Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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Ristorante francese

da michaela il 12 apr 2005 09:14


Buon giorno a tutti.

Apprezzando particolarmente la terra, il vino e la cucina dei nostri amati cugini (almeno per me :wink: ), mi potreste indicare qualche ristorante francese a Milano/provincia sud-ovest/Pavia?

Grazie infite!

michaela

da The Dude il 12 apr 2005 09:27


L'Oca Ciuca, eheheheh...

"...e già pregustò il tuo sapore sul pànino"

da kinggeorge il 12 apr 2005 09:33


The Dude ha scrittoL'Oca Ciuca, eheheheh...


doh! :shock:

ops... :oops:

d'o! :roll:

8)

... Stella Stellina, la notte si avvicina ...
P.S.: "tu sei il solito facinoroso: un po' diplomatico un po' sovversivo" - wineless, 23/05/2005

da silbusin il 12 apr 2005 10:03


Avendo soggiornato in Francia per sei mesi e conoscendola molto bene (tranne onestamente la Provenza) non vi sono ristoranti degni della cucina francese in quel di Lombardia.
ciao
silvano

risposta a MIKAELA

da Ospite il 12 apr 2005 10:35


I francesi son mica dei baubau-miciomicio. Loro stanno dall'altra parte delle Alpi e non han mica bisogno di venire a Milano per farsi conoscere.
Scopiazzano, scopiazzerebbero ancora di più (come tutti del resto in cucina) ma camuffano sempre con una salsa. I "Colleoni" siamo noi perchè il "campanile" finisce per fregarci e riusciamo anche a far loro pubblicità gratuita, ammalati di esterofilia come siamo.Basta guardare i formaggi. La loro è una serie infinita di BRIE' e di CAMAMBERT. Il confronto con i nostri non può reggere.
Vero Silvano?
Convinto nazionalista (dal punto di vista gastronomico) Vi saluto.
LA MAX 61°

Re: risposta a MIKAELA

da michaela il 12 apr 2005 10:51


MAX61° ha scrittoScopiazzano, scopiazzerebbero ancora di più (come tutti del resto in cucina) ma camuffano sempre con una salsa. I "Colleoni" siamo noi perchè il "campanile" finisce per fregarci e riusciamo anche a far loro pubblicità gratuita, ammalati di esterofilia come siamo.


Carissimo La Max (non so se mi posso permettere il "carissimo", nel caso mi scuso in anticipo),
generalmente mi trovo abbastanza concorde con le tue idee/recensioni.
Ma questa volta ho qualche difficoltà.

Personalmente non sono affatto "malata di esterofilia", ma so ancora riconoscere ed AMMETTERE quando qualcosa e/o qualcuno è superiore a me. O quanto meno fa bene il suo mestiere.
La cucina ed il vino francesi NON sono e NON possono essere messi in discussione!
Esattamenti come quelli ITALIANI!

In genere giudico in base alle sensazioni positive o negative che ricevo, non certo in base al paese d'origine...!
Se così non fosse, sai quanti cibi ed alimenti dovremmo cancellare dalla nostra dieta?

Se non riusciamo appunto a riconoscere che anche i francesci sono GRANDI, non aspettiamoci che (nazionalisti come sono!) lo facciano loro.

Buona giornata!


PS GRAZIE SILBUSIN! Lo immaginavo ma averne conferma mi toglie ogni dubbio: tornare in Francia al più presto!

risposta per i filo francesi

da Ospite il 12 apr 2005 11:20


Non hai compreso il senso della mia.
I FRANCESI sopperiscono ad alcune carenze della materia prima con una capacità imprenditoriale e una tecnica tutta loro. Vale per alimenti e vini.

GLI ITALIANI, troppo divisi come in tutte le altre cose, sono incostanti.
Non riescono ad organizzarsi.
Ecco perchè non trovi locali francesi a Milano ed in Italia. Con una punta di orgoglio nazionale (che non ho per altre cose) devo farti notare che i nostri ristoranti li trovi in Francia, quelli francesi, in Italia,no;loro si sentirebbero a disagio a casa nostra.
Ciao
LA MAX 61°

