Wineless. hai ragione. In effetti capita di sentirsi girato e non sostare un attimo prima di scrivere. Anch'io, ad esempio condivido il tuo stupore sulla recensione dell'adoratore delle lumache...ma tant'è.
Per chiudere il discorso sulla locanda poco chic la cosa che più mi aveva irritato era che nel ristorante c'ero andato proprio perchè spinto dalle recensioni positive degli altri mangioni!
Quindi non prevenuto ma addirittura pregustandomi di passare la serata del sabato in un ambiente per giovani, allegro. (Rinaldo magari non mi fila dato che quei famosi erano stati tre ore da lui a sparare fesserie...).
Ti dirò di più: c'erano alcuni amici, che non avevano potuto essere della serata, che mi avevano già annunciato, dopo, bada bene, che io ne avevo parlato positivamente fidandomi della maggioranza dei giudizi
, che ci sarebbero andati volentieri.
Può capitare la serata storta (ne parlerò nella recensione di un altro ristorante) però la"base" rimane comunque solida e alfine si può pensare a margini di miglioramento. Nel caso in questione il meccanismo è invece ben oliato per produrre profitto (indiscutibile) a bassa qualità (tipico dei ristoranti turistici). Basta saperlo o provarlo.
La colpa è comunque mia. Rileggendo le recensioni di striscio, light, bond, bibice, ma specialmente quella di "quello di sempre" (di una bellezza suprema per la sfacciataggine nel dire) avrei dovuto insospettirmi (stringatissime, pochissimi riferimenti ai piatti, prezzi altalenanti) e quindi non stupirmi più di tanto. Mi sono fidato di una vecchia recensione (alessandro del 2002) che mi pareva la più aderente all'uopo.
Mi rendo conto che scrivere una recensione non è facile, non c'è l'abitudine al comporre e che poi alfine esendo tutti dei dilettanti (almeno per il mio caso) si è sempre molto soggettivi rispetto alla professionalità del recensore di mestiere e che anche quelle "stringatine" sono comunque utili e servono a rendere vivace il sito.
Per coloro che scrivono con fatica e che invece vorrebbero partecipare (non per piaggeria, ma il sito ilmangione è tra i più belli del settore) l'entrata a piedi uniti di zingara (tecnica di dileggiare la persona e non gli argomenti) potrebbe scoraggiare i più "timidi".
Invece no! Isolati i rissosi (spiacente ma le scuse abbozzate mi lasciano indifferente) è un vero piacere partecipare.
E poi diciamolo: se mi tirano le orecchie vale& roby, max61, noemi & k, wineless, ecc.ecc. mi va più che bene; non si finisce mai di imparare. Ma chi si sazia con € 6.30, nei piatti di vetro...(sono veramente antipatico...
Buona giornata a tutti.
Semplice Silvano! E' dall'età di 7-8 anni che cucino. I miei fecero un tentativo con un ristorante (mio padre lavorò come cameriere nei più importanti hotels-ristoranti dell'epoca e poi, dopo la guerra, a Milano, all'allora famosissimo Giannino). Le cose andarono diversamente, ma quell'ambiente mi è rimasto nel sangue e nel cuore, anche se non lo farei mai per lavoro. Tu non sai quante ore ho passato a spiare cuochi e a fantasticare sui libri. L'ultimo innamoramento è stato intorno al 1975 con il grande e tutt'ora insuperato Gualtiero nazionale. I suoi libri e la sua opera sono stati decisivi per la mia formazione. Mi ha aperto la mente ed è stato tutto un continuare a ricercare e migliorare le mie tecniche (casalinghe).Mi fermo perchè la cosa è troppo coinvolgente e quando comincio dopo.........chi mi ferma più?
e mi sa che da Verona prima o poi una capatina la faccia... in incognito naturalmente... 
