Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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Che cosa vi aggrada maggiormente, al ristorante?

da Bob il 01 mag 2007 01:49


Iltopic precedente mi ha focalizzato in testa questa domanda.
Mi sono reso cointo che ciascuno di noi va al ristorante con diverse motivazioni (bella scoperta, direte voi) ma queste motivazioni quanto e come incidono sulla vostra valutazione?
C'è chi ci va per gustare una cuicna d'alta classe, e chi ci va per non cucinare. Chi ci riceve gli amici perchè a casa non ne ha voglia, chi invece ci va da solo per meditare in pace. C'è chi cerca il lusso, chi il servizio gelido e impeccabile, chi quello familiare.....
Insomma, le richieste sono tantissime, e tutte diverese.
Io, per esempio, cerco una cucina ragionevolmente buona, con un menù che mi presenti piatti insoliti per me. Non amo particolarmente il cameriere onnipresente e affettato, ma tendo a preferire quei posti dove posso permettermi di scambiare due chiacchiere col padrone o con lo chef, con un servizio più familiare che professionale. Il troppo lusso mi innervosisce, e divento pignolo,e, oltretutto, gradisco meno il cibo.
Insomma, il ristoratore deve darmi l'impressione di aver fatto un onesto sforzo per venirmi incontro. Se mi dà questo, già si colloca nella fascia alta del mio grardimento, oserei dire "quasi" indipendentemente da ciò che ho mangiato (con certi limiti, ovviamente).
Non tollero chi si sopravvaluta, non tollero quell'abominio che è la porzione infinitesima nel piatto da pizza, che mi sa tanto di presa per il c....(inoltre, è sgradevole alla vista), adoro la complicità che si può instaurare con i titolari. Vado al ristorante per mangiare almeno discretamente, in poca compagnia, ma scelta da me. Nulla come la tavola apre alle confidenze e rilassa gradevolmente.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da butter_fly il 02 mag 2007 09:46


ciao bob, poni un quesito apparentemente scontato ma invece ricco di sfumature interessantissime.
mi trovo abbastanza in linea con l'idea di "andare al ristorante" che hai esposto tu. in particolare, per quanto riguarda l'ambiente, amo i locali poco affollati, raccolti, musica appena udibile, possibilità di scambiare due chiacchiere in modo amichevole senza sentirsi mai in imbarazzo. per il servizio, mi piace essere accolta in modo sorridente e cordiale, mai ingessato; è piacevole quando, a fine cena/pranzo, si è instaurata una certa amichevole confidenza con il maitre/lo chef/ecc...; mi fa inoltre molto piacere quando mi vengono spiegati i piatti e rivelata la provenienza delle materie prime. in quanto alla cucina, posso apprezzare un buon piatto tradizionale quanto qualcosa di inusitato e nuovo, ma prediligo di gran lunga la sperimentazione di tecniche ed accostamenti, i giochi di consistenze ecc ecc. non sto a dilungarmi: amo la cucina come ricerca, ma ciò che deve trasparire più di ogni altra cosa è la passione nella preparazione del piatto, che ti fa sentire lieto di poterlo condividere con qualcuno, o gustarlo da solo, e certamente raccontarlo agli altri.


da Stroliga il 02 mag 2007 09:55


Che cosa mi aggrada?

Mangiare bene cibi correttamente cucinati in un ambiente non algido con servizio non freddo e distaccato ma nemmeno troppo invadente.
Servizio ed ambiente sono molto importanti, apprezzo molto la professionalità in cucina ed in sala e soprattutto l'intenzione e la ricerca del fare bene e di comprendere chi si ha davanti, la gentilezza d'animo e non solo per formalità; queste sono caratteristiche che possono farmi preferire un ristorante dove si mangia solo benino ad uno dove si mangia meglio.

Mi piacciono le trattorie, le osterie, mi piace trovare le perle nascoste dove meno te le aspetti, fuori dai percorsi turistici o di grande affluenza, mi piace trovare persone che fanno bene il loro lavoro lontano dai riflettori e dal grande pubblico............solo perchè hanno il piacere di farlo.


Penso che mi piacerebbe uscire a mangiare con Bob
:oops:

da caneciccio il 02 mag 2007 10:13


Stroliga ha scrittoPenso che mi piacerebbe uscire a mangiare con Bob
:oops:


Si comincia così...e poi... :roll: Ah! Altro che Il Mangione! Il Cupidone!!

Cave (ciccium)canem...
EIL School

da silbusin il 02 mag 2007 10:54


Ho l'impressione che vi sia troppa poesia alla bruno125...

