Oro
Metallo giallo brillante, inalterabile all'aria e all'acqua, di grande valore commerciale:
Chimica. L'oro è l'elemento chimico di simbolo Au, di numero atomico 79 e di peso atomico 196,96. Dotato d'un bel colore giallo, l'oro ha densità 19,3; fonde a 1.063 °C e bolle a 2.970 °C emettendo vapori violetti. È il più malleabile e il più duttile di tutti i metalli; è riducibile in fogli con spessore di 1 decimillesimo di millimetro, attraverso i quali filtra una luce verde. È però molle, perciò è necessario ricorrere a leghe, per es. con il rame, per gli impieghi pratici. Inalterabile all'aria a qualsiasi temperatura, è attaccato dal cloro umido e dal bromo, e si scioglie nel mercurio. Nessun acido agisce sull'oro, che però si scioglie nell'acqua regia, la quale deve la sua reattività al cloro elementare che contiene.
Trattando i sali d'oro con solfato ferroso si forma un precipitato color porpora di oro colloidale. La soluzione era detta oro potabile, e un tempo era usata come medicamento.
Bibliografia:
http://www.minerva.unito.it/Chimica&Ind ... DizOr.html
Gualtiero Marchesi decora il risotto con un foglio d'oro zecchino per valorizzarne l'aspetto cromatico.
Bibliografia:
http://www.agricoltura.regione.lombardi ... mi/mi3.htm
“… il riso oro e zafferano («un appagamento estetico, non alimentare», spiega lo chef dell'Albereta di Erbusco, nella Franciacorta bresciana, «tant'è vero che la fotografia del piatto apparve in un museo di Chicago accanto a un quadro di Giotto). Marchesi garantisce tuttora che l'ingestione del metallo prezioso non fa male alla salute e non troppo al portafoglio: «II foglietto d'oro è ultrasottile. Va steso sul risotto allo zafferano con mano fermissima, altrimenti si sbriciola. L'effetto ottico è completato dal piatto nero orlato a sua volta da un filino dorato. È un piatto beilo. E il bello è anche buono»”.
Bibliografia:
http://wis.unibz.it/newsletter/view.asp?DOCU_ID=2134