da silbusin il 29 nov 2004 15:34
Scrivo queste righe da “sono malato, certificato!”. Febbre, mialgie, pirosi gastrica, cefalea, ecchè diamine!
Pensavo a “La patente” di Pirandello: sono stato all’oste scuro, mi hanno portato a chatulle (maneggia al mio collega), dovevo andare alla fornasetta di via Breda. Come si dice nel nostro ambiente di lavoro : mai citare l’innominato e “terquae quaterquae taesticuli tacti omnia mala fugata sunt” (non è linguaggio da signorine per bene, mi scusi noemi?, ma rende l’idea).
Per quanto riguarda la trasmissione alcune considerazioni.
Prima considerazione:
evitiamo di parlare di problemi politico-economici (OGM) in una trasmissione di ristorazione.
Seconda considerazione:
evitiamo la malinconica preparazione di alimenti in studio da parte di chef (lo aveva fatto Costanzo e poi lo aveva sospeso).
Terza considerazione:
vediamo di invitare anche un paio di ristoratori che hanno perso la stella o il cappello, ecc. per sentire anche la loro campana (un minimo di contradditorio non guasta).
Quarta considerazione:
evitiamo che i tecnici delle tre guide si autoincensino per tutta la sera in un parossismo di compiacimento.
Quinta considerazione:
il messaggio che è scaturito è che attualmente in Italia per la ristorazione si spende decisamente troppo, infatti l’aumento dei prezzi resta decisamente superiore all’inflazione programmata.
Nello scorrere la stampa nei giorni seguenti i commenti sono stati non particolarmente favorevoli: escludendo quelli dei giornali di partito che mescolando OGM con ristorazione, di fatto bacchettavano non poco la categoria dei ristoratori, colpiscono i commenti dei grandi quotidiani.
In particolare citerei Mauro Remondino del Corriere della Sera: “L’equivoco lira-euro ha drammaticamente segnato il portafoglio di chi un tempo sceglieva di andare due volte al mese, con la famiglia, al ristorante. A malapena oggi riesce a raggiungere una pizzeria e neppure di qualità”.
La dimensione della ristorazione di qualità è insomma legata all’idea che per meno di 100€ non si può pranzare. Ma scherziamo? Eppure è quanto si deduce dai vari commenti.
Durante la trasmissione poi, il gestore del Rossellinis, appena investito della seconda stella si è lanciato in una entrèe da 40€, suscitando i borbottii dei giornalisti in studio tanto che uno se n’è uscito con : “ah, certo che se si dà l’idea di cominciare un pranzo con un antipasto da 40€, stiamo freschi…”.
Come ciliegina sulla torta non è mancata la presentazione di un ristorante, di cui non ricordo il nome, che con una stella Michelin aveva prezzi sui 25€. Cosa più volte sottolineata da Vespa.
E in ultimo il sommelier che ha presentato vini eccellenti dal costo per bottiglia non superiore ai 7€, traducendo l’idea che su questa cifra basta e avanza. Non sono intenditore di vini e mi limito solo a fare il cronista.
Certo la trasmissione non mi ha insegnato nulla: non mi ha spiegato come mai la ristorazione del centro-sud italia non ha punte eccelse (tranne Pinchiorri), come di fatto viene operativamente svolto il mestiere di recensore, quali sono i criteri di giudizio, come mai la Michelin enfatizza in Francia la cucina territorièlle e la penalizza negli altri paesi, come mai, durante la serata, nessuno dei recensori ha mai criticato (se non altro per creare un pizzico di vivacità) la scelta degli altri, dando quindi l’idea di un tacito accordo che puzza di ritorno commercial-editoriale.
Comunque che la ristorazione italiana sia malata è un dato con cui confrontarsi. In questi giorni sono usciti i dati nazionali sul turismo (anno mobile settembre 2003-2004): perdita di utenza per ogni tipo di ristorazione il 16.8%. Aspetto di vedere i dati disaggregati (ma pensando che le pizzerie e fast food hanno avuto un aumento del 6.7%, non c’è da stare allegri).
Un esempio: in questi giorni a Milano hanno aperto un grande IPER. In un corner di questo mega-emporio sono vendute diverse acque minerali (per lo più inglesi) “ricercate”. Vanno da 2 a 7€! Nello scaffale in basso a sinistra c’è l’acqua Lauretana (mi aveva colpito nella recensione dell’oca ciuca) a 2,10€. Come fa Rinaldo (ma evviva per Rinaldo) a farla pagare nel suo esercizio solo 2€?
Se volete che vi parlo degli OGM fatemelo sapere. (mah).