto delle idee e della diversità altrui.

Pier


Ottimo intervento Capitan Uncino, lucido ed obiettivo. :P

<i>"Senza il piacere del gusto, la vita è come un lungo viaggio attraverso il deserto"</i> G. D'Annunzio

da silbusin il 17 gen 2005 13:51


Dici bene Pier: ogni atto della vita è un atto “politico” perché dettato da regole, ordini, discipline, ecc. e fare finta che questo non accade è pura poesia.
il mangione.it ha la caratteristica di avere due facce: quella, chiamiamola così, “ufficiale”, le recensioni, che deve viaggiare con delle regole stabilite dai webmaster, che si affina sempre più e che “deve” essere personale, non copiata, possibilmente interessante, assolutamente priva di polemiche a distanza, ecc. e un’altra, chiamiamola così, “ufficiosa”, il forum.
Ho già detto il mio pensiero altre volte: i forum sono la caratteristica della rete; ce ne sono migliaia; sono una palestra di confronti; escludendo ovviamente le violazioni delle regole del buon gusto o peggio del codice c.p. o c.c., ogni tentativo di omologazione di un forum porta lo stesso a spegnersi.
La ristorazione NON è un agape fraterno, è un businnes importante che, con tutto l’indotto, pesa nella bilancia dello stato per miliardi di euro. Mangiare con gli amici è diverso.
Che male c’è a cazzeggiare (vedi topic peck) o a fare i seri (vedi topic imbarazzo)? Il forum è così: è come andare in una piazza virtuale immensa e fare un comizio. Pensi di non prendere fischi o peggio uova marce? Se lo vuoi evitare non vai in piazza a fare comizi.
Tanto i “disturbatori”, prima o poi, o se ne vanno o modificano il tiro: l’ha fatto zingara, lo farà terminator, poi quell’altra, ecc.
E’ la comunità dei navigatori che fa la selezione.
McGuire in un mirabile saggio sul linguaggio elettronico dice: “una scazzottata virtuale ogni tanto fa bene”. Il sangue che scorre lo cancelli con “delete”…

da nicola74 il 17 gen 2005 14:51


Giusto, nonstante ciò mi par di notare che ogni polemica sorge sempre attorno ai presunti legami che qualcuno a turno intende creare tra i luoghi visitati e la classe sociale di appartenenza (se oggi questo termine ha ancora un senso).

ciao

nicola

da silbusin il 17 gen 2005 15:41


Ri-giusto.
Gli americani dicono oil-snake seller: se io vendevo olio di serpente e lo spacciavo come rimedio miracoloso, nell’antico West ti facevano girare coperto di piume su un palo incatramato.
E’ così per le recensioni dei locali top: i professionisti del settore sono di una precisione matematica, ma anche di un asettico che insegna. Non ”consigliano”, ma “propongono”, non si “compiacciono” ma “esprimono personali riverberi”, non spacciano per improvvisate, scelte meditate, non giudicano la fascia di reddito o l’intelligenza del lettore.
Ma c’è un “ma”: quella grande piazza virtuale, visto, come diceva Pavese, che “lavorare stanca”, oggi è molto, ma molto meno tollerante e come capita in piazza Navona di ricevere un cavalletto sul collo così sul web se si annuncia che da Peck si è speso 70.000 lire per un etto di salmone o 1.000.000 per mangiare in un tre stelle michelin, qualcuno che arriva da Mantova c’è sempre. E non è detto che sia “comunista” (leggiamolo come lo diceva Cornacchione a Zelig).

darsi da fare...

da Capitan Uncino il 17 gen 2005 16:06


eh eh... nonostante gli appelli a moderare i Tony, gli animi si infiammano!!! :twisted:
forse è vero che tutto sommato la nostra classe politica ci rappresenta :?

in ogni caso personalmente sono dell'idea che chi tira cavalletti, reali o virtuali che siano, farebbe meglio a darsi da fare in altro modo... "va a laurà" dicevano i vecchi, e forse, tutti i torti non li avevano...
e questo beninteso chiunque sia il bersaglio del cavalletto...

