Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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da ilForchetta il 09 ott 2006 17:37


Giusto Bob, ma se molti si portano il vino da casa, il ristorante ne venderà molto meno e, dati per invariati o quasi i costi fissi, il costo unitario e, di conseguenza, il prezzo salgono.

E quelle poche bottiglie che vende dovrà venderle a caro prezzo, temo.

Il sommelier lo paghi lo stesso, no? E costa un botto. Non credo serva altro personale per il magazzino (in realtà cantina) dei vini di un ristorante...

Poi, magari qualche ristoratore potrà essere più preciso (e offrire un quadro completamente diverso, magari).

da primus il 09 ott 2006 17:39


il grosso dei ristoranti massimizzano gli utili acquistando vini giovani di pronta beva e smerciandoli con ricarichi altissimi. Pochi vini maturi per evitare che il mancato smercio produca un decadimento in termini di valore e di qualita'



Questa è una tua opinione sulla quale si potrebbe discutere per ore.

Se un ristorante decide di avere una carta dei vini completa, giusto il minimo per definirla carta, come la mia, deve avere almeno 100/150 etichette, cercando di dare al cliente piu' alternative...quindi da etichette blasonate e costose sino a vini più facili e di basso costo; io cerco di avere 2 o 3 alternative per ogni tipo di vino, es. una barbera da prezzo, una media ed una importante; tutto cio' ovviamente comporta un investimento in denaro notevole, ma fa parte del ns. lavoro e quindi nei costi di gestione ci sta'.
Sui ricarichi, ovviamente, ognuno è libero di fare come crede, ma la media dice che più costa la bottiglia, meno ricarico si ha.
Es. un vino da 4 euro si puo vendere a 10\11, un vino da 100 euro, si vende a 130/150.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da primus il 09 ott 2006 17:47


alberto ha scrittoGiusto Bob, ma se molti si portano il vino da casa, il ristorante ne venderà molto meno e, dati per invariati o quasi i costi fissi, il costo unitario e, di conseguenza, il prezzo salgono.

E quelle poche bottiglie che vende dovrà venderle a caro prezzo, temo.

Il sommelier lo paghi lo stesso, no? E costa un botto. Non credo serva altro personale per il magazzino (in realtà cantina) dei vini di un ristorante...

Poi, magari qualche ristoratore potrà essere più preciso (e offrire un quadro completamente diverso, magari).




Io ritengo che, come sempre, la verità sta nel mezzo.
diciamo che alla maggior parte dei clienti, me incluso, non gliene frega una beata mazza di portarsi il vino al ristorante, perche al ristorante si va per mangiare,bere e stare bene in compagnia servito e riverito (possibilmente).
Poi diciamo anche che certe bottiglie che vengono proposte nei ristoranti in giro non si trovano, a meno che non vogliate portare vinelli da 5 euro dell'esselunga, ma questo e' un'altro discorso.

Il sommelier e' un lusso che paga il cliente e solo pochissimi ristoranti di livello e/o grandi alberghi se lo possono permettere, quindi sul costo finale della bottiglia non ci sono altri balzaelli tipo magazzino, scorte, costi vari etc....una bottiglia di vino e' un prodotto come tanti altri che vengono proposti al ristorante e come tale subisce un ricarico il quale comprende il servizio,i costi di gestione etc etc.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da Bob il 09 ott 2006 17:50


filo ha scritto [
sull'eventuale immobilizzazione di denaro necessaria per una cantina di un certo livello e sui criteri di approvigionamento, credo ci possa aiutare Montefollonico

Ecco, infatti...Mi piacerebbe una risposta a questo: di quanto potrebbe ipoteticamente scendere il prezzo delle portate, se non ci fosse la spesa della cantina? Se scende, ovviamente. Oppure il costo della cantina è spalmato solo sui vini?

da primus il 09 ott 2006 18:27


Bob ha scritto
filo ha scritto [
sull'eventuale immobilizzazione di denaro necessaria per una cantina di un certo livello e sui criteri di approvigionamento, credo ci possa aiutare Montefollonico

Ecco, infatti...Mi piacerebbe una risposta a questo: di quanto potrebbe ipoteticamente scendere il prezzo delle portate, se non ci fosse la spesa della cantina? Se scende, ovviamente. Oppure il costo della cantina è spalmato solo sui vini?



