Bob ha scrittoDipende.
Guardo con sospetto tutto ciò che mi viene "offerto" oltre a quanto ordinato, perchè so che il conto ne tiene,comunque...."conto".
Paradossalmente, queste attenzioni tendono ad indispormi, piuttosto che a favorirmi.
Io giudico un ristorante "normale" in primo luogo per quello che mi viene portato a seguito del mio ordine. Poi, una particolare cura dell'ambiente, un servizio particolarmente gentile, un centro tavola allegro o elegante mi inducono a rialzare un giudizio che deve, però, essere già positivo di suo. Le stesse cose, a seguito di cibi cattivi, mi fanno dire che farebbero meglio a imparare a cuicnare invece di preoccuparsi dei cestini e dei fiori, e mi adombrano vieppiù.
Mi autoquoto, perchè proprio ieri mi è capitato un esempio adattissimo. Sono stato all'Osteria della Torre, a San Colombano. Non so se farò la recensione, ma, se non la farò, sarà perchè non so come farla. Bel posto, mangiato bene. O no? Forse era solo "discreto", il cibo. Quello che è certo è che era servito gentilmente e in modo attento, e, soprattutto, ben presentato. Il piatto particolare, il cibo a sculturina, ben acconciato, insomma, cose così. Se chiudo gli occhi, non ho ricordi memorabili, ma, se mi ricordo quanto ho visto (non "messo in bocca") ho senz'altro voglia di tornarci. Il tutto a prezzo ragionevolissimo, non solo per l'occasione "Rassegna di Primavera", ma da menù alla carta, che ho esaminato. Anche questo è un di più: la presentazione, l'attenzione, anche se non incidono direttamente sul prezzo, costi di stoviglie a parte, incidono però sui tempi e sui costi in generale. E io li apprezzo. Li guardo con sospetto quando sono alternativi alla bontà della cucina: quando si cerca di farmi passare per buono un piatto che buono non è, solo perchè presentato in modo fighettoso.
Qui, la cucina era buona, ma non ho ancora deciso "quanto".....