La Montecchia
Via Montecchia 12 35030 Salvazzano Dentro (PD)
Tel. 049 80 55 323 Fax 049 80 55 368
Data recensione : 01/2005
"L'altro" ristorante della Famiglia Alajimo, dopo adeguata ricerchina su google ho notato che non e' stato ancora approfondito dal ng, quindi ho deciso di postare le mie impressioni dell'odierno "volante" pranzo di lavoro. Si trova all'interno del Relais Golf omonimo, al primo piano del
complesso, e' arredato come una grande mansarda, pavimenti di parquet,
travi di legno per il bellissimo soffitto moderno e pietra a vista alle pareti. La musica era in sottofondo ma a giusto volume (le piccole casse facevano capolino fra le travi ma non sono riuscita a vederne la marca, parrevano bose
unica nota pesantuccia l'impiato di riscaldamento, enormi bocchettoni metallici a ridosso della cucina, ma credo che qualche compromesso si debba per forza fare a scapito dell'estetica.
Poco dopo di noi e' arrivato un altro tavolo ma nessun altro...quindi eravamo in pace completa, e con l'attenzione del cameriere a nostra disposizione (assolutamente non invadente ma nemmeno asettico: putroppo, spesso, il servizio si palleggia fra questi due estremi) Ordiniamo alla carte, saltando l'antipasto (ho precisato che era "volante"...) menu' per donne senza prezzi... (attenzione un pochetto
old style, forse superata, ma in fondo non mi infastidisce piu' di tanto); come entrata dello chef ci portano un piccolo assaggio di uno degli antipasti:
Polpo al vapore con crema di patate all'olio, capperi di Pantelleria e limone... beh wow, si riuscivano a sentire perfettamente tutti i sapori, distinti ma anche fusi assieme (i capperi erano una lieve salsetta invisibile ed assolutamente non prevaricante). Perfetta la consistenza del polpo che forse a causa della cottura a vapore o forse per via di materia prima davvero buona, era davvero saporito (mica e' colpa mia se con quello che si trova mediamente in giro finisco col sorprendermi che un polpo sappia di polpo!!).
I primi: Maltagliati al ragu' d'anatra, buoni, sapidi al punto giusto, e vellutavano perfettamente la pasta. Quanto alle proporzioni mi son sembrate ben bilanciate, il servizio come va di moda, prediligeva piatti ampi e spaziosi, ho apprezzato la quasi assenza di decorazioni (da dedicare quasi esclusivamente al dolce, giustamente).
Torchiatini neri con calamaretti spillo, croccanti e morbidi: strepitosi sia come gioco di consistenze che per l'intensita' del sapore, che in un piatto cosi' semplice puo' derivare solo da materie prime di qualita'.
Secondo:
Coniglio cotto al naturale con erbe aromatiche, radicchio al vino rosso e pure di sedano rapa. Il coniglio, ci e' stato spiegato, viene massaggiato con erbe aromatiche (erba cipollina e maggiorana, direi, forse timo) e paprica dolce e lasciato in essa 24h, poi messo al cartoccio senza aggiunta dicondimenti, dopo aver aperto il cartoccio di fronte a noi, e' stato condito con un filo di olio; ora, trovare la cottura ottimale del coniglio e' proprio mestiere, rendere davvero buono un coniglio senza "arzigogolarlo" in qualche modo, e' inoltre segno, secondo me, di una forte filosofia gastronomica di base.Vorrei riuscire a descrivervi il pure' di sedano rapa, un banalissimo pure', ma porcaccia!!! vorrei capire come diamine l'ha fatto per renderlo cosi'... avvertivo un sentore di imone ma leggerissimo, ed il pure' era tendenzialmente dolce come sapore... mi ha sorpreso e stupito, buffo, per un contorno cosi' "normale" (ergo non avro' pace finche non ci vado almeno un poco vicino...) iindecisione somma per i dessert: non riusciamo a resistere alla creme brulee alla vaniglia... questa per me e' sempre poca, ma ormai son rassegnata
) avevano sicuramente cosparso il fondo della ciotolina con semini di vaniglia, profumatissimi, e la minimal decorazione consistenva in una fragola, una gelee di frutta e un frammento di devore' di cioccolato, la correttezza della crema e' a dir poco scontata e non mi soffermo a commentarla.
Avrei aumentato la scelta dei caffe', il venezuelano non era disponibile perche' appena arrivato ed ancora da tostare (pero' la conferma della tostatura home made e' un punto in piu') quindi ci siamo consolati con il Guatemala Huehuetenango...
Il menu' completo e' disponibile sul sito delle Calandre cosi' come le notizie sul giovane chef...
Summa: il ristorante di un relais golf club mi aveva un poco impensierito... ma ci tornero' sicuramente e mi concentrero' maggiormente sui secondi che in genere mi danno maggiormanete il polso della maestria dello chef, necessita assolutamente di un secondo test
DD
Ruggine
http://www.tigulliovino.it/rece/rece_0594.htm
Forum: Ristoranti Inviato: Mer Dic 22, 2004 8:30 pm Oggetto: Re: precisazione
RUGGINE? Non mi è nuovo questo nickname!
Sei quella/o che scrive anche nei NG di Google Ristoranti-Cucina?
Così, tanto per sapere!
Ciao
LA MAX 61°
Benearrivata/o comunque.
ovvio che sono io, ...