La ristorazione ha subito con l'euro un brusco cambiamento legato al raddoppio dei prezzi delle vivande e alla salita stratosferica degli affitti che sta condizionando una crisi nella fascia medio-bassa. Da qui la nascita di tutta una serie di atteggiamenti per nulla virtuosi.

La prima cosa che ci si aspetta da un locale è la pulizia: un ambiente pulito, meglio ancora con una cucina a vista, fa pensare al rispetto verso il cliente.

Poi sulla cucina di tutto e di più: ruspante, classica, fusion, innovativa, ecc. Ognuno ha i suoi gusti. Il fatto che piaccia o meno lo si può dire dopo averla provata.

Il servizio deve essere attento ma non invadente. Dice bene stroliga: "la gentilezza d'animo e non solo per formalità, ... fanno bene il loro lavoro ... perchè hanno il piacere di farlo".
Dalle recensioni si evince purtroppo che una larga fetta di utenti ama lo schiavo namibio. E un'altra larga fetta il patron caciarone e invadente che fa folclore. Mannaggia! Saremo con queste due tipologie sul 50%. Il rimanente, per fortuna, ama il rispetto reciproco.

L'ambiente più o meno elegante è la parte meno importante, una volta che il primo punto è assolto. Per moltissimi del GR (et alii. 8) ) è un elemento predominante (sic!).

da Bob il 02 mag 2007 11:09


Intanto, un ringraziamento a Stroliga. E' vero, le nostre preferenze sembrano andare nella stessa direzione.
Vorrei fare un esempio.
Vicino a casa mia hanno aperto un ristorante armeno, che ho recensito.
Il posto, se vi prendete la briga di leggerlo, non è certo granché, e la cucina è piacevole, sì, ma non certo da stellato.
Eppure è diventato uno dei miei ristoranti preferiti, vuoi per la comodità, vuoi per il giusto rapporto q/p, ma, soprattutto, per la cortesia e per la simpatia con cui ormai vengo accolto. Ecco:quando in un ristorante si instaura "questo" tipo di rapporto, io sono pronto a passare sopra a molte cose.
Certamente non pretendo sia il migliore ristorante di Milano, e,, altrettanto certamente, non ci vado certo tutti i giorni, ma è un buon posto, e mi soddisfa.
Ho provato ristoranti migliori che mi hanno soddisfatto meno, e nei quali, probabilmente, non tornerò.
Quello che intendo è che, spessissimo, nella nostra preferenza, scatta un meccanismo che va ben al di là della cucina, dell'ambiente, del servizio. Cosa sia esattamente, non lo saprei definire, ma certamente esiste, ed è forse l'elemento che maggiormente connota le nostre scelte.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da Bob il 02 mag 2007 11:10


caneciccio ha scritto
Stroliga ha scrittoPenso che mi piacerebbe uscire a mangiare con Bob
:oops:


Si comincia così...e poi... :roll: Ah! Altro che Il Mangione! Il Cupidone!!

Suvvia...metti un freno alla tua gelosia...non mostrarti così..... :? :oops:

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da Bob il 02 mag 2007 11:17


E ora un commentino anche per Silvano.
Parlando seriamente: non è che la tua visione sia un tantino troppo asettica? Guarda che non èuna presa in giro, ma una seria considerazione. Certo capita di fare una cena di lavoro, e allora si va dove porta il lavoro, ecchisenefrega del resto, ma, se esco per conto mio, io cerco di andare in un posto che mi "piaccia", non solo che sia "pulito". Lo so che sto semplificando, ma sto cercando di spiegarmi, in modo da non essere frainteso.
Mi deve piacere non solo come cucina (che deve almeno esser tollerabile), ma soprattutto come persone che ci trovo.
Non amo i viaggi per visitare monumenti:se vado in qualunque posto per me inusuale, io cerco di stabilire contatti con la gente, di capire come vivono. Se non mi piacciono loro, il posto può essere un misto tra Roma, Venezia, Firenze e Atene, situato nel mezzo del Grand Canyon, ma non ci torno.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da Fante il 02 mag 2007 11:56


Dipende molto dal perchè sono al ristorante. Chiaro che se esco perchè non ho voglia di cucinare, sono molto poco esigente.

Ma se vado al ristorante, vado a cercare qualcosa....

Spazio. Niente di spaziale, ma tre dita tra i tavoli son poche. Quelle sono mangiatoie da stalla.

Tranquillità. Che cacchio gridi? Sei mica allo stadio. Musica soft.