da silbusin il 12 apr 2005 12:43


Avete ragione entrambi.
Nel mio medio soggiorno ho sempre cenato al ristorante tutte le sere e quindi mi sono fatto un’idea abbastanza precisa della cucina d’oltralpe.
Io adoro la cucina francese, la professionalità nelle preparazioni e nelle presentazioni anche nelle brasserie di provincia, l’eleganza e lo splendore dei pluristellati.
Però è una cucina “loro”. Con la presenza importante di fondi, sughi e salse (eccellenti per carità) che a volte, coprono efficacemente eventuali difetti.
Non hanno la cultura della pasta e quindi differiscono fortemente nella filosofia dell’alimentazione; l’olio è adoperato con parsimonia; le verdure non hanno quello spazio tipico della cucina italiana. I francesi sono molto diversi, NON inferiori agli italiani. Penso che siano insuperabili nei dessert.
Ma la cucina francese non può avere molto spazio nella ristorazione italiana perché diversa come componenti strutturali. Al contrario la cucina italiana riesce ad avere spazio anche in Francia perché i macàronì nelle varie preparazioni e la pizza sono amati dai francesi.
Per quanto riguarda i formaggi: eh, no caro Max, ho avuto davanti dei plateau dè fromage con varietà strabilianti.
Posso dire quindi che, pur nel tipico sciovinismo francese, la cucina dei nostri cugini, sotto aspetti diversi (sarebbe bello potersi soffermare in modo più ampio), nulla ha da invidiare a quella italiana. E anche se ricca di grassi saturi, proprio per il french paradox assolta dai dietologi, è abbinata a vini splendidi che (anticipando di molti anni l’ingresso dell’euro) venivano e vengono fatti pagare carissimi in tutti i ristoranti.
Non pensiate che la famiglia media francese si permetta il vino come da noi: sono moltissimi i tavoli in cui si pasteggia a Badout o Evian, o acqua di fonte o con la demì bouteille.
Però che splendore la cucina francese!

Re: risposta per i filo francesi

da michaela il 12 apr 2005 13:16


MAX61° ha scrittoI FRANCESI sopperiscono ad alcune carenze della materia prima con una capacità imprenditoriale e una tecnica tutta loro. Vale per alimenti e vini.

E ti sembra cosa di poco conto?
:wink:

MAX61° ha scrittoGLI ITALIANI, troppo divisi come in tutte le altre cose, sono incostanti.
Non riescono ad organizzarsi.

Ma proprio in tutti i sensi!
E non solo: da noi impera l'improvvisazione.
Hai voglia di fare, hai soldi da investire, te la cavi fra i fornelli di casa tua? Apri un ristorante ed il gioco è fatto! Peccato che i risultati siano spesso "drammatici".
Tant'è che, eccezion fatta per i locali che già si conoscono, quando si esce a pranzo o a cena, si mangia veramente bene (e in un bell'ambiente) una volta su dieci...! :cry:
E questo nonostante la pasta, il riso, le verdure e l'olio extra-vergine d'oliva.

Ciao! E buon pranzo.

CUCINA FRANCESE

da Ospite il 12 apr 2005 14:43


Si travisano le cose. Io non ho detto che una è meglio dell'altra. Ho spiegato perchè in Italia i francesi (ristoranti) non possono attecchire.
Sui formaggi intendevo far notare che hanno tante qualità (nomi regionali più che altro) ma con troppe similitudini. Ti dico solo ZOLA-MOZZARELLA
FONTINA-CACIOCAVALLO /RICOTTA-ROBIOLA e L'IMPERATORE DEI FORMAGGI- "IL PARMESAN "CHE VORREBBERO FOTTERCI. Dai Silvano, non fare l'esterofilo e fammi un elenco di 10 diverse tipologie (pasta) di formaggio. Se io ti dicessi Taleggio di Introbio- Robiola Cademartori- Toma della Paja- e via discorrendo, avremmo tanti formaggi ma alla fine con un solo comune denominatore: il latte ecrù.

Sapete cosa mi piacerebbe fare? Vale anche per noi 'TAGLIANI.
INDIPENDENTEMENTE DAL PREZZO
Due ingressi in due locali attigui. Nel primo si servono pizze e amatriciane-risotti e polente-Bagna caoda e fonduta- cassoeule e fritti misti fatti come Dio comanda e nell'altro NOUVELLE CUISINE et voila!

CONVINZIONE PERSONALE- La fila sarebbe più lunga nella sezione pizze.


Che mi dici Silvano?
Ciao
LA MAX 61°

da silbusin il 12 apr 2005 15:15


Vero.

