zolder ha scrittoal tavolo accanto un signore rovescia il bicchiere pieno di vino inzuppando abbondantemente una grossa fetta della tovaglia. La cameriera accorre pronta e lesta a tamponare con dei tovaglioli per poi lasciarli sul tavolo a coprire la macchia: più di uno e sopra l’altro, quindi quello a contatto con il braccio del cliente non poteva macchiarsi ma io avrei comunque cambiato la tovaglia... non mi piacerebbe finire il pranzo in quello stato
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stavolta mi trovi perfettamente d'accordo
prendo infatti spunto per raccontare quanto occorsomi tempo fa in un risto molto quotato
(il peccato, non il peccatore).
Per farla breve: circa a metà pasto macchio di vino rosso la tovaglia candida, evenienza particolarmente fastidiosa
poiché la macchia è situata nell'immediata prossimità del sottopiatto. Dispiacere che monta, adesso che mi invento...
credendomi astuto,
terminata la portata esco in giardino col pretesto di una sigaretta; covando così la speranza che lo staff,
fin lì
.mostratosi
.assolutamente
.sollecito
.e accomodante, provveda
.in mia assenza
.a cambiare la tovaglia.
Torno al tavolo e il personale è lì ad attendermi, sì, ma la macchia è stata coperta da un tovagliolo steso;
poco male ma l'ho vissuta più come un marcare il fatto d’aver notato, senza sanarla, la mia dabbenaggine.
(come va a finire? termino il pasto da infelice, mostrando finta indifferenza per il tovagliolo della vergogna)