E bravi a Daniele e Claudo

sono proprio contento per loro

bravi se lo meritano!

Mi associo ai complimenti..
Curiosità: il merito è essere entrati nei JRE? Ovvero si viene selezionati dall'associazione, come riconoscimento, per meriti culinari? O chi ha determinate caratteristiche può liberamente associarsi?

Ti rispondo io Luca75, benché non abbia avuto purtroppo ancora il piacere di andare al Tino.

Avevo un ristoratore amico, vari anni fa (e non so più che fine abbia fatto, dopo aver chiuso il suo ristorante fuori Roma, aver aperto un altro nel Chianti ora 'ninzo!!.... ) che ne faceva parte, e quindi glielo chiesi.
Per sicurezza, visto che giustamente le cose con gli anni possono anche cambiare, sono andato sul loro sito (anche se in Inglese te lo incollo)

http://www.jre.net/How-to-become-a-JRE

e conferma quello che mi ha detto:

Non è come una guida gastronomica, (i requisiti li vedi anche tu ), non mi ha risposto con chiarezza alla domanda se dovesse pagare una quota annuale (cosa che non fai per comparire in una guida tipo Michelin o Espresso) ma mi pare che dal suo sorriso trasparve il sì.

E' comunque un riconoscimento, non ne fa parte chiunque, i ristoranti selezionati (basta vedere il link di Caneciccio) sono ai vertici, chi più meritatamente chi meno, della ristorazione, quindi è un ottimo biglietto da visita, ma è diverso (non per forza inferiore, ma diverso) rispetto al giudizio di una guida

Viene valutata con estrema severità la validità della candidatura. Gli ingressi sono pochissimi. Quest'anno ne sono entrati mi pare 3 in tutta Italia.
Di solito il riconoscimento dell'ingresso nei JRE è a risto che già hanno la stella Michelin (da una rapida occhiata mi pare che tutti gli altri membri JRE in Italia siano stellati)
Da quel che so - potrei sbagliare, ma sn propensa a credere di no - non si paga nulla.
Poi da un Paese all'altro ci sono ovviamente differenze. Siamo stati a un eccellente ristorante a Alicante che era un JRE ma che non aveva proprio nulla di uno stellato... (eppure è la miglior cena fatta in Spagna per me, nonostante quella pochi gg dopo al bistellato Alqueria di Siviglia!)

stefanbo ha scrittoAvevo un ristoratore amico, vari anni fa (e non so più che fine abbia fatto, dopo aver chiuso il suo ristorante fuori Roma, aver aperto un altro nel Chianti ora 'ninzo!!.... ) che ne faceva parte, e quindi glielo chiesi.

Per caso era colui che aveva San Donato in Perano? Aveva ottimi riconoscimenti nel Lazio, poi si trasferì in chianti ma mi sembra che abbia avuto problemi con la prorietà del borgo. Ora è a Castelvecchi vicino Radda in Chianti.

Per Nebbiolo75

Era "L'altra bottiglia" a Civita Castellana, di Ermanno Romano e moglie Sandra, che ha poi aperto un qualcosa (che non ricordo ) in Chianti ma l'avventura è durata poco (ed ignoro il perchè)

Effettivamente mi par di ricordare proprio qualcosa in Radda in Chianti, quindi chissà che non sia lui (anche se da una ricerca in Internet non compare più il suo nome e collegandomi al sito di Castelvecchi non viene nominato, il che anche se non impossibile sembra strano per un ristoratore noto com'era...)

So che aveva, oltre al ristorante chiuso da tempo, un'enoteca/cantina talmente ricca a Civita Castellana (NON è aggiornato, il sito è obsoleto, basta vedere che i prezzi sono in vecchie lire, ma solo per darti un'idea di cosa tenesse/avesse in lista e cantina)

http://www.altrabottiglia.it/

So che aveva messo su una società per vendere i vini e se li ha venduti forse oggi sta nei Caraibi a godersi la vita, visto il valore!!