è normale che la gente si incazzi sempre di più, il livello di incazzatura è inversamente proporzionale al livello di sazietà e, considerato che sempre più persone faticano ad arrivare a fine mese, è logico che anche solo vedere che qualcuno può spendere per frequentare certi locali possa fare incazzare... quello che è triste, secondo me, è constatare che purtroppo, la storia si ripete... quando le pance si svuotano più del dovuto, spesso, invece di rimboccarsi le maniche, ce la si prende con chi ha di più... è la solita vecchia storia della cicala e della formica.

Non si può arrivare alla prosperità scoraggiando l’impresa.
Non si può rafforzare il debole indebolendo il più forte.
Non si può aiutare chi è piccolo abbattendo chi è grande.
Non si può aiutare il povero distruggendo il ricco.
Non si possono aumentare le paghe rovinando i datori di lavoro.
Non si può progredire serenamente spendendo più del guadagno.
Non si può promuovere la fratellanza umana predicando l’odio di classe.
Non si può instaurare la sicurezza sociale adoperando denaro imprestato.
Non si può formare carattere e coraggio togliendo iniziativa e sicurezza.
Non si può aiutare continuamente la gente facendo in sua vece quello che potrebbe e dovrebbe fare da sola.

(Abraham Lincoln sedicesimo presidente degli stati uniti)

Capitan Uncino...
...Trani for ever!

da nicola74 il 17 gen 2005 16:21


[/quote]Ma c’è un “ma”: quella grande piazza virtuale, visto, come diceva Pavese, che “lavorare stanca”, oggi è molto, ma molto meno tollerante e come capita in piazza Navona di ricevere un cavalletto sul collo così sul web se si annuncia che da Peck si è speso 70.000 lire per un etto di salmone o 1.000.000 per mangiare in un tre stelle michelin, qualcuno che arriva da Mantova c’è sempre. E non è detto che sia “comunista” (leggiamolo come lo diceva Cornacchione a Zelig).

Riri- giusto. Lavorare stanca sì , ma tutti lavorano e tutti si stancano e la relazione proporzionale con la stanchezza e il livello di intolleranza mi pare assai arbitraria. Forse qualcuno è più stanco perchè ha lavorato troppo ....e allora ? si prende il cavalletto ? Non credo.

A mio parere ciò che conta è l'esperienza e non chi e perchè se la concede, sia questa da 1000000 o da 30 lire si badi al momento e non ai non i costumi di chi lo vive il cui giudizio, per forza di cose, lascia sempre il tempo che trova.

da nicola74 il 17 gen 2005 16:22


PS: ho invertito scritto e citazione

da silbusin il 17 gen 2005 16:41


8) Eh, eh Pier: ma il povero Lincoln non è morto di vecchiaia....come mai?
Penso che, da diversi punti di vista, si dicano le stesse cose.
Una recensione di ristorante non vale alcuna emozione?
Il valore del prodotto è il prodotto o quanto la gente è disposta a pagarlo?
L'intolleranza nasce, oltre che dalla mancanza di conoscenza, anche dall'indifferenza?
Oppure tutto è un mix?
Come detto, l'omologazione e la correttezza di facciata rendono insipidi i forum.
Est modus in rebus. Se no come farei a richiamare i bambini dalla ricreazione? :D

eh...

da Capitan Uncino il 17 gen 2005 16:53


il caro vecchio lincoln... "rimane Presidente fino alla data della sua morte, avvenuta durante una rappresentazione teatrale per mano di un fanatico"

in effetti chi si espone rischia...

l'importante è non essere dalla parte dei fanatici... personalmente faccio poca distizione tra spranga e manganello, tra botte (virtuali o reali) di destra o di sinistra...
il dialogo e la contrapposizione dialettica sono il sale della democrazia e l'essenza della libertà (W la retorica!!! massì dai, "oggi mi sento patriottico" <- questa è una citazione di un film. Un uncino d'oro a chi indovina che film è)

:) adesso basta, sennò mi licenziano, poi sarò costratto anche io a tirare cavalletti!!!!!

:wink:

Capitan Uncino...
...Trani for ever!

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