In generale cerco di non intervenire nelle recensioni rapportate al prezzo/qualità (la mia sanguinosa querelle con princess è stata cancellata dal tasto delete e attualmente gestiamo efficacemente una società di accoglienza), ma piuttosto mi soffermo sulle incongruenze dei prezzi e quando il recensore consiglia un locale dove si è speso molto.
Atteso che, come ho già espresso in altre recensioni, i ristoranti dei grandi alberghi sono da stazioni ferroviarie di lusso, non è pensabile, al centro di Milano andare a mangiare asparagi bianchi, gamberoni, pesce spada, capesante, passato di piselli, millefoglie, ananas e fragole, cibi di una "banalità" folgorante, spendere circa 500.000 delle vecchie lirette per il vino e poi, se si è sull'armonica (onda avente disegno coincidente con una prefissata) del recensore sentirsi di apprezzare una banalissima cena (già successo a due passi al Don Lisander) solo perchè si è a due passi da Montenapoleone.
E' pur vero che verso tano sono prevenuto, ma non si può credere che i lettori siano fessi.
Il tutto detto senza alcuna simpatia. Mi dispiace.
silbusin