Per quanto mi riguarda, e penso sia cosi per tutti, il vino fa spesa a se e non va ad incidere sul resto

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da Rinaldo il 09 ott 2006 18:52


La cantina: questa sconosciuta.....
Nel corso degli ultimi anni, molti locali si appoggiano alle enoteche di distribuzione.
Si tratta di entità commerciali dove potersi rifornire anche di 6 bottiglie del tal vino, preziosissimo, allo stesso prezzo proposto dal produttore o poco più; con il grosso vantaggio di non avere un mucchio di quattrini immobilizzati in cantina, che alla fine non rendono un tubazzo.
Appena abbiamo aperto il locale 3 anni or sono avevo 30 fornitori di vino: arrivavano di quelle mazzate da migliaia di euro ogni volta; intermediari delle cantine che cacciavano palle giganti (" se me ne prendi 72 bottiglie lo do solo a te" " Prenotalo altrimenti poi non ne ho più" " vuoi non avere in cantina almeno 36 bottiglie di Chianti riserva?").

Ora compro in Oltrepo' direttamente in cantina anche solo 12 bottiglie alla volta, soldi tra i denti naturalmente, e per i produttori lontani mi affido alla distribuzione.

Importante è trovare l'enoteca che conserva il vino nel modo giusto e che ti consigli le annate migliori.
Pensate che alcuni addirittura si offrono di compilarti la lista vini, secondo il tipo di cucina del tuo locale e il tuo impegno economico; ripristinandoti lo stock settimanalmente.

Questo ti permette di applicare ricarichi ragionevoli e di avere una buona rotazione della lista vini.
Questo non significa abbandonare la ricerca di prodotti di nicchia o semisconosciuti anzi, con una vetrina gigante come la distribuzione, si riesce a selezionare tra migliaia di etichette il prodottino giusto da proporre al cliente affezionato.

Questo è il nostro modo di operare.

Saluti

Rinaldo

da wineless il 10 ott 2006 02:49


un po' OT...

censura? 8)

Adry =^_^=


alla fine sempre di pastasciutta si tratta

da Rinaldo il 10 ott 2006 08:46


Bob ha scritto Oppure il costo della cantina è spalmato solo sui vini?


Sicuro Adry....? 8) 8)

Rinaldo

da Ospite il 10 ott 2006 09:22


Ciao Rinaldo,


Importante è trovare l'enoteca che conserva il vino nel modo giusto e che ti consigli le annate migliori.
Pensate che alcuni addirittura si offrono di compilarti la lista vini, secondo il tipo di cucina del tuo locale e il tuo impegno economico; ripristinandoti lo stock settimanalmente.


Questo secondo me e' il punto cruciale ....immagino che tu ti rivolga alle enoteche-fornitori per vini importanti, per evitare la conservazione e l'affinamento (a volte lungo diversi anni) nella tua cantina con conseguente immobilizzazione di denaro.
Tendi ad acquistare bottiglie al culmine della curva qualitativa, con rischi nel caso di invenduto per parecchio tempo di decadimenti e svalutazioni ??? o preferisci acquisti piu' cauti diciamoa d inizio o meta' della curva per poter gestire meglio la cantina ed avere piu' margini di errore???

Tornando al tema del topic, a mio parere chi compie questo lavoro giustifica una carta dei vini e giustamente deve proporre e chiedere il consumo dei propri vini per tutelare il proprio lavoro. In questo caso accetto ricarichi piu' sostenuti

Chi invece si limita a proporre vini giovani ,su cui non compie grande affinamento e conservazione, ritengo i ricarichi alti ingiustificati e spesso scusa per appesantire il conto. Per i locali che effettuano questo genere di gestione della cantina capisco che permettere al cliente di portarsi il vino significherebbe privarsi di ricarichi elevati ma amio avviso ingiustificati

Concludendo chi dovrebbe temere un sistema BYO sono i secondi..i primi a mio avviso non avrebbero grossi problemi.

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