Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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olio scaduto

da luc83 il 26 mar 2010 17:23


ultimamente, in due ristoranti, mi sono trovato di fronte a delle bottiglie di olio scadute. non dovendo consumarne non ho puntualizzato la cosa, ma mi chiedo come sia possibile che non vengano controllate.

:roll:

in uno dei due vi erano numerose bottiglie sugli scaffali che spero fossero sane, e in cucina??

Re: olio scaduto

da chefalfio il 26 mar 2010 17:54


luc83 ha scrittoultimamente, in due ristoranti, mi sono trovato di fronte a delle bottiglie di olio scadute. non dovendo consumarne non ho puntualizzato la cosa, ma mi chiedo come sia possibile che non vengano controllate.

:roll:

in uno dei due vi erano numerose bottiglie sugli scaffali che spero fossero sane, e in cucina??


:shock: :shock: :shock: ...ma che posti frequenti ihihihihih

chefalfio42

scherza con il fuoco ma non con il cuoco

da luc83 il 26 mar 2010 18:09


non sono posti scalcagnati dove devi fare apposita richiesta per avere l'extra vergine...era un "bel" olio evo del garda...scaduto 8)

ps c'è chi cerca di avvelenarmi con l'olio e chi con il pomodoro (tranquilllo ce n'è una puuunta...tzè!!!!) :lol:

da chefalfio il 26 mar 2010 18:13


luc83 ha scrittonon sono posti scalcagnati dove devi fare apposita richiesta per avere l'extra vergine...era un "bel" olio evo del garda...scaduto 8)

ps c'è chi cerca di avvelenarmi con l'olio e chi con il pomodoro (tranquilllo ce n'è una puuunta...tzè!!!!) :lol:



io il pomodoro te lo metto sempre nei piatti che mangi :twisted: :wink:

chefalfio42

scherza con il fuoco ma non con il cuoco

da tpt il 26 mar 2010 18:41


Luca so per certo esiste un posto in Valtellina dove ti portano sempre la bottiglia del vino già stappata. In realtà il contenuto non ha nulla a che vedere con quello che trovi scritto sull'etichetta.

Ora, nel tuo caso, le possibilità sono ben tre:

- l'olio era effettivamente scaduto;

- comprano taniche e magari 2 o tre confezioni di bottiglie da 700 ml. da mettere sui tavoli tutte dello stesso prodotto. In questo caso l'olio potrebbe essere stato recente e la bottiglia essere stata riutilizzata piu' volte. Penso che lo scopo sia l'abbattimento dei costi;

- comprano taniche di olio differente (magari piu' scadente) e lo "imprezziosiscono" travasandolo in bottiglie di olio piu' pregiato.

In tutte e tre le situazioni avresti fatto benissimo a segnalarlo ed a pretendere ti fosse consegnata una bottiglia di olio recente.

In tutte e tre le situazioni, recandoti nello stesso locale successivamente e riscontrando lo stesso problema io non esiterei un istante ad avvertire l'ASL di competenza e, in caso si trattasse di un orario in cui l'ASL è chiusa, i Carabinieri ed i loro Nas.
Ultima modifica di tpt il 26 mar 2010 19:06, modificato 1 volta in totale.

Re: olio scaduto

da nebbiolo75 il 26 mar 2010 18:46


chefalfio ha scritto
luc83 ha scrittoultimamente, in due ristoranti, mi sono trovato di fronte a delle bottiglie di olio scadute. non dovendo consumarne non ho puntualizzato la cosa, ma mi chiedo come sia possibile che non vengano controllate.

:roll:

in uno dei due vi erano numerose bottiglie sugli scaffali che spero fossero sane, e in cucina??


:shock: :shock: :shock: ...ma che posti frequenti ihihihihih


IL TUO :-D

:lol:

E' difficile dar da mangiare alla gente che non ha fame

Re: olio scaduto

da chefalfio il 26 mar 2010 18:55


nebbiolo75 ha scritto
chefalfio ha scritto
luc83 ha scrittoultimamente, in due ristoranti, mi sono trovato di fronte a delle bottiglie di olio scadute. non dovendo consumarne non ho puntualizzato la cosa, ma mi chiedo come sia possibile che non vengano controllate.

:roll:

in uno dei due vi erano numerose bottiglie sugli scaffali che spero fossero sane, e in cucina??


:shock: :shock: :shock: ...ma che posti frequenti ihihihihih


IL TUO :-D

:lol:


:lol: :lol: infatti io gli rifilo l olio scaduto ma con l etichetta giusta aaahahahah e poi gli condisco il pomodoro :wink: così lo eliminiamo del tutto :lol:

chefalfio42

scherza con il fuoco ma non con il cuoco

da stefanbo il 26 mar 2010 19:00


Di solito sono un "rompino" niente male e più di una volta mi sono inalberato minacciando sfraceli, ispezioni dei NAS e quant'altro quando ho trovato generi alimentari scaduti su banchi di negozianti.

