Mi scuso dell'inesperienza.
Ho visitato L'oyster bar Sotto grand central station e "les halles" di A. Bourdain.
questi i link:
http://www.leshalles.net/news.php
http://www.oysterbarny.com/oysterbar/html/index2.htm
Dunque. La rece dell'oyster bar l'ho inviata ma non l'ho salvata sul mio pc... quindi mi rimetto alla possibilita' di un Copia ed incolla dei moderatori
La rece del locale di Bourdain e' questa che segue:
"Di "Les Halles" ce n'e' molti, ma a New York solo due. Noi, quattro amici ,
siamo andati a quello in Downtown, in John st., proprio vicino a Wall street
ed a un immenso cantiere che fa stringere il cuore... Di Bourdain lettori e
grandi estimatori, ma della cucina non s'era mia assaggiato nulla. Cosi' si
effettuava la dovuta riservazione e ci si presentava in orario
nell'affollato ristorante. La cucina e' dichiaratamente Americano/Francese.
L'ora e' di punta ed il locale brulica di persone, eppure, alle 13:30
precise ci viene dato il tavolo. Nemmeno un minuto di ritardo... ebbravo
Antony. L'ambiente e' particolare, poiche' si respira la frenesia della
giornata lavorativa media del Financial distrect di Manhattan. I tavoli sono
stretti e calcati, ma l'ambiente e' gradevole con un richiamo volutamente
Bohemienne. Il servizio celere tanto quanto una pizzeria italiana di riviera
di sabato sera... ma molto umano (cosa da segnalare in tutti i locali della
citta'). Apro una parentesi per precisare l'utilizzo del termine "umano".
Umano e' il servizio in cui il personale di servizio non e' sottoposto al
cliente. Certamente fara' di tutto per accontentarlo, ma NON si pone come
essere estraneo, bensi' come intermediario del "padrone di casa". In tal
modo, una pacca sulla spalla, un gesto, una domanda, che qui potrebbero
risultar fuori dalle righe, li' assumono un carattere confidenziale, e
sottolineano l'interesse al cliente; assumono calore. Ma veniamo al pasto:
Date le caratteristiche del locale si opta per 4 Steak au poivre, non prima
di aver "asciugato" uno splendido (ma davvero notevole!!!) Sauvignon della
zona di Marlbourgh come aperitivo. Con le grandi bistecche un discreto
Malbec Argentino, di cui, sinceramente non sono rimasto particolarmente
colpito. Non e' che avesse difetti, ma quell'emozione... beh... non e'
arrivata. Sulla bistecca invece si. Splendida, cotta "au point" (medium) con
la carne che si scioglieva letteralmente in bocca. Come dessert una valida
Crema catalana, che che i Francesi vogliano ostinarsi a chiamarla Creme
brule'... Il conto onestissimo 170$ (141?) ovvero poco piu' di 35? a testa,
che considerato tutto ci stanno tutti.
Ma dicevamo Antony? Bourdain? Ma dov'e'? "Eh lui li' c'e solo negli eventi
speciali" i viene confessato, e noi, maliziosi che non conosciam bene
l'inglese intendiam per "speciale" un evento "con presenza di telecamere".
Eppure null'abbiamo da recriminare al blasonato cuoco che ha messo in piedi
una bella brigata, anzi, complimenti alla brigata, ed alla qualita' delle
portate, che, sebbene semplici sono risultate di ottimo livello qualitativo
(ora che voto do' alla cucina? Il voto che darei a Oldani?). Essi, perche'
no? Anche se il filetto al pepe l'hanno inventato anni fa, e cosi' anche per
la crema catalana, io "mollerei" un bel 9.
Punteggio appena al limite per il servizio ma buono all'ambiente (con la
condizione che per ambiente si intenda anche la caratterizzazione di un
luogo, nel caso il mezzogiorno di wall street). Ah, dimenticavo, il libro,
10 al libro del pirata Bourdain, ironico, graffiante, sincero e
autobiografico. " ... Mai ordinare un filetto BEN COTTO..."
Chiunque volesse ulteriori informazioni chieda pure, mi fara' piacere risponere (nel mio piccolo).
Per gli appassionati di drink... consiglio un manhattan classic nel bar del Marriot nei pressi di Time square.