Cortesia. Ecche-è, mica esco per farmi pigliare a pesci in faccia. E per me la cortesia è sorridente. To mo'

Qualità proporzionata alla spesa e viceversa. Dove la qualità è anche il valore aggiunto che da lo chef.

Poi io sguazzo come un maiale nel fango in quasi tutti gli ambienti, chè son poliedrico come un prisma

da lacam il 02 mag 2007 12:54


sono la classica persone che dove-la-metti-sta
ma odio nell'ordine:

1) i pinguini che ti si piantano come paracarri intorno al tavolo (sciò, pussa via)

2) come Fante il chiasso ululante degli unni con le clavi e le corna

3) sottofondo musicale: se voglio ascoltare musica vado a un concerto. Quando mangio sono multitasking solo nella misura in cui riesco a masticare, usare le posate e imbastire una conversazione. Il resto non me lo godo e mi distrae. Oh.

--------------------------------------------------------
Fu veramente un audace colui che per primo mangiò un'ostrica
(J.Swift)

da silbusin il 02 mag 2007 16:12


Bob ha scrittoE ora un commentino anche per Silvano.
Parlando seriamente: non è che la tua visione sia un tantino troppo asettica?

Assolutamente sì. Non ho mai considerato prioritariamente un ristorante un luogo dove provare "emozioni" particolari.
L'unico ristorante nel quale vado per "passare del tempo" con persone speciali è l'Oca Ciuca. Non per niente ho "festeggiato" (si fa per dire perchè per me festeggiare ha un significato non standard) i miei trenta anni di matrimonio da fulvia e rinaldo (non mi ricordo nemmeno se c'era il gattino) e ho brindato assieme alla loro famiglia. Quella sera è stato come andare a mangiare a casa di amici.
Negli altri posti vado per il piacere di provare cibi nuovi ma con nessun tipo di pre-emozione. E anca se se pacia ben, se l'è vuncc, dama tra, c'al vada via i ciapp!
Asettico? Certamente. Valuto una prestazione d'opera a fronte di una mia valorizzazione economica. Non se ne scappa.

da Ladybird il 02 mag 2007 17:02


-Sicuramente il fatto che un ristorante abbia un aspetto poco pulito, mi dà l'idea del poco rispetto per il cliente.

-Di solito vado al ristorante per mangiare cose che non mangio tutti i giorni o per cui me la cavo bene anche io, me ne stò a casa se devo mangiare pasta al pomodoro o cotoletta alla milanese

-La gentilezza dei proprietari o di chi fa il servizio al tavolo, deve essere genuina e non il sorriso stampato sulle labbra, solo perchè fa parte del lavoro, ma neanche essere invadente, detesto chi ti viene a riempire il bicchiere ad ogni sorso o a chiederti se tutto va bene ad ogni portata, mi sento il fiato sul collo.

-L'ambiente è un bel contorno, ma una trattoria semplice dove i piatti sono buoni, passa in primo piano davanti ad un ristorante di lusso dove i piatti sono opere d'arte ma senza sapore.

-Per la compagnia....sono del parere del meglio soli che mal accompagnati: detesto chi ordina il filetto stracotto, e poi si lamenta che è una suola di scarpa, oppure la carbonara senza pancetta.....ma statevene a casa che è meglio!!!!

da ilForchetta il 02 mag 2007 17:58


Vado al ristorante non molto spesso, perché con i bimbi piccoli non è facile. E anche perché mi piace cucinare e spesso lo preferisco al sedermi a tavola ad attendere che qualcuno cucini per me.

Quindi quando scelgo di andare al ristorante desidero un posto particolare per il cibo (ambiente e servizio secondo me sono funzione del cibo). Ecco perché difficilmente vado più volte nello stesso posto (con alcune eccezioni riservate ai posti in cui mi tovo bene).

Cerco qualcosa che mi sorprenda, ma è un aspetto che ha molte facce, come quel prisma di fante.

Mi piace la cucina creativa, innovativa e azzardata. Infatti mi sono divertito come un bambino all'evento di cucina molecolare all'Anteprima.

E mi piace anche rimanere sorpreso di come alcune preparazioni 'classiche' o apparentemente 'normali' possano trasformarsi in piatti eccellenti per tecnica, attenzione e cura. Infatti, mi piace molto l'Oca Ciuca di cui parla Silvano.

Insomma, per me mangiare al ristorante è soprattutto un piacere in senso stretto e mi trovo 'male' nei ristoranti dai quali esco senza rimanere sorpreso da qualcosa.

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