Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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PORTA A PORTA DEL 25 novembre 2004

da vale il 26 nov 2004 11:17


Buongiorno a tutti i cari Mangioni!

Voglio lanciare una sasso nello stagno....

Chi ha visto la trasmissione di ieri?

Per chi non l'avesse vista posso dire che si è parlato delle tre guide più blasonate e di ristorazione in genere. Solo una mia piccola nota: durante la distribuzione delle stelle Michelin, mi sembrava una televendita allo stile del network piramidale.

Qualche commento please....

da silbusin il 26 nov 2004 11:35


ho visto, ho visto.
adesso non ho tempo, ma dopo mi scateno :twisted:

PORTA A PORTA del 25/11/04

da Ospite il 26 nov 2004 12:13


Visto...visto! Direi che è meglio lasciar perdere e proseguire nella direzione fino ad oggi presa. Sono in fibrillazione per il D'O (ha preso una stella e confermato che non aumenterà prezzi ecc.....staremo a vedere!).
Cedo la parola a Silvano che da bravo SPARTAKUS si scatenerà meglio di me.
Ciao

14 Giorni all'ora X

LA MAX 61°

da silbusin il 29 nov 2004 15:34


Scrivo queste righe da “sono malato, certificato!”. Febbre, mialgie, pirosi gastrica, cefalea, ecchè diamine!
Pensavo a “La patente” di Pirandello: sono stato all’oste scuro, mi hanno portato a chatulle (maneggia al mio collega), dovevo andare alla fornasetta di via Breda. Come si dice nel nostro ambiente di lavoro : mai citare l’innominato e “terquae quaterquae taesticuli tacti omnia mala fugata sunt” (non è linguaggio da signorine per bene, mi scusi noemi?, ma rende l’idea).
Per quanto riguarda la trasmissione alcune considerazioni.
Prima considerazione:
evitiamo di parlare di problemi politico-economici (OGM) in una trasmissione di ristorazione.
Seconda considerazione:
evitiamo la malinconica preparazione di alimenti in studio da parte di chef (lo aveva fatto Costanzo e poi lo aveva sospeso).
Terza considerazione:
vediamo di invitare anche un paio di ristoratori che hanno perso la stella o il cappello, ecc. per sentire anche la loro campana (un minimo di contradditorio non guasta).
Quarta considerazione:
evitiamo che i tecnici delle tre guide si autoincensino per tutta la sera in un parossismo di compiacimento.
Quinta considerazione:
il messaggio che è scaturito è che attualmente in Italia per la ristorazione si spende decisamente troppo, infatti l’aumento dei prezzi resta decisamente superiore all’inflazione programmata.
Nello scorrere la stampa nei giorni seguenti i commenti sono stati non particolarmente favorevoli: escludendo quelli dei giornali di partito che mescolando OGM con ristorazione, di fatto bacchettavano non poco la categoria dei ristoratori, colpiscono i commenti dei grandi quotidiani.
In particolare citerei Mauro Remondino del Corriere della Sera: “L’equivoco lira-euro ha drammaticamente segnato il portafoglio di chi un tempo sceglieva di andare due volte al mese, con la famiglia, al ristorante. A malapena oggi riesce a raggiungere una pizzeria e neppure di qualità”.
La dimensione della ristorazione di qualità è insomma legata all’idea che per meno di 100€ non si può pranzare. Ma scherziamo? Eppure è quanto si deduce dai vari commenti.
Durante la trasmissione poi, il gestore del Rossellinis, appena investito della seconda stella si è lanciato in una entrèe da 40€, suscitando i borbottii dei giornalisti in studio tanto che uno se n’è uscito con : “ah, certo che se si dà l’idea di cominciare un pranzo con un antipasto da 40€, stiamo freschi…”.
Come ciliegina sulla torta non è mancata la presentazione di un ristorante, di cui non ricordo il nome, che con una stella Michelin aveva prezzi sui 25€. Cosa più volte sottolineata da Vespa.
E in ultimo il sommelier che ha presentato vini eccellenti dal costo per bottiglia non superiore ai 7€, traducendo l’idea che su questa cifra basta e avanza. Non sono intenditore di vini e mi limito solo a fare il cronista.
Certo la trasmissione non mi ha insegnato nulla: non mi ha spiegato come mai la ristorazione del centro-sud italia non ha punte eccelse (tranne Pinchiorri), come di fatto viene operativamente svolto il mestiere di recensore, quali sono i criteri di giudizio, come mai la Michelin enfatizza in Francia la cucina territorièlle e la penalizza negli altri paesi, come mai, durante la serata, nessuno dei recensori ha mai criticato (se non altro per creare un pizzico di vivacità) la scelta degli altri, dando quindi l’idea di un tacito accordo che puzza di ritorno commercial-editoriale.
Comunque che la ristorazione italiana sia malata è un dato con cui confrontarsi. In questi giorni sono usciti i dati nazionali sul turismo (anno mobile settembre 2003-2004): perdita di utenza per ogni tipo di ristorazione il 16.8%. Aspetto di vedere i dati disaggregati (ma pensando che le pizzerie e fast food hanno avuto un aumento del 6.7%, non c’è da stare allegri).
Un esempio: in questi giorni a Milano hanno aperto un grande IPER. In un corner di questo mega-emporio sono vendute diverse acque minerali (per lo più inglesi) “ricercate”. Vanno da 2 a 7€! Nello scaffale in basso a sinistra c’è l’acqua Lauretana (mi aveva colpito nella recensione dell’oca ciuca) a 2,10€. Come fa Rinaldo (ma evviva per Rinaldo) a farla pagare nel suo esercizio solo 2€?
Se volete che vi parlo degli OGM fatemelo sapere. (mah).

