Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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"è nato prima l'uovo o la gallina?"

da ty cobb il 10 ott 2005 18:07


la mia personale opininione è che il livello della ristorazione italiana si stia livellando sempre di più verso il basso (menù fotocopia, perdita di identità territoriale, un uso smodato di verdurine-pomodorini-rucolette-panna etc, scomparsa quasi totale di piatti veramente cucinati e non scottati in fretta alla piastra per poi napparli con roux-fondi bruni e altro, nel migliore dei casi un abuso di cucina-fusion col risultato "di piatti che non si sà da dove vengono e dove vanno"). La questione a questo punto è tentare di capire se la colpa è dei ristoratori (tentare di accontentare tutti, mancanza di cultura gastronomica etc) o dei clienti (assuefazione alle mode, perdita di modelli gastronomici di riferimento, pessime abitudine alimentari anche a casa etc)
Mi sembra interessante provare a ragionarci sopra e discuterne

ty cobb

''Il piacere della tavola è di tutte le età, di tutte le condizioni, di tutti i paesi e di tutti i giorni: può associarsi a tutti gli altri piaceri e rimane per ultimo a consolarci della loro perdita'' Anthelme Brillat-Savarin

da ilForchetta il 10 ott 2005 18:13


boh. io non sono d'accordo. la penso esattamente al contrario.

varietà, creatività, identità territoriale e fusion. c'é di tutto.

sono di bocca buona? :wink:

da Fante il 10 ott 2005 18:26


Qualche anno fa la situazione era sicuramente peggio. Adesso i ristoranti validi cominciano a moltiplicarsi...certo siamo lontano anni luce da altri paesi, nonostante ci si vanti che la cucina italiana non ha niente da invidiare a nessuno.
Esistono quelli che si vestono tutti uguale, comprano la stessa macchina, fanno le stesse cose e al ristorante vogliono mangiare tutti la stessa roba ( ricordava Fabio de la Corte il periodo de La tagliata con la rucola, che te la rifilavano anche in edicola).
Ma non sono tutti così...

da Strini il 10 ott 2005 19:09


Leggendo varie interviste a chef emergenti mi sono saltate all'occhio alcune cose:

Si continua a ripetere che la cucina deve avere un maggiore legame col territorio attraverso la reinterpretazione di piatti antichi adeguatamente alleggeriti sia negli ingredienti che nelle cotture: quindi stagionalità, tradizione, ecc. Tutto bello: peccato che queste cose le dicessero alcune decine di anni fa Gault e Millau, quando "inventarono" la nouvelle cuisine. Sentirlo ripetere oggi dai nostri giovani lascia un po' perplessi, anche se i principi sono sicuramente validi.

Tutti, o quasi, guardano a oriente: quindi lime, zenzero e TONNO, che è la rucola del duemila (insieme al tortino di cioccolato dal cuore tenero), naturalmente scottato.

Non sono pessimista: penso che si stia migliorando (vent'anni fa era peggio), ma da qui all'entusiasmo ce ne passa...

Ciao
Stefano

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