MAX61° ha scritto
In un buon centro Florovivaista-Agraria (in Svizzera lo si trovava anche al supermercato MIGROS) basta comperare qualche busta di semente di CAMPANULA RAPUNDI -spero di averla imbroccata.
LA MAX 61°
Stroliga ha scrittoMAX61° ha scritto
In un buon centro Florovivaista-Agraria (in Svizzera lo si trovava anche al supermercato MIGROS) basta comperare qualche busta di semente di CAMPANULA RAPUNDI -spero di averla imbroccata.
LA MAX 61°
CAMPANULA RAPUNCULUS, .
http://forum.funghiitaliani.it/index.ph ... show=&st=&
silbusin ha scrittoAncora una testimonianza sull’uso antico di nutrirsi con i prodotti del sottobosco troviamo sempre in in Valandro R., Incontro con Arquà Petrarca, Conselve 1974, p. 47-50, dove si parla di una grande raccoglitrice di erbe e di funghi — quell’Anna Maria Ravarotto, Aneta Baioche di nominaja, nomignolo — grande esperta di capelete, famejole, galinele, finfani, deéle, sponsoi ma anche di bruscandoli, rampussoli (o raperomzoli) e scrissioi.
Sagra dei Raperonzoli
("Sagra di Rapunzli")
Ottava di Pasqua (domenica in albis)
Località: San Giovanni in Galilea (Piazzale della rocca). Comune di Borghi.
Il raperonzolo è una pianta erbacea della quale sono commestibili sia le foglie che la bianca e carnosa radice. Secondo antiche credenze, faciliterebbe l'eliminazione dei calcoli renali ed aumenterebbe la secrezione lattea.
Al raperonzolo è legata una delle più antiche tradizioni locali: la “Festa di rapunzli” che si svolge ogni anno a San Giovanni in Galilea la domenica successiva alla Pasqua, detta appunto dell’ottava di Pasqua.
In questo giorno, da tempi che si perdono nella memoria dell’uomo, era consuetudine salire a San Giovanni dai paesi vicini portando "sporte" e "legacce" contenenti salame, uova sode, pagnotte di pasqua e vino.
In dolce allegria, all’aperto o nelle osterie, si consumava la propria merenda e alla fine venivano degustati i raperonzoli che i vari osti avevano raccolto e preparato condendoli crudi con olio, aceto e sale.
La distribuzione di questa insalata, tanto gustosa da mangiare quanto rara e difficile da trovare, veniva fatta dagli osti quasi con devozione come per sottolineare la sua preziosità.
Caro Max.
Mi son vecio pi de ti: anche i bruscandoi e l'erba mata conzada col lardo.
Non sai che cosa ti sei perso.
Ci sono sapori della terra che il 90% dei mangioni non ha mai mangiato, anche perchè dopo gli anni 60 le coltivazioni hanno subito una rivoluzione industriale totale.
Va beh, tiremm innanz.
ciao
MAX61° ha scrittoInsisto, ma ho il librone in montagna
MAX61° ha scrittoE i BROUCOEUI li raccogli o no? Stroliga li hai provati?
LA MAX 61°
Stroliga ha scrittoMAX61° ha scrittoInsisto, ma ho il librone in montagna
anch'io ce l'ho in montagna, mi serve per dei tentativi di avvelenamento,
questa estat al marito c'ho messo di tutto nell'insalat.........sant'uomo!MAX61° ha scrittoE i BROUCOEUI li raccogli o no? Stroliga li hai provati?
LA MAX 61°
nella nostra valle si chiamano BRACIOEUI e sono gli spinacini selvatici, li rubiamo alle capre .
In più ho mangiato una erbettina fine fine che nasce al disgelo, sotto la neve su in Alpe Veglia con amici del posto, tipo nostro tarassaco ma minuscolissimo e buonissimo, lo rubiamo a cervi e camosci.