Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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Recensioni di Wineless

da The Dude il 08 mar 2005 18:49


Ciao,
premetto che posto solo per ravvivare un po' il forum, nessun intento polemico.
Wineless ha fatto decine di recensioni, tutti cappelli verdi (23) e blu (17):
fortunato?
non recensisce le delusioni, anche parziali?
troppo bbbuono (tipo Danette)?

:?:

"...e già pregustò il tuo sapore sul pànino"

da silbusin il 08 mar 2005 20:16


TRATTORIA GOI
Storia e leggenda del cappon magro
Il "Cappon Magro" (in sostanza un'insalata fatta con tantissimi ingredienti) non solo rappresenta nella gastronomia ligure uno dei piatti più ricchi, più colorati e più gustosi ma è anche avvolto di mistero e fascino perché con origini storiche non certe.
Ecco alcune delle versioni sulle origini di questo piatto:
- il cibo dei rematori delle "galere" che conteneva galletta, fave, castagne, olio, funghi secchi e baccalà;
- il cibo dei servitori che mettevano insieme gli avanzi dei pranzi dei ricchi;
- il cibo dei marinai che avevano la necessità di integrare la loro alimentazione con verdure durante la navigazione;
- il cibo dei nobili che, nato nel '500 dalle mani di abili cuochi, sembra fosse chiamato "Biscotto Farcito" perché, in mezzo a fette biscottate inumidite con un po’ di aceto e acqua, venivano posti a strati pesci, verdure e ortaggi lessi alternati con salsa verde e decorazione finale di olive nere.
Come vedete un dato eclatante di questo piatto è che viene tramandato tutto e il contrario di tutto (da cibo dei poveri a cibo invece fatto apposta per i ricchi); in questo è il fascino, il mistero e la bellezza di questo piatto storico genovese.
Invece, per quanto riguarda la derivazione del nome "Cappon Magro" ci sono due interpretazioni diverse:
1- può derivare dall'utilizzo del pesce Cappone
2- può derivare dal fatto che, essendo all'epoca considerato un piatto povero (le verdure ed il pesce erano considerati ingredienti poveri) si contrapponeva in questo modo al "grasso e opulento" Cappone (gallo castrato) consumato a Natale.
Bibliografia:
http://www.mangiareinliguria.it/ita/ric ... _magro.php

Su questo piatto tipico della cucina genovese, unico nel suo genere nel quadro gastronomico nazionale, si è scritto a lungo e in modo sbagliato. Quello che troneggia invitante nelle vetrine dei negozi di gastronomia, non rappresenta nemmeno lontanamente l'antico piatto. La sua origine risale al Cinquecento, e si chiamava "biscotto condito", ossia delle fette di pane biscottate inumidite con acqua e aceto, su cui a strati, si ponevano pesci e ortaggi lessi alternati a della salsa verde. Il tutto poi decorato con una crema al burro, pistacchi e olive. Questo piatto era nato in casa di nobili ed abbienti, creati dagli abili cuochi al loro servizio, nel periodo della quaresima. Infatti, secondo le allora severe norme ecclesiastiche, invece del grasso cappone lesso sul desco degli atei golosi, era preferibile un piatto altrettanto buono ma preparato con pesci e ortaggi.
La versione fasulla, sostiene che il nome gli derivi dal pesce cappone.
Bibliografia:
http://www.tigulliovino.it/pronzati/gen2005_2.htm

da The Dude il 08 mar 2005 20:37


Quindi?
:shock:

"...e già pregustò il tuo sapore sul pànino"

da wineless il 08 mar 2005 20:52


Grande, contavo che prima o poi qualcuno se ne accorgesse.

Spero, intanto, di continuare così perchè mi scoccia assai spendere soldi per mangiare male.
Poi proprio per questo motivo faccio le mie scelte in modo piuttosto accurato, se vado in terre foreste cerco di ottenere buoni indirizzi interpolando le segnalazioni delle varie guide (ammesso e non concesso che sia un metodo sicuro, però fino adesso è andata bene).
Nella mia zona poi, oltre che si mangia bene quasi ovunque, col passaparola di amici e conoscenti non faccio fatica ad escludere i pochi locali 'a rischio'.
Inoltre raramente o mai vado a mangiare in un posto perchè mi trovo lì casualmente a quell'ora, in base ai miei programmi pondero sempre a priori le location per il ristoro.
NON viaggio per lavoro. (credo sia un punto importante)
Immagino che in una realtà come Milano sia molto più difficile fare questi ragionamenti...

Poi c'è sempre chi va in una pizzeria dopo che ha visto 2 cappelli rossi sul sito, ma quello è masochismo, non fa per me... :wink:

Grazie Silvano per la ricerca sul cappon magro, mi sono permesso di fare copia/incolla sul topic della ricetta che ho inserito nell'apposita sezione.

Adry =^_^=


alla fine sempre di pastasciutta si tratta

da The Dude il 09 mar 2005 11:07


Veramente fino a due settimane fa l'unica rece della Cuccuma sul sito era un cappello verde di NinoF e poi il mio primo cappello rosso è stata una piccola soddisfazione (masochista).
:twisted:

"...e già pregustò il tuo sapore sul pànino"

da wineless il 09 mar 2005 14:16


veramente il riferimento era per la piccola Ischia :P

Adry =^_^=


alla fine sempre di pastasciutta si tratta

da MarioLino il 09 mar 2005 14:52


wineless ha scrittoveramente il riferimento era per la piccola Ischia :P


cmq contro la Piccola Ischia c'è accanimento, ne sono convinto. servizio ed ambiente sono coerenti con il tipo di locale ed il target di clientela: dunque a mio parere non meritano voti negativi. la pizza classica napoletana è tra le migliore di milano, se non la migliore..... ma ci tornerò per scrivere una recensione, come già si era detto. ciao ciao

da The Dude il 09 mar 2005 16:33


Io alla Piccola Ischia vado da tempo (a quella di viale Umbria) e le ho dato un onorevole (per la tipologia di locale) cappello giallo, quasi verde. Se considerassi il rapporto qualità prezzo sarebbe tra il verde ed il blu (spesso mangio con meno di 10€ ed esco contento). E comunque la pizza è tra le migliori di Milano (IMHO).
Ammetto che il mio è un "uso" particolare del locale (di solito arrivo presto, quindi niente attese e poco casino), ma non capisco proprio questo accanimento.

"...e già pregustò il tuo sapore sul pànino"

da wineless il 09 mar 2005 20:24


a proposito dei miei cappelli positivi...

non voglio escludere anche una piccola percentuale (se è qui che volevi andare a parare) data da un metro di misura che probabilmente è di manica più larga di altri.
ci sono indubbiamente recensori più severi (ma non è detto per questo che siano buongustai più autorevoli), per esempio gobbaccio, VIP, ha i cappelli blu che si contano sulle dita di una mano, nonostante sono convinto che anche nelle zone emilio-romagnole da lui bazzicate si mangi globalmente molto bene.

Poi ci sono cappelli blu e cappelli blu.
una cosa è 24/30 un'altra dal 28 in su.

Adry =^_^=


alla fine sempre di pastasciutta si tratta

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