Per i formaggi: visto che l'elemento base è il latte, potremmo dire ch'el furmai l'è igual da per tucc.... e questo varrebbe anche per il vino: una volta detto che l'uvaggio è cabernet tutti vini sono uguali. L'è minga vera.
Ma sui Pirenei ho mangiato alcuni formaggi che somigliavano al Puzzone di Moena, o al latteria Piave o al val Rendena e dei caprini freschi, del caprino stagionato e affumicato, due tome di latte di pecora (una fresca e una erborinata). Che in Savoia ho mangiato della fontina, una specie di gruière, un tipo che sembrava bagoss, e una toma di latte vaccino/caprino alle erbe. Che dalle parti di Rochefort il famoso gorgosoela franses, stagionato o dolce. Che nel Midì si apprezzano i camembert a pasta molle e dura. Che vicino a Lille formaggi che assomigliano all'olandese o al cheddar, delle tome tipo taleggio, del formaggio duro da grattuggiare. Dalle parti di Cancale (nell'entroterra) formaggi che vengono maturati sotto le foglie (tipo fossa) e poi un numero incredibile (non è nella nostra filosofia) di formaggi erborinati e trattati (al basilico, al dragoncello, all'erba cipollina, alle erbe di montagna, al pepe, al cognac, al vin de Charante, stagionato nella paglia, ecc).
Ohe! Se no il parmigiano (che veramente ci vogliono scippare, ma non solo i francesi, anche gli europei e gli anglosassoni) reggiano che differenza avrebbe dal grana padano ecc. (DOPG entrambi). E il prosciutto crudo (S.Daniele e Parma, entrambi DOPG, ma l'è la stesa ciapa del purzel...).
Non cadiamo in errore. Eh, Massimo?
:D :D

per silvano

da Ospite il 12 apr 2005 15:39


Non girarmi il pupo nella culla.
Perchè non dici che il Puzzone di Moena assomiglia al formaggio dei Pirenei?Lo ZOLA, non lo puoi paragonare al Roquefort, proprio no!
Silvano, i francesi e via via che si va verso nord, hanno pascoli sempre più limitati rispetto ai nostri (limitati qualitativamente). Noi andiamo dalle Alpi che ci proteggono- alla quasi Africa (Sicilia). Il clima ed i pascoli ed il latte vanno di conseguenza. Unisci le abitudini alimentari (oltralpe più basata su carni ricche di grassi e formaggi grassi-burro ecc) che poi hanno dettato la tradizione casearia ed il gioco è fatto. E' come se noi volessimo copiare la birra degli inglesi e tedeschi. Non ci sta nulla da fare!
Mi hai parlato di salumi e bene hai detto circa le differenze tra il San Daniele-Sauris-Parma -Culatello-Cinghiale e vai......! Non riescono a competere dai! Perchè non dobbiamo esserne orgogliosi. Piuttosto vergognamoci perchè non sappiamo bene come fare a difendere la nostra tipicità. Voleri politici ed economici (colla sotto il culo) hanno ormai compromesso tutta la nostra tradizione agroalimentare. E' tutto un discorso che dovremmo affrontare in altra sede.
Ciao
LA MAX 61°

da silbusin il 12 apr 2005 15:50


Condivido.

Ma era per portare l'esempio che i "sapori" sono comunque differenti. E' vero che noi italiani non dobbiamo nè scimmiottare nè invidiare i prodotti d'oltralpe, ma è anche vero che non abbiamo mai "protetto" efficacemente i nostri prodotti DOC.
Le recenti polemiche comunitarie ci hanno svegliato bruscamente: come si dice in veneto svegliabauchi.
Ben venga che l'Italia mostri i denti per proteggere i nostri splendidi prodotti del territorio: ma bisogna che il governo (di qualunque colore) imposti una rigorosa politica sia di valorizzaione del prodotto ma anche dei "capitolati" rigorosi di produzione e controllo per evitare le furbate all'italiana.
Ci vuole serietà da entrambe le parti. O no?
Dico bene, fidanzatino?
:D

per el MURUS

da Ospite il 12 apr 2005 15:53


Ok! Ci si sposa appena possibile.Adesso siamo d'accordo.
Ciao
LA MAX61°

Re: per el MURUS

da michaela il 12 apr 2005 17:23


MAX61° ha scrittoOk! Ci si sposa appena possibile.Adesso siamo d'accordo.


Posso far da testimone?!? :wink: :D :P
In dono agli sposi porto un intero san Daniele ed un Gorgonzola da primo premio.

Ciaooooooo

risposta a Michaela

da Ospite il 12 apr 2005 17:30


Grazie, ma Silvano per essere al pare coi tempi, ha optato per la LISTA NOZZE dal PECK. Lu l'è de Milan...!!!!!
Potrai scegliere a tuo piacimento quello che a noi fa maggiormente comodo evitando doppioni.
Saluti.
LA MAX 61°

P.S. seguono bomboniere a base di tartufi. Il pregiato tubero.... come dice qualcuno-na.

da Macs il 12 apr 2005 18:09


Io che sono nato a Gorgonzola cosa faccio? L'officiante? :D

Se gh'è un patrono dei faciademerda, ghe dumandi cosa g'ho de fà...
DVDS - El paradis del Scurpion.

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