silbusin ha scrittoNo, no, caro Dude, hanno detto bene Max e fulvia: diseducazione alimentare (me lo ha detto anche il maestro Marchesi nell'intervista) e trendysmo.
E poi ci vogliono i componenti freschi e l'entusiasmo per farli e il tempo da dedicare: i nostri amici ristoratori hanno dovuto, potuto, voluto (ognuno si trovi la nicchia) fare una scelta economica. Pecunia non olet. Si diceva bene: è il mercato che ti giudica e condiziona.
Cara fulvia, hai ragione, ma come mai quando si fanno le serate a tema con i cibi semplici (i bolliti, i risotti della nonna, i salumi, i formaggi) la gente viene volentieri e riempi la sala? E come mai, al di là del fattore puramente economico, gli agriturismo tirano alla grande. E spesso ti danno cosine così semplici che lè mei mangià a cà nostra?
E come mai, è un mio vecchio "cavallo di battaglia", non c'è ristorante, pizzeria, gastronomia con ristoro, in tutta Italia (ce ne saranno 70.000?) che non ha il "pesce freschissimo"? Ma "freschissimo" lo dice anche il clente che dovrebbe dire se era buono o no, perchè, tranne in pochi casi, non è in grado di poter giudicare i tempi tecnici di conservazione di questo alimento. E quando cerchi di far capire che il pesce "freschissimo" è quasi sempre un'utopia, almeno secondo quanto la gente lo considera, quasi tutti ti rispondono infastiditi o ti danno dell'incompetente culinario o peggio fanno finta di non capire (questi sono i peggiori).
sciaooo.