22%
Le Calandre
30%
Enoteca Pinchiorri
19%
Vissani
4%
La Pergola
26%
Gualtiero Marchesi
Voti totali : 27
bruno125 ha scrittoNon so, a me piacciono i posti agstronomici che mi danno emozione: e l'emozione è come l'esperienza, non si vende e non si compra; alcuni, e sono pochi purtroppo, hanno il dono di regalarla. Questo non mi succede prenotando un secolo prima e pagando un capitale per una liturgia edonistica: quello che diventa alla fine una lunga sosta in una di quelle cattedrali del cibo.
Faccio due esempi per spiegarmi meglio:
- qualche anno fa a Silea in novembre: nebbia, un incubo urbanistico, appena salutato la moglie al Marco Polo. Ma il bollito di Dino mi fece molto piacere, sentire meglio e provare ancora l'atmosfera della vecchia trattoria veneta;
- vent'anni fa da Pinchiorri: l'enoteca era ancora più completa, era prima di quel famoso incendio. Venivo da una delusione amorosa ma non mi aiutò certo a mitigarne gli effetti quell'ambiente bellissimo ma asettico e l'algida professionalità di Annie Feolde.
(...also sprach: solamente Bruno. Solo solo mie opinioni, opinabili, che riferisco nello scritto...)
bruno125 ha scrittoVissani come tanti, come troppi purtroppo, è entrato nella giostra: quella della televisione.
Ricordo Lucia Gius al Maso Cantanghel di Civezzano: s'era preso troppa familiarità, il tu etc...
Lei l'ha freddato subito: "no ghavem mai magnà la mosa insema".
Il Trentino ha ancora vene sotterranee austro-ungariche...
P.s. (per la traduzione, chiedete pure)