da silbusin il 29 nov 2004 15:35


(mannaggia al mio collega) se lo merita.
mi scuso per la lunghezza ma tanto valeva gettare tanta carne sul fuoco

da silbusin il 29 nov 2004 15:36


scusate.
si vede che sono malato.
ciao a tutti!

PORTA A PORTA CONSIDERAZIONI

da Ospite il 29 nov 2004 17:13


Per Silvano
Uheeee, fa minga scherzi èh! Varda che devi essere in forma per il 10/12.
Che ti ci vuole? Non me lo dire! Lo so già.
Auguri di pronta guarigione.


GUIDE E GIUDIZI

Secondo me c'è solo una cosa alla base di tutto: In Italia si spende sempre di più e si ha in cambio sempre di meno. Ormai siamo a media 35 € per un pranzo medio-scarco (qualche portata in meno) in un ristorante normalissimo, senza vino e senza materiali di pregio. Bisognerà cominciare ad attuare uno sciopero del cliente, visto che scioperano tutti e spesso per un nulla.
Se ne approfittano perchè il tempo libero, il relax ecc. si è disposti a pagarli a peso d'oro. Vedrete che non va avanti per molto.
Considerate che almeno il 50% di quello che ci viene propinato è frutto di un lavoro preparato in anticipo. Formaggi-vini - Non sono merito (o lo sono solo in minima parte) del ristoratore. I dessert vengono preparati con largo anticipo ed il lavoro più difficile è quello coreografico di presentazione.
Sottovuoto e congelazione la fanno da padroni. Vi posso dimostrare che la pasta si può beneissimo congelare e nessuno nota la differenza.
Già a chiedere un semplice risotto alla parmigiana potreste imbattervi in avventurose preparazioni. Il risotto? Ormai non fa più parte della cultura gastronomica moderna, tant'è vero che 8 volte su dieci lo sbagliano.
Carne alla griglia. Non è che ci voglia l'intelligenza di Einstein per cuocere alla brace. Eppure riescono a sbagliare spesso e volentieri.
Va dato atto che, se uno paga regolarmente le tasse, il margine è veramente ridotto e le complicazioni burocratiche e sindacali sono al limite della paranoia. Questo avviene in tutti i settori però!
Settori dove occorre fattura di vendita ecc, sono più rigidi e non c'è possibilità alcuna di scappare dalle maglie del fisco. A certe latitudine ed in certe aree "protette", della fattura-ricevuta-incasso ecc. se ne impippano alla stragrande.
Non voglio dire che tutto è uguale dovunque e comunque. Dico solo che con 35-40 € se ne fanno ancora di cosette, soprattutto in cucina.
Leggere le proposte di alcuni locali di "culto" vien da ridere. Così come mi ha fatto ridere quel cuoco che a Porta-porta ha proposto la tartare di salmone con foisgras-tartufo e caviale a completare, per 40 e passa €.
Un cliente serio dovrebbe tirarglieli nella schiena e più ancora chi di mestiere fa il recensore e pubblica guide.
Lasciamo perdere e proseguiamo.
Ciao
LA MAX 61°