Parlo nel mio caso di latticini/formaggi/yogurt ed alimenti che comunque, per carica batterica potenziale, qualità organelettiche e molto altro rischiavano di essere non solo non degustabili, ma anche portatrici di malesseri, più o meno gravi

Non voglio spezzare lance, ma mi è capitato, spesso e volentieri, di consumare olio EVO "scaduto" (ovvviamente parlo di alcuni mesi, ricordando che l'olio è SEMPRE etichettato con "preferibilmente entro", come d'altronde pasta, acqua, tonno e centinaia di altri prodotti)

Conoscendo il "mio" olio (sempre quello compro al frantoio di Trevi in Umbria) , riscontravo, questo sì, una piccola perdita organolettica rispetto alla "fragranza" originaria, ma ovviamente nessun disturbo neanche lontano dal punto di vista fisico.

Pertanto, a parte i giusti "distinguo" fatti da TPT: scaduto da un anno o più? Nulla da dire, malgrado non sia nocivo non va bene, scaduto da poco tempo (qualche mese) forse il problema, a parte che non è "bello" a vedersi in un ristorante, non sussiste 8)

da luc83 il 27 mar 2010 08:11


tpt le bottiglie erano tutte uguali e sigillate, di un olio del garda che costa sui 12 euro a bottiglia. ovviamente non ho controllato che anche le altre fossero scadute però mi sono chiesto come mai ne comprano tanto se poi gli scade così facilmente.

oddio adesso la scadenza esatta non la ricordo, magari i miei compagni d'avventura sì, comunque nel 2009.

Re: olio scaduto

da luc83 il 27 mar 2010 08:14


chefalfio ha scritto
:lol: :lol: infatti io gli rifilo l olio scaduto ma con l etichetta giusta aaahahahah e poi gli condisco il pomodoro :wink: così lo eliminiamo del tutto :lol:


ti stai vendicando solo perchè non riesco a venire da te con la frequenza dello scorso anno :cry: :cry:

da tpt il 27 mar 2010 19:12


Luca, questo incidente dimostra una mancanza d'attenzione verso la cura e la conservazione degli alimenti che io giudico assolutamente grave.

Che quell'olio possa ancora essere utilizzabile è probabile ma mai e poi mai, fossi un ristoratore, lo offrirei ai miei clienti.

Un pessimo biglietto da visita che mi farebbe propendere ad occhi chiusi per un cappello scarlatto.

da luc83 il 28 mar 2010 05:33


su certe cose sono sempre piuttosto buonista e penso sia fatto tutto in buona fede, le sviste possono capitare però tutto ciò mi fa abbastanza pensare. :roll:

da stefanbo il 28 mar 2010 14:04


Insisto, non voglio minimizzare il fatto, il punto è che la bottiglia d'olio è sul tavolo, la vedi, e giustamente noti che è scaduta (anche se "preferiblimente entro", insisto).

Che sia un biglietto da visita non buono, che denota mancanza d'attenzione è anche giusto, ma a questo punto rovescio l'ottica: la bottiglia è lì, il cliente la vede, ma in cucina è tutto a norma (tutti alimenti non scaduti, conservati perfettamente e quant'altro)?

Tendo a credere lo sia, nella stragrande maggioranza dei casi, ma negli altri pochissimi casi, che ne sappiamo? Solo un'ispezione dei NAS (che non possono però controllare tutto, ovviamente!) o un cliente che si sente male può portare a controlli che rivelino eventuali scoperte dolorose, ma negli altri casi?

Ricordo che quando giudicai grave il caso della Galbani (che io continuo, nel mio piccolissimo, a boicottare) che cambiava le date di scadenza la stragrande maggioranza dei forumisti mi diceva che esageravo... :roll: :roll:

da luc83 il 28 mar 2010 15:51


no no ma io infatti non dico che sia grave il caso specifico dell'olio (che non è pericoloso secondo me) però fa sorgere dei dubbi in testa al cliente...

da stefanbo il 28 mar 2010 17:41


Tranquillo Luc83, intanto la "minipolemica" non era certo con te, :D 8) , secondo anch'io ammetto che comunque è una mancanza d'attenzione del ristorante verso il cliente, come dice TPT :wink:

da silbusin il 29 mar 2010 15:13


Decreto Legislativo 27 gennaio 1997, n. 109
Attuazione delle direttive 89/395/CEE e 89/396 CEE
concernentil’etichettatura, la presentazione e la pubblicità dei prodotti
Capo I
DISPOSIZIONI GENERALI
ART. 10
(Termine minimo di conservazione e data di scadenza)
1. Il termine minimo di conservazione è la data fino alla quale il prodotto alimentare conserva le sue proprietà specifiche in adeguate condizioni d conservazione; esso va indicato con la dicitura "da consumarsi preferibilmente entro" seguita dalla data oppure dalla indicazione del punto della confezione in cui essa figura.
2. La data di scadenza è la data entro la quale il prodotto alimentare va consumato; essa va indicata con la dicitura "da consumarsi entro" seguita dalla data oppure dalla indicazione del punto della confezione in cui essa figura.
3. La data si compone dell’indicazione, in chiaro e nell’ordine, del giorno, del mese e dell’anno.
4. La data può essere espressa:
a) con l’indicazione del giorno e del mese per i prodotti alimentari conservabili per meno di tre mesi;
b) con l’indicazione del mese e dell’anno per i prodotti alimentari conservabili per più di tre mesi ma per meno di diciotto mesi;
c) con la sola indicazione dell’anno per i prodotti alimentari conservabili per almeno diciotto mesi.
5. Qualora sia necessario adottare, in funzione della natura del prodotto, particolari accorgimenti per garantire la conservazione del prodotto stesso sino al termine di cui ai commi 1 e 2 ovvero nei casi in cui tali accorgimenti siano espressamente richiesti da norme specifiche, le indicazioni di cui ai commi 1 e 2 sono completate dalla enunciazione delle condizioni di conservazione con particolare riferimento alla temperatura in funzione della quale il periodo di validità è stato determinato.
6. L’indicazione del termine minimo di conservazione di qualsiasi altra data non è richiesta per:
a) gli ortofrutticoli freschi, comprese le patate, che non siano stati sbucciati o tagliati o che non abbiano subito trattamenti; tale deroga non si applica si semi germinali e prodotti analoghi quali i germogli di leguminose;
b) i vini, i vini liquorosi, i vini spumanti, i vini frizzanti, i vini aromatizzati e prodotti simili ottenuti da frutti diversi dall’uva nonché delle bevande dei codici NC 2206 00 91, 2206 00 93, 2206 00 99, ottenute da uva o mosto d’uva;
c) le bevande con contenuto di alcole pari o superiore al 10% in volume;
d) le bevande analcoliche, i succhi ed i nettari di frutta, le bevande alcolizzate contenute in recipienti individuali di capacità superiore a 5 litri destinati alle collettività;
e) i prodotti della panetteria e della pasticceria che, per loro natura, sono normalmente consumati entro le 24 ore successive alla fabbricazione;
f) gli aceti;
g) il sale da cucina;
h) gli zuccheri allo stato solido;
i) i prodotti do confetteria consistenti quasi unicamente in zuccheri, aromi e coloranti quali caramelle e pastigliaggi;
l) le gomme da masticare e prodotti analoghi;
m) i gelati monodose.
7. E’ vietata la vendita dei prodotti che riportano la data di scadenza a partire dal giorno successivo a quello indicato sulla confezione.



Quando si dice da consumarsi preferibilmente... significa che da quella data il prodotto potrebbe perdere alcune delle sue qualità organolettiche, non che faccia male o altro.
Non si possono vendere i prodotti scaduti.
Che poi ci sia scarsa mancanza di serietà in quel ristorante è fuori di dubbio. Ma si sa che il ristoratore è superiore a queste cose... :lol:

da stefanbo il 29 mar 2010 17:08


Intanto mi fa piacere che il sommo e saggio (è senza ironia) Silbusin confermi che il pref. entro significa, come da me antecedentemente indicato, che non fa male alla salute.

Aggiungo poi che IMHO la legislazione che Silbusin giustamente e meritoriamente indica è carente, perchè se è vero che molte tipologie (da ortaggi/frutta/panetteria) partono da un presupposto visivo/logico, altrettanto non può certo dirsi per vino e aceto, che se consumati dopo vari anni continueranno, probabilmente, ad essere innocui, ma non certo accettabili al gusto!!!
:roll:
Mi sembra però (ed è l'unica lode che riconosco ai vari produttori di Tavernello, Ronco e quant'altro) che sui loro brik la data di scadenza ci sia...
Anche i produttori di succhi di frutta, evidentemente per rispetto del consumatore li indicano, quindi o è cambiata la legislazione nei due sensi sopra citati (ma non ci giurereri) oppure malgrado il non obbligo lo indicano, ed allora.....chapeau

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