La Sardegna è una terra piena di contraddizioni, morfologiche, culturali, economiche. Amata, desiderata, impervia quanto accogliente, dove convive il lusso sfrenato di Porto Cervo & company e dove devi dare la precedenza ai pascoli di pecore in mezzo alle strade costiere. E i sardi, che soffrono la mancanza dei loro monti e delle loro cale, ma che bramano la voglia di scappare dall'isola alla volta del continente, rispecchiano perfettamente le contraddizioni della loro terra: rudi, diffidenti, un pò arcigni, di poche parole. E invece no. Questa premessa per un mio personale plauso ai proprietari dell'agriturismo Rocce Bianche di Arbus (CA), dove ho cenato ven. 13 u.s. Arriviamo in quattro senza prenotazione e senza contanti intorno alle 21.30. L'agriturismo non accetta nè carte nè bancomat e i proprietari, messi al corrente della nostra situazione, non ci pensano due volte a farci raccomodare, servirci e coccolarci. E' sufficiente il nostro impegno di saldare via vaglia al rientro dalle ferie. Nessuna richiesta, nessuna diffidenza. Tanto calore e tanta simpatia. Siamo noi che lasciamo per scrupolo nomi e numeri di telefono e qui, splendida la battuta del proprietario "E' la prima volta che riesco ad avere in un sol colpo i numeri di quattro belle ragazze"!. Atteggiamento inconsueto quanto lodevole.