da gaglia69 il 30 nov 2004 19:58


Per Silbusin

Non sono d'accordo che non bisogna affrontare problemi come quello degli OGM in una trasmissione sulla ristorazione.

Si tratta di temi molto collegati. A prescindere dal problema degli eventuali rischi sulla salute, infatti, sui quali è giusto che si pronuncino i medici, ciò che mi preme sottolineare è che si tratta di un attentato alla nostra specificità ed ai nostri prodotti che tutto il mondo ci invidia.

Non è che per caso qualcuno ha voglia di un mondo dove tutti mangiano le stesse cose e tutto ha lo stesso sapore???

Meditiamo

da silbusin il 30 nov 2004 20:20


Sono ancora convinto che in una trasmissione di ristorazione per le tre guide, ficcarci dentro il ministro Alemanno e gli OGM, non c'azzeccava. E perchè non i fitofarmaci, i diserbanti, conservanti, agglutinanti, addensanti, coloranti organici e non, mangimi non autoctoni per il bestiame, ecc.
Invece bisognerebbe parlare di ristorazione e più spesso; e più spesso parlare di OGM & company. Su questo sono d'accordo.
Nella trasmissione di Vespa, la fiera della vanità dei giornalisti delle guide ha di fatto sputtanato un problema così importante come gli OGM.
Quindi sì agli OGM ma con l'opportuna serietà: una semplice domanda, quanti dei presenti, tranne Alemanno (contrario), il senatore DS (favorevole) e lo scienziato (favorevole) conoscevano il problema? Rossellinis, quelli del Gambero Rosso, quello dell'Hilton, la bellona?
L'importante, e qui sono perfettamente d'accordo con gaglia69 è parlarne; Voltaire diceva: "la conoscenza è potere".
Saluti.
Silvano

per vale

da silbusin il 01 dic 2004 01:00


ritengo che questo topic sia stato un flop.
è comunque significativo; una certa TV non interessa come pure, forse, le varie guide.
Però come fa Rinaldo a far pagare l'acqua meno che al supermercato?
Se ci sei, batti un colpo, che poi chiudiamo questo topic.
ciao a tutti.

da wineless il 01 dic 2004 14:17


Secondo me è stato un flop perchè tali sono le trasmissioni che vogliono parlare di cose che non gli competono o che comunque trattano i temi con superficialità ed approcci sparsi o appena accennati.
Personalmente preferisco in tv guardare spignattare uomini come Walter Ferretto o Moreno Cedroni che almeno mi trasmettono qualcosa di concreto, direttamente dai fornelli. Oppure rubriche interessanti come "Degustibus" (sempre su Gambero Rosso Sat) che 'processano' diversi aspetti della ristorazione o del mangiare in genere affrontando, di petto e in tutte le sfumature, un argomento alla volta.
Ciao a tutti! 8)

Adry =^_^=


alla fine sempre di pastasciutta si tratta

da Rinaldo il 01 dic 2004 14:56


ciao raga e perdonate la latitanza....ma la preparazione di pranzi e cene aziendali a Dicembre ci assorbe 25 ore al giorno....

che dire amico mio:
quell'acqua costa 1,05 euro + iva alla bottiglia all'ingrosso.
il 63% mi sembra un margine adeguato noo?
scusate la brevità ma scrivo dal palm.sono a spasso visto che oggi è la MIA Domenica